GlutenMaps. Alessandra Nioi, aspirante chef ed ex concorrente MasterChef Italia, ci dice la sua sul tema celiachia

Raffaele Romano (Coeliacos)mer 10 mar 2021

Quando è stata inaugurata la rubrica GlutenMaps, con cui ho “girato” tra le varie città della Penisola e non solo, ero molto entusiasta. Riuscivo finalmente ad accendere i riflettori su un tema tanto attuale quanto sottovalutato: la celiachia.

Fin qui ci sono state tante belle scoperte delle realtà ristorative italiane che offrono valide opzioni per gli amici celiaci, scevre da qualsiasi rischio legato alla contaminazione, anche se non sono mancate zone d’ombra.

Ci sta, fa parte del gioco! Sono proprio queste zone d’ombra ad alimentare la mia ambizione: sensibilizzare il mondo del food ad offrire prodotti privi di glutine affinché l’offerta di prodotti gluten free si allinei alla domanda.

In questo appuntamento settimanale ho voluto incontrare una persona che nella vita aspira a diventare una chef. Sto parlando di Alessandra Nioi, studentessa sarda, ex concorrente di MasterChef Italia, programma prodotto da Endemol Shine Italy per Sky, in onda ogni giovedì alle 21.15 su Sky Uno e NOW TV, sempre disponibile on demand.

La scelta di intervistare Alessandra non è dettata dal caso. Infatti ho deciso di incontrarla per comprendere quanta attenzione è data alla dieta priva di glutine nei percorsi formativi di un aspirante chef e capire quali possano essere, a suo avviso, i margini di miglioramenti verso l'intolleranza al glutine visto l'aumento esponenziale dei casi accertati nel nostro Paese.

Ciao Alessandra, innanzitutto ti ringrazio per aver accettato di dirci la tua opinione sulla celiachia e ti chiedo quanto ritieni importante nella formazione di un aspirante chef la conoscenza e l’informazione verso tale problematica?

Sono io a ringraziare voi per aver pensato a me per parlare di questo argomento. Se ripenso all'alimentazione e alla dieta gluten free ripenso al mio Erasmus a Madrid. Lì sono diventata tanto amica di una ragazza napoletana che soffre di celiachia e, per la prima volta, mi fatto notare quanto fosse per lei difficile anche solo andare a cena fuori o a fare un brunch, perché nella maggior parte dei locali non rispettano o sottovalutano tantissimo la contaminazione: pensano che basti semplicemente servire un piatto senza glutine, sottovalutando il fatto che anche solo utilizzare lo stesso piano lavoro, lo stesso coltello o la stessa pentola potrebbe recare delle gravi conseguenze per una persona celiaca.

Ho capito che quindi nella mia cucina non sarebbero mai dovute mancare queste piccole e importanti attenzioni verso il cliente con intolleranze e allergie varie, anche perché ormai sempre più persone soffrono di questi disturbi. Un aspirante chef ha il dovere nella sua formazione di interessarsi e studiare tanto su questo argomento.

Beh direi che la tua aspirazione di diventare una chef possa diventare realtà con questi ideali ma anche visti i piatti replicati durante la tua permanenza in Masterclass: ricordo con piacere, tra gli altri, gli Yorkshire Pudding.

Grazie per i complimenti per i miei piatti, vado tanto fiera di quei fantastici Yorkshire Pudding: tante persone mi hanno chiesto di rifarglieli!

In una scala di valori quanta importanza va data secondo te alla celiachia e alle intolleranze in genere nella formulazione dei propri menù?

Penso che ormai viviamo in un mondo in cui non dovrebbero esistere ristoranti che non abbiamo un menù con proposta gluten free, anche perché davvero per una persona è davvero brutto non poter scegliere liberamente dove andare a mangiare. Quando uscivo con la mia amica spesso dovevamo girare tre o quattro locali prima di trovarne uno che avesse un menù gluten free e che rispettasse anche tutte le norme sulla contaminazione. Vedevo la sua faccia sempre più triste e spesso si sentiva in colpa anche verso di noi che non potevamo mangiare dove volevamo. Una persona con una intolleranza o una allergia non dovrebbe mai sentirsi in colpa, dovrebbe essere libera di mangiare serenamente con gli amici in un ristorante senza timore di poter star male dopo.

Ti ho seguito con estremo piacere ogni giovedì perché nella realizzazione di ogni piatto si vedeva tutta la passione che ci mettevi. Al di là di MasterChef Italia ti è mai capitato di cimentarti nelle preparazioni gluten free?

A casa mi sono spesso cimentata, ho cucinato per la mia amica e lei mi ha insegnato tante cose che non conoscevo sulla celiachia; le ho preparato tantissimi risotti, abbiamo fatto la paella, tanti arrosti, dolci. Mi ha insegnato tanto, anche se a volte abbiamo anche discusso fra i fornelli. Lei quando mi ha visto a MasterChef Italia mi ha subito scritto: "Ho avuto l'onore di mangiare tantissimi piatti buoni cucinati da te", e per me è stato un bellissimo complimento, perché so di averla coccolata e resa felice. Un ricordo bellissimo del mio anno a Madrid.

Se in un futuro prossimo aprirai un ristorante, terrai conto di questa chiacchierata proponendo percorsi degustazione interamente dedicati agli amici celiaci?

Sì, assolutamente: spero di poter avere proprio una cucina separata e poter proporre un buon percorso degustazione gluten free, per poter accontentare tutti nel mio locale. Sarebbe un bellissimo traguardo! E ovviamente quel menù sarebbe dedicato alla mia cara amica Annalisa, che mi ha aperto davvero un mondo a me sconosciuto e mi ha sensibilizzato tanto sull'argomento.

In generale, quali sono i tuoi progetti futuri? Che sguardo hai sulla ristorazione in questo particolare periodo?

Ora il mio sogno sarebbe quello di poter fare esperienza in una bella brigata di cucina e poter cucinare tanto! Ovviamente in questo periodo non vanno sottovalutati i social, anche perché il Covid ci costringe sempre di più a stare a casa, e mi piacerebbe fare compagnia alle persone chiuse in casa con i miei piatti: in fondo la cucina unisce tutti e io vorrei veramente trasmettere la mia passione alle persone che mi seguono. MasterChef Italia mi ha fatto capire che la cucina è la mia più grande felicità e il mio più grande sogno, che piano piano forse diventa sempre più reale: non bisogna mai smettere di crederci!

Se si pensa bene, si cucina bene
(Ferran Adrià)

Foto e credits: sky.it

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