Weingut Am Stein: Baviera, non solo birra- la Franconia e i suoi vini.

Foodclubbersmar 23 mar 2021

di Giovanni Starace - Sommelier Gran Hotel Angiolieri

Eccomi di nuovo a parlare di vini tedeschi.

Famosa per la grande varietà e qualità delle birre, tra cui la famosa Rauchbier, e per l’ottima cucina, la Franconia riserva anche piacevoli sorprese enologiche.

Caratteristica del vino della Franconia è la bottiglia panciuta chiamata BOCKSBEUTEL, che da secoli viene riempita dei pregiati vini della regione. Sugli oltre 6.000 ettari di vigneti della Franconia crescono le uve di Sylvaner, Müller-Thurgau, Bacchus, Riesling, per i vini bianchi, ma anche i rossi molto interessanti, prodotti con il Pinot Noir (Spätburgunder).

Immaginate che la prima legge tedesca sulla vinificazione fu emanata nell’VIII secolo da Carlo Magno! 

Per tradizione i vini della Franconia sono secchi, raramente troviamo vini con residuo zuccherino. Gli ettari vitati sono più do 6000, da Bamberg fino ad Ashaffenburg,lungo le rive del Meno. Paesaggi bellissimi con vigneti ripidissimi come lo Stettener Stein di Würzburg, splwndida città sulle sponde del fiume. Una diversità di suoli molto variegata, tra cui troviamo arenarie di diversi colori, Keuper, gesso, calcarei fossili. Proprio su questi suoli calcarei si producono tra i migliori Silvaner al mondo.

La regione vinicola della Franconia è tra le più famose ed apprezzate zone vinicole della Germania, anche se non così famosa come le altre. L’amante del vino si sentirà subito a proprio agio in mezzo ai dolci declivi ricoperti di vigne, la cordiale ospitalità fatta di accoglienti hotel e le tante cantine e degustazioni. La Franconia presenta una vasta offerta di arte, cultura e storia ancora pulsante, nonchè numerose feste intorno al vino, che vengono celebrate ogni anno, organizzate dal consorzio Franken Weine, Schöner Land.

Oggi vi parlerò della cantina “Weingut am Stein” della famiglia Knoll, a Würzburg.

La loro tenuta dalla modernissima forma cubica, si trova immersa nel famoso vigneto Würzburger Stein. Ludwig e Sandra Knoll e gestiscono l’azienda in regime biodinamico. “Il nostro obiettivo è quello di produrre vini individuali, vera espressione del territorio da cui nascono, in armonia con la natura”, è la filosofia di produzione. I vigneti sono coltivati ​​seguendo i principi della biodinamica e la qualità delle uve cresce in armonia con l’ambiente.

Vi racconto il primo vino: 2018 Würzburger Stein Silvaner Trocken

Vigneto classificato Erste Lage, con suolo magro, composto da calcare e argilla. Pochissimi interventi sul vino, fermentazione spontanea, lunga sosta sui lieviti, non filtrato. Colore di un bel giallo paglierino carico, al naso si presenta con note di buccia d’arancia, pietra focaia, leggera nota di lieviti, approccio in bocca morbido e persistente, cremoso, minerale. Quasi denso da masticare, ampio con lungo finale minerale. Da provare con asparagi bianchi gratinati con pesto di aglio orsino.

Il secondo vino di cui voglio parlarvi è un Riesling: 2017 Würzburger Innere Leiste Riesling Trocken Erste Lage.

Anche questo vigneto è classificato Erste Lage, ed è composto da sedimenti calcarei e argilla. Il Riesling che viene prodotto si presenta con un bel giallo paglierino, al naso note agrumate e minerali. In bocca, l’approccio è morbido, minerale, un po’ di dolcezza gioiosa, spettro gustativo ampio e finale piacevolmente minerale. Da provare con linguine zucchine e gamberi. La cantina produce dagli stessi vigneti anche degli ottimi Pinot Noir.

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