3 domande per 4 pizzaioli sulla situazione attuale: Enzo Scotti, Angelo Mazzacane, Vincenzo Frattini, Giuseppe Uliano.
3 Domande per 4 Pizzaioli sulla situazione attuale di Vincenzo Consiglio
4 punti di vista di altrettanti pizzaioli sulla situazione attuale del comparto pizza.
Cosa pensi della delivery?
Scotti: Si, è un'ottima possibilità per ripartire. Usando tutte le dovute precauzioni ogni pizzeria ha la possibilità di avviare nuovamente la propria attività garantendo un "saporito" servizio ai clienti e tutelando i propri dipendenti.
Mazzacane: Sì, sono d’accordo col delivery perché sarebbe un punto di partenza per affrontare il danno economico che hanno subito le attività ristorative a causa dell’emergenza covid-19. Nel mio caso, dato che si tratterebbe di un servizio che non ho mai offerto prima, dovrò entrare in una nuova ottica, cercando di soddisfare al meglio le esigenze della mia clientela. Le persone, abituate a concedersi momenti di svago associandoli a esperienze culinarie, dovranno rimpiangere il meno possibile il servizio a tavola in attesa della riapertura ufficiale. Anche dopo quest’ultima, in base alle restrizioni governative, il servizio non riprenderà subito com’era e ciò influirà ancora una volta sull’aspetto economico dell’attività. La situazione non è sicuramente semplice, ma se pensiamo alla tutela della salute pubblica, è tutto ciò che possiamo fare.
Frattini: Certo che sono d’accordo è un ottima idea, un'ottima cosa per iniziare pian piano a riprendere la vita lavorativa. Anche se per altri non sarà facile perché non attrezzati al "Delivery", per me sarà importante avendo una pizzeria di quartiere ed ho sempre valorizzato al massimo questo servizio curandolo in ogni minimo dettaglio.
Uliano: Io preferisco definirla "consegna a domicilio", delivery è una parola che non ci appartiene. Sono d'accordo perché fino ad oggi l' agognato aiuto dello Stato latita e quindi per affrontare le tante spese e per aiutare i miei dipendenti ( per il momento ci sto pensando io ) che ben venga. Ovviamente con le dovute precauzioni del caso si può iniziare questa FASE 2. Tra l'altro la mia attività nasce per l'asporto per poi "espandersi".
Cosa ti aspetti dalla ripresa dell'attività?
Scotti: La ripresa sarà lenta e caratterizzata da precauzioni che tutelino noi e i nostri clienti. Ma confidiamo sempre nell'amore che napoli ha per la pizza!
Mazzacane: Sicuramente non una grande affluenza perché il timore di un eventuale contagio sarà difficile da superare. Ma, allo stesso tempo, sono convinto che il lavoro di fidelizzazione, che ho svolto insieme ai miei soci negli ultimi sette anni circa, ci darà la possibilità di una ripresa se pur lenta.
Frattini: Dalla ripresa dell'attività mi aspetto che le persone riescano a scrollarsi la paura che hanno e che pian piano ritornino ad una vita normale nel bene di tutti e di far ripartire il comparto Food e non solo.
Uliano: Possedendo una pizzeria, cosiddetta di quartiere, ho una clientela molto fidelizzata e rapportandomi con loro, tramite social, mi hanno fatto sentire la loro vicinanza, ed in caso di riapertura saranno ben lieti di "prenotare" una pizza da #diametro33. Per quanto riguarda sanificazioni, guanti e mascherine sono già stati acquistati precedentemente e mai utilizzati perché il giorno dopo ci è stata "imposta" la chiusura.
Perché secondo te il mondo pizza è così diviso?
Scotti: La pizza è tradizione e innovazione. Lo studio legato alla sua preparazione è doveroso per chi fa questo mestiere. La traversa ha come motto che la pizza sia del popolo un gusto semplice ed accessibile a tutti, dopotutto il gusto la fa da padrone.
Mazzacane: Abbastanza. Ognuno di noi, naturalmente, guarda ai propri interessi, ma la situazione ci accomuna più di quanto pensiamo. Quindi, le spaccature che si sono create non hanno ragione di esistere. La cosa più importante è trovare la soluzione migliore per poter tornare a fare quello che più ci piace, cioè soddisfare la nostra clientela.
Frattini: Le spaccatature ci sono sempre state da quando e nata la pizza. Tra pizzaioli c’è poca umiltà ognuno pensa di essere il migliore e negl'ultimi periodo qualcuno pensa anche di essere "o'scienziat" della pizza. Ma la cosa che più mi fa male e che si è persa la dignità di imparare facendo gavetta, oggi dopo soli due mesi, di corso o di lavoro, pensano di essere già maestri.
Uliano: Le spaccature nel mondo pizza si sono acuite con l'avvento dei social e delle aziende che danno voce sempre agli stessi.Poi ci si mette la gelosia, vabbè quella è sempre esistita, il gioco è fatto. Chi può, giornalisti e food Blogger dovrebbe fungere da collante da moderatori e non dare voce sempre e solo agli stessi. La pizza è unione, condivisione, la pizza è di TUTTI.
Enzo Scotti, pizzeria La Traversa, Napoli
Angelo Mazzacane, pizzeria Falernum, Pomigliano d' Arco
Vincenzo Frattini, pizzeria Frattini Pianura
Giuseppe Uliano, Pizzeria #Diametro33 Napoli