“1.. 2.. 3... stella”: Un po' di numeri sulla nuova Michelin Italia 2021
Michelin Italia 2021: I numeri, le statistiche e le curiosità della nuova guida
Michelin Italia 2021: I numeri, le statistiche e le curiosità della nuova rossa
11 erano e 11 sono rimasti i tristellati italiani, nessun cambio al vertice: “1.. 2.. 3... stai là!”. Eccoli:
- Piazza Duomo ad Alba (Cn)
- Da Vittorio a Brusaporto (Bg)
- St. Hubertus, a San Cassiano (Bz)
- Le Calandre a Rubano (Pd)
- Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (Mn)
- Osteria Francescana a Modena
- Enoteca Pinchiorri a Firenze
- La Pergola a Roma
- Reale a Castel di Sangro (Aq)
- Mauro Uliassi a Senigallia (An)
- Enrico Bartolini al Mudec a Milano.
Ed a proposito di tristellati, lo chef mentore 2021 è Niko Romito del ristorante Reale a Castel di Sangro. Lo scorso anno il premio è andato a Gennaro Esposito di Torre del Saracino, due stelle Michelin a Vico Equense.
Romito ha detto: “Oggi più che mai bisogna prendere consapevolezza dell’importanza sociale del cuoco, perché quando cucina diffonde cultura”.
Le parole della Michelin per lo chef sono state: "È un esempio di tenacia ed energia e propone una cucina il cui tratto fondamentale è la purezza dei sapori. I giovani chef che lavorano al suo fianco o che frequentano la scuola assimilano la sua filosofia, ne carpiscono l'essenza con l'obiettivo di dare continuità al suo metodo personalizzandolo per diventare grandi chef e in molti casi anche giovani chef imprenditori".
Parole importati che hanno colpito Romito in quanto “per me” -ha detto- “rappresenta il riconoscimento di un valore in cui credo molto, la formazione.”
3 sono gli stellati che raddoppiano
I nuovi due stelle, che portano il totale di bistellati a 37 sono: Matteo Metullio del ristorante Harry's Piccolo di Trieste, così emozionati da non riuscire quasi a commentare; Rocco de Santis del ristorante Santa Elisabetta di Firenze (del quale vi avevamo segnalato anche una bella iniziativa ); Davide Oldani di D’O a San Pietro all'Olmo, frazione di Cornaredo (Mi), che si aggiudica anche la stella verde per la sostenibilità.
26 le new entry con un macaron portando così a 323 i monostellati in Italia.
Tra le novità Casa Sgarra con lo chef Felice Sgarra ed i suoi fratelli Roberto e Riccardo, a Trani (BT).
13 chef premiati per la sostenibilità con la nuova stella verde
Il trifoglio verde (molto discussi i metodi di assegnazione) assegnato agli chef che promuovono una cucina all’insegna della sostenibilità e a basso impatto ambientale. Non poteva mancare il tristellato Massimo Bottura, già Ambasciatore del programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente, l'Unep, con la sua Osteria Francescana.
Soprattutto non poteva mancare il Don Alfonso 1890, 2 stelle Michelin a Sant’Agata sui due Golfi, un “evergreen” della sostenibilità. La famiglia Iaccarino è all'avanguardia e da sempre è impegnata, come se fosse la cosa più naturale possibile (ancor prima che queste pratiche divenissero marketing) teoricamente e praticamente nel rispettare il proprio territorio, con approvvigionamento mirato, stagionalità e agricoltura biologica
“Penso che l’esempio sia più importante delle parole: l’esempio è un fatto e noi abbiamo fatto qualcosa per andare in una certa direzione.”
Mi Spiegava Ernesto Iaccarino in una intervista. La famiglia Iaccarino festeggia anche una new entry su la rossa : il Don Alfonso 1890 San Barbato Donato De Leonardis Lavello (PZ).
29 le nuove stelle
Tutte le novità, che potete leggere qui, portano infatti a 29 nuove macaron, perché oltre i 26 nuovi monostellati ci sono i 3 che hanno conquistato la seconda stella.
Insomma gli stellati del Belpaese sono in totale 371, ben 3 in meno rispetto alla edizione 2020 della guida. Nel 2020 erano questi i dati: 328 con un macaron, 35 i bistellati ed 11 con 3 stelle. Ma questa non è la “brutta notizia più brutta”. Eh no, perché ci sono le chiusure.
19, sono i ristoranti che tra ondate e curve proprio non ce l’hanno fatta. Sono i ristoranti che sono stati esclusi dalla guida perché dichiarano di non riuscire a ripartire nel 2021 o almeno non ne hanno la certezza. Intanto, altre 18 location assicurano la riapertura per il prossimo anno.
Tra i vari spiccano il Combal.Zero di Davide Scabin a Rivoli come a certificare la fine di un'epoca, poi Trussardi alla Scala, Lume a Milano, al Porticciolo 84 a Lecco, Umami ad Andria.
La Lombardia con 59 insegne si riconferma la regione più stellata d'Italia con 3 novità. Seguono il Piemonte, con 2 novità e 46 ristoranti, e la Campania, con 3 novità e 44 ristoranti. Per le città invece è Napoli a guidare la classifica di città più stellata d'Italia, tra provincia e area metropolitana sono 28 i ristoranti ad avere almeno 1 stella e ne riconquista 3: quella del Relais Blu, con il nuovo chef patron Alberto Annarumma, a Massa Lubrense (NA); il ritorno di Luigi Salomone con il suo Re Santi e Leoni a Nola (NA); la nuova stella del Lorelei a Sorrento (NA) con Ciro Sicignano. Segue Roma che si conferma in seconda posizione con 23 ristoranti. La terza posizione non è più di Milano che scende al quinto posto con 17 ristoranti, lasciandosi superare da Bolzano con 20 ristoranti e da Cuneo, a quota 19.
Il commento
Una guida quella di quest'anno che si chiude senza grosse sorprese così come era stato ampiamente preannunciato dalla direzione, si è deciso di dare continuità e premiare i tanti che, nonostante il periodo ostile, ce l'hanno messa tutta per offrire un'esperienza gastronomica di alto livello. Chiudiamo augurandoci che nel prossimo anno alla voce "non assegnata per chiusura" non vi sia alcun nome perché si può vincere, si può perdere, si può riconquistare, ma non si può accettare che si spegna la luce li dove brillava un sogno. Alla prossima annata, sperando che sia fantastica.