Delia, la gastronomia in città di Alberto Gippo Gipponi: "non è scontato che un cuoco sappia farti da mangiare"

Francesca Brunzoven 2 apr 2021

Alberto "Gippo" Gipponi ce lo aveva in testa da un po' o forse, come Dina, anche Delia è sempre stata lì, pronta a concretizzarsi nel momento opportuno.

Nasce Gastronomia Delia e non si tratta soltanto di una bottega virtuale in cui Gippo si diverte a dare sfogo alla sua parte golosa con piatti della tradizione, piatti e ingredienti tipici; Delia è soprattutto un "luogo" in cui la parte mentale delle domande lascia spazio alle risposte.

Lido Vannucchi sulla sua pagina facebook ha spiegato in modo emozionante il concetto di Delia (e Dina) del suo amico Alberto con un post:

"I casi della vita.
Nel mio piccolo paese dove sono nato, avevo un buon amico di nome Alberto, il quale aveva due zie straordinarie, la più grande si chiamava Dina, la più piccola Delia, abitavano ai margini del paese in una località chiamata (poderi).
Le due signorine "Dina e Delia" sempre sorridenti un po' sopra le righe, ma proprio per questo molto apprezzate da tutti, risultavano simpatiche e molto colte.
La Sig.ra Dina da ragazza era stata donna di fiducia in case nobiliari, dove aveva affinato le sue già abili doti di convivialità, sapeva cucinare molto bene, sapeva accogliere, era una buon cicerone, quando andavi in visita da lei, o eri suo ospite, ti accoglieva con grandissimo charme. Ricordo che si doveva suonare un campanello di questa casa ad angolo color rosso mattone, dopo pochi attimi sentivi i rumori dei chiavacci aprirsi e il suo sorriso che appariva e schiariva nella penombra del suo ingresso.
Dina amava dipingerlo spesso l'ingresso, quando di un bellissimo rosso, quando di un austero Nero, pochi quadri e quella raffigurazione sacra che sempre ti faceva notare, era la sua stanza preferita assieme alla cucina. La casa risultava elegante ed accogliente, in stile Italiano caldo e raffinato, con mobilio di ottima fattura, i suoi occhi e il suo sorriso facevano il resto per metterti a tuo agio.
Dina era bellissima, non una bellezza canonica ne giunonica, una bellezza simpatica, di quelle che ti sembra di conoscere da sempre. I suoi tortelli erano talmente buoni che li potevi mangiare sia crudi che cotti, che bella Dina. Ma non si può parlare di Dina senza dimenticare la sorella minore Delia, di pochi anni più giovane, ma molto molto graziosa, inizialmente un filino timida, riservata, ma poi col tempo sapeva entrare nel tuo cuore, e non potevi che portarla sempre con te.
Delia è quella zia che ogni giorno vorresti a casa tua, la tata gourmand per i tuo pranzi ma soprattutto per le tue cene romantiche. Quella zia che sa consigliarti e farti fare sempre buona figura. Delia gestiva con molta raffinatezza l'alimentari del paese, si fregiava di avere la supervisione e l'appoggio dell'amata sorella Dina, erano inseparabili, sempre sorridenti e di buon umore, una parola buona per tutti, ed erano amiche di tutti. Amavo frequentarle e sono felice di essere un buon amico di Alberto, loro amatissimo nipote.
I casi della vita.
Oggi tutto questo prende di nuovo vita...
Alberto sei unico."

Alberto Gipponi ha detto: "Ho tolto tutta la concettualità (per quella vieni da Dina) e ho lasciato il buono: da Delia c’è una cucina comprensibile, dove non c’è bisogno di pensare, devi solo mangiare e godere".

Il servizio di Delia riscalda i motori a Pasqua, con consegne effettuate tra il 4 e il 5 aprile solo su Brescia e provincia e con un menù davvero strepitoso (eccolo qui!)

Delia prenderà forma con una proposta spot fino a metà maggio: sono previste per le date del 25 aprile, 1 maggio, 9 maggio- Festa della Mamma altre iniziative; ma lo scopo è quello di diventare una proposta fissa. Infine, in autunno, la gastronomia avrà un suo luogo fisico a Brescia: una gastronomia da asporto con rivendita di vini e quasi sicuramente anche cucina, per i piatti del giorno perché il concetto al centro di tutto è il buono. Semplicemente mangiare e godere, una cucina comprensibile che risponda ai bisogni primari, che non presenti tutta la parte concettuale perché "non è scontato che un cuoco sappia farti da mangiare".

"L'importante - dice Alberto - è restare fedeli a se stessi: Dina sarebbe forzata se fosse legata al gusto. Cosa è buono oggi già lo so, mi interessa sapere cosa sarà buono tra 10 anni. Allo stesso modo Delia è ciò che prescinde dallo scorrere del tempo".

Gipponi ha aggiunto: "Porto fuori la mia mano gastronomica più accogliente, Da un punto di vista emozionale Dina è un luogo di domande mentre Delia diventa il sito delle risposte; così mentre delia è la parte più tranchant, Dina è quella più intellettuale."

Delia non è un progetto del singolo Gippo, è più una concertata perché in questo caso Alberto è socio con alcuni dei suoi storici collaboratori con cui voleva condividere qualcosa di più concreto: "Siamo ormai fermi da un anno ed è stata l'occasione per creare qualcosa con persone a cui voglio bene".

Oltre a Gippo, i soci sono Carlo, che è con Alberto in cucina dall’inizio, e Alessandro, il maître sommelier, che approfondirà anche per Delia il discorso sulla cantina. "

So cosa ho fatto, so cosa non ho fatto, sono certo di cosa non so fare e ho la presunzione di saper cosa so fare. Non lo nascondo e, a volte, questa cosa non viene ben accolta. Ciò detto, mi ripeto, la strada verso casa è decisamente lunga, tortuosa e in salita.

[...]Sono curioso. Alla fine della cucina non imparerai mai tutto. [...] Conoscere precisamente tutto è impossibile ed è la cosa che ti crea da un lato una sorta di ansia, ma dall’altra ti dà lo stimolo a non fermarti.

Adoro la cucina per questo: perché non c’è mai fine. E perché amo le persone e l’erotismo che la cucina porta con sé."

Il modo di raccontare e raccontarsi di Gipponi si contraddistingue per come riesce ad andare oltre il gusto, oltre la cucina stessa; la capacità di parlare attraverso un ingrediente, una cottura o una preparazione è legata a doppio nodo con l'esperienza e con tutto ciò che prescinde e scaturisce dal piatto.

"Dina è quella parte di pensiero che supera il mi piace/ non mi piace, un punto in cui si intreccia la riflessione con i tavoli. le sedie, i muri; Delia è il momento in cui la mia parte intima spinge per parlare perché la cucina casereccia è una cosa naturale per me."

I piatti presenti saranno: insalata russa, galletto arrosto, parmigiana, agnello e patate arrosto e non possono mancare casoncelli agli asparagi (un ingrediente simbolo di questo periodo per Gippo) e la colomba artigianale di Dina, dato il successo del panettone alla prima edizione per il Natale scorso.

Il Panettone è andato tanto ma tanto bene che Alberto ci annuncia che è già a lavoro per il prodotto di Natale 2021, per avere ancor più qualità, ancor più numero e ancor più possibilità di entrare nelle case di tutti.

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