Apri dentro con charme le uova. Una ricetta che è un breve racconto
di Francesco Dido' Di Domenico
E a mmé la vèrnata di ritorno, la casa calda di termosifoni e lo scialle sulle gambe mi ha fatto un àrricuord' .
Fellini lo chiamava Ámarcord.
Ho pensato agli anni adolescenti quando chiedevo a nonna bbella le uova 'mpriatòrio, che chissà perché si chiamano "in Purgatorio".
Era un mondo in bianco e nero, molto democratico.
In tivù nessuno sembrava abbronzato e gli attori neri come Sidney Poitiers sembravano grigi, ma molto eleganti.
Anche quello era un tempo di errori, ma come dice Paolo Conte in "Boogie": «Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti».
Aglio in olio d'oliva (se l'oliva non era vergine fa nulla), l'aglio lo fai biondo come Gesù, non abbronzato come una escort.
Sei/sette pomodorini e un po' di pomodoro liquido.
Una spruzzata di origano, la quantità devi sentirla a naso: né poca, né molta.
Lascia cuocere una mezz'ora a fuoco bassissimo, il tempo di bere un cognac guardando quel fesso di Amadeus che strabuzza gli occhi noiosamente.
Lo senti l'odore del pomodoro cotto, apri dentro con charme le uova senza rompere il tuorlo e lascia cuocere ancora.
Ci hai messo un po' di sale?
Si.
Quando l'albume comincia a diventare bianco chiudi il fuoco e fa' che il resto cuocia nel bollore superfluo, altrimenti sotto potrebbe bruciare il sugo visto che non puoi più rimestare altrimenti diventa una stracciatella.
Cinque minuti bastano.
Se dovesse raffreddare molto (ma non credo) riaccendi per rifarlo bollente e versa in un piatto dal colore greve, non è una pietanza da porcellana di Sévrés, è un “piatto di Guerra”, una volta si faceva con gli avanzi di ragù (se qualcuno poteva fare il ragoût).
Il vino è un rosso corposo.
Può essere, come nel mio caso un aglianico beneventano, un corvo o nero d'Avola, o un Barbera d'Alba meraviglioso, non tentate di berci dell’acqua, in estrema ratio vi impiccate a un Tavernello o un SanCrispino.
Francesco Di Domenico Dido', scrive di satira e umorismo. Cosicché anche la gastronomia per lui diventa occasione di racconto, talvolta dissacrante. Lo scopriremo ancora su Foodclub. Siamo solo all'inizio.