MR. WINE 24 – L’ENOTECA CULTURALE IN CASERTA

Carlo Strafacelun 29 mag 2023
Mr. Wine 24
Via San Giovanni, 24 - Caserta
Tel. 0823 372379
Aperto dalle 10,30 alle 23
Chiuso il lunedì
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Lucio D’Aiello, divulgatore e selezionatore enologico, taglia il traguardo dei due anni d’attività con il suo eno-bistrot Mr. Wine 24.

IL CONCEPT E LA LOCATION

A Lucio D’Aiello, giovane imprenditore casertano di trentatre anni, non difetta certo la perseveranza nelle idee, frammista ad una concezione lungimirante e moderna della propria professione.

Dai trascorsi familiari, in termini di pura passione avita e di diporto, ha saputo fare germogliare il seme dello spirito imprenditoriale – il nonno è stato uno dei primi sommelier certificati, agli albori della categoria, idem per il padre – dall’innata vocazione alla comunicazione e divulgazione ha tratto spirito propulsivo per l’allestimento delle referenze della sua enoteca, ubicata nel centro storico di Caserta, anche nelle vesti di wine blogger.

Il corso di cucina fatto da Dolce e Salato – la scuola di formazione coordinata dallo chef Peppe Daddio – ha rappresentato il sostrato formativo per l’aggiunta della gastronomia, anche se in cucina c’è la chef Silvana Di Cinto a fornire aiuto dirimente, insieme al sostegno dei propri genitori.

Dalle enoteche storiche toscane e piemontesi ha mutuato lo stile d’arredamento, con, in primis, una splendida insegna in stile vintage - intagliata manualmente dall’azienda artigianale “La Pintatutto” con sede in Firenze – arrivando alle scaffalature e teche in legno, ed all’ampio bancone ubicato di fronte all’ingresso.

D’Aiello è consapevole che la zona è a rischio desertificazione commerciale

– nonostante la straordinaria attrattiva della Reggia di Caserta a neanche cinquecento metri - di facile reperimento sono solamente “instant-bar” che propongono cocktail di facile consumo, per questo motivo ha deciso di puntare sull’approfondimento culturale, non scevra dalla promozione dell’identità eno-gastronomica locale.

Dunque spazio a serate jazz, di presentazioni di libri e reading, didattica dell’enologia con ospiti e relatori qualificati, addirittura serate “crossover” con altri esercenti locali, recente quella con la pizzeria “Ricomincio da qui” di Luciano D’Aiello.

LA PROPOSTA COMMERCIALE E LA DEGUSTAZIONE

Interessante il lavoro profuso nella selezione delle aziende rappresentate, un reciso rifiuto per i prodotti della grande distribuzione organizzata – “è difficile inculcare nei clienti autoctoni casertani la cultura della scelta consapevole, mentre i turisti sono di vedute molto larghe, si lasciano guidare ed indirizzare con grande facilità, promuovo spesso il Pallagrello Bianco e la Casavecchia, con un pizzico di campanilismo” chiosa serafico D’Aiello, circa cinquecento le referenze disponibili, di cui quattrocento italiane, e cento distribuite equamente fra Austria, Francia, Germania, Nuova Zelanda e Sudafrica.

“Il mio lavoro è quello di cercare il prodotto di nicchia, la maggior parte dei quali acquistati direttamente presso le singole aziende produttrici e prescelti personalmente, ad esempio di champagne ho quasi esclusivamente quelli di recultant manipulant" - precisa D’Aiello“cerco inoltre di dare la priorità ai vitigni autoctoni anteponendoli ai blend, ancor meglio se misconosciuti e rari, ho rappresentate tutte le regioni italiane, tranne il Lazio e la Liguria, in relazioni alle quali dovrò rimediare presto.”

Interessante l’offerta gastronomica,

con taglieri di salumi e formaggi locali, quattro primi quotidiani con ingredienti di stagione, bruschetteria con topping di pregio, selezioni di carni dop, insomma una varietà ragionata, ovviamente al servizio dei wine-pairing, ideati dal titolare, munito nelle contingenze di un funzionale coravin, con versatili calici delle prestigiose aziende Lehmann e Italesse.

Passando alla degustazione,

assaggiamo le bruschette home-made con acciughe del Cantabrico e con patè e tartufo nero, gustose quelle con caviale, in pairing lo champagne Damien Buffet blanc de noir in Sacy, dal finale lungo e persistente, dalla fresca mineralità.

Sui fusilloni con pomodori datterini e parmigiano reggiano – trafilati al bronzo del pastificio “Graziano” in Irpinia, Serino - degustiamo il Barbaresco Albesani 2017 D.O.C.G. della Cantina del Bricchetto Franco Rocca.

Mentre sui sedanini con pesto di pistacchio, granella di nocciola e pomodorini secchi – del medesimo pastificio artigianale – ci viene proposto il Brunello di Montalcino D.O.C.G. 2018 dell’azienda Poggio Landi, seguito, restando in Piemonte, dal Barolo D.O.C.G. di Viberti Giacomo 2018, verticale, sapido, veramente interessante e dal notabile rapporto qualità prezzo.

Si conclude con il dessert

fico ricoperto di cioccolato fondente”, in abbinamento rigoroso il Ramandolo D.O.C.G. 2020 di Dario Coos, ottenuto da uve botritizzate, vino da meditazione che si accompagnerebbe, per profondità espressiva, anche a formaggi erborinati e speziati, qui utilizzato comunque egregiamente.

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