Lanciato il progetto Divinamente Abili
È stato lanciato all’inizio del mese di aprile il progetto “Divinamente Abili” a cura dell’Associazione Nazionale Città del Vino sotto il coordinamento della compagine regionale campana diretta dal dott. Marco Razzano.
Da sempre impegnata in progetti di valore su tutto il territorio nazionale, dando altresì sostegno alle amministrazioni locali ed alle comunità rurali, Città del Vino, storica Associazione nata nell’87 a Siena, ha da sempre avuto un ruolo attivo nel rinascimento del vino e nella valorizzazione dei territori.
L’iniziativa “Divinamente Abili” nasce dalla volontà di realizzare un progetto sperimentale che possa costituire un percorso attuativo esemplare e, al tempo stesso, una risorsa per il territorio, oltre che un ponte ideale tra riabilitazione, inclusione sociale e lavorativa dei soggetti con disabilità, nel settore vitivinicolo e in quello agricolo in generale.
L’ipotesi progettuale, in realtà avviata proprio il primo di aprile scorso, prevede un protocollo d’intesa tra l’Associazione Nazionale Città del Vino, il Centro Medico Erre e l’azienda vitivinicola Cantine Ciervo, ubicata a Dugenta in provincia di Benevento, coinvolgendo un gruppo di giovani diversamente abili impegnati in tutte le fasi colturali della vite, fino alla vendemmia ed alla successiva lavorazione dell’uva, per arrivare a seguire tutte le fasi che portano alla produzione del vino ed al relativo imbottigliamento. Il progetto, già in fase attuativa, nasce pertanto dalla necessità di predisporre percorsi che abbiano come finalità l’acquisizione di competenze professionali che facilitino un’integrazione sociale e lavorativa dei ragazzi, consentendo loro il potenziamento dell’autonomia e il miglioramento del livello di autostima, offrendo, al contempo, un’occasione di maturazione complessiva, in grado di potenziare le capacità residue e rendere la persona diversamente abile capace di sapere, saper fare e quindi saper essere. Diversamente Abili si pone anche la finalità di favorire una partecipazione proattiva alla vita della società civile promuovendo, attraverso azioni socializzanti e inclusive, il confronto tra l’ambito formale dei servizi e l’ambito dell’informalità, garantendo una crescita e un arricchimento reciproco. Come sostiene infatti il dott. Marco Razzano, la costruzione del progetto di vita dell’individuo con diversa abilità passa attraverso le sue relazioni interpersonali. La relazione rappresenta, dunque, il principale strumento del lavoro educativo da realizzare.
Molto significativo il core value…
“Crescere come una vite per diventare buon vino”.
Presentata al Vinitaly quest’anno l’iniziativa è stata strutturata nelle seguenti fasi: ideazione delle etichette, assegnazione, osservazione e cura delle viti, vendemmia, produzione e trasformazione del vino, imbottigliamento e cerimonia conclusiva. Le attività progettate prevedono l’utilizzo di metodologie basate sulla partecipazione attiva dei ragazzi coinvolti, atte a favorire la loro integrazione, collaborazione, accettazione della diversità come risorsa, stimolando la comunicazione, la socializzazione del singolo e la crescita collettiva. Il lavoro di équipe, promosso dai volontari del Centro Medico Erre in sinergia con gli esperti del settore, consentono, al contempo, di raggiungere i risultati attesi fino al termine del progetto previsto per il 31 dicembre 2022.
A fornire il patrocinio morale per questa lodevole attività che per molti aspetti prevede una certa incidenza del metodo Montessori e dell’Educazione Diffusa, in affiancamento a logopedisti, terapisti occupazionali, assistenti sociali e psicologi, vi sono istituzioni, enti ed associazioni tra cui la Regione Campania, il Consorzio Tutela Vini del Sannio, il Distretto Agroalimentare di Qualità della Provincia di Benevento, l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici della Campania, l’Associazione Italiana Terapisti Occupazionali, L’Infinito di Manuel e l’associazione culturale Identità Mediterranea.
Attraverso la terapia occupazionale, disciplina riabilitativa e professione centrata sullo sviluppo e il mantenimento della capacità di agire delle persone, è possibile realizzare attività laboratoriali all’aria aperta, che consentano occasioni di confronto, di apprendimento, di socializzazione e di responsabilizzazione, nell’ambito di un percorso educativo e formativo innovativo.
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