Come funzionerà la Pizza Farm Posta Mangeri di Francesco Martucci? Ecco tutti i dettagli
Illustrazioni di The Animismus.
Se vi dico pizza e tempio, non negate che vi viene subito in mente Francesco Martucci e io non vi nego che di lui sto per parlarvi ma stavolta di un progetto fratello de I Masanielli.
Francesco davvero non è abituato a stare fermo e quando ci si è ritrovato costretto nel lungo lockdown non si è rassegnato a stare fermo con i sogni, con la testa, con il cuore e con le emozioni: quelle che sente e quelle da regalare. Così è tornato con la mente nella sua Puglia, nei luoghi che condivide con la sua Lilia e nei luoghi delle sue origini perché entrambe le nonne sono pugliesi; su una collina tra le Murge, ai piedi del Castello del Monte, il castello storico di Andria nemmeno molto lontano da Corato, paese di origine di Lilia.
Avevo lasciato Francesco pronto a riaprire che fosse con I Masanielli o con una nuova location più piccola e destinata alla sola delivery, che ammortizzasse le spese ma non lasciasse soli i clienti; il tutto però in balìa di un susseguirsi di decreti statali e regionali che ammaccavano gli entusiasmi e non lasciavano ammaccare i panetti. In ogni caso Francesco era pieno di propositi, pieno di progetti, pieno di stelle a cui mirare ed una delle ultime cose che ci eravamo detti era proprio “non e che mi prendi la stella?”, tanto da farmi chiudere il pezzo tra le note di Cheek to Cheek (Heaven) di Ella Fitzgerald. (Leggi qui).
Ritrovo Francesco oggi più in alto del paradiso, talmente in alto che non basterebbe la sua astronave per arrivarci perché Pizza Farm Posta Mangieri di Francesco Martucci è qualcosa che non è definibile in quanto non esiste nulla ad esso paragonabile, non c’è qualcosa che affonda così tanto le radici nella terra e che sposta lo sguardo tanto lontano da portarti verso qualcosa che puoi solo immaginare: “come lo spieghi un colore? Come lo disegni un sapore? Come lo racconti un odore?” Puoi solo ridere di gusto. Sorprenderti, fermarti e gioire. Questo sarà un parco giochi per Francesco Martucci; colui che da sempre ha fatto della sostenibilità e del km zero la sua norma di vita, colui che ha sempre scelto -prima che i prodotti- i suoi produttori per efficienza, esperienza e fiducia, colui che ha fatto delle materie prime il vero punto cardine della sua carriera, ora giocherà a raccoglierli dai suoi 50 ettari per esaltarli su un disco di pasta.
Francesco come stai?
Sto benissimo! Abbiamo ripreso alla grande! Sono veramente onorato del riscontro che stiamo avendo, non posso che ringraziare. Siamo tornati e siamo tornati scalpitati e carichi: siamo inarrestabili perché è come se sentissimo di dover recuperare tutto quello per cui siamo stati fermi e allora ogni pizza c'è la forza di tre. Siamo scesi, con le nuove norme e il distanziamento, ad 80 coperti ma abbiamo 7 turni al giorno e davvero non c'è altro da aggiungere se non numeri: 800 pizze al giorno!
Ci siamo salutati con l’augurio di una stella la scorsa volta, ma tu sul serio miri alle stelle con quella vista. Davvero è magnifico il posto in cui nascerà Pizza Farm, parlamene dai!
Pizza Farm Posta Mangieri di Francesco Martucci nasce da un sogno che ho da sempre e che ho voluto realizzare adesso che ho potuto perché ho avuto il tempo di fermarmi e mettere davvero diciamo nero su bianco questo progetto. È una cosa a cui tengo tantissimo e non è una cosa legata a I Masanielli, piuttosto è un qualcosa che sottolinea ancora di più il mio impegno viscerale con le emozioni, con la natura, con il prodotto, con ogni singolo passo che serve a rendere l’esperienza unica. Certamente mi esalta e mi ispira riuscire a portare le persone in questo meraviglioso posto, a contatto con la natura e con lo spirito naturalistico e culinario pugliese, che ti faccia immergere totalmente nella esperienza e nel piatto; che è un un po' ciò per cui ho sempre ammirato Magnus Nilsson. Le persone usciranno dalle solite rotte per trovare uno scenario completamente nuovo. Sarà una sfida ma quando ci metti il cuore alle persone arriva.
Come sarà impostato il tutto? Ho visto spazi aperti immensi e l’immaginazione corre parecchio, fa molto gioco.
Ti assicuro che anche con i fatti faremo tutto il gioco che vuoi. Abbiamo una sala molto grande e un patio che da solo potrebbe bastare a tutta la capienza. Ad ogni modo avremo 140-150 coperti e più che “affollare” il patio abbiamo pensato di creare in stile nordico, delle mini serre con tavoli da due posti completamente immerse nella natura, per far vivere a pieno quello che è lo scenario delle murge. Verranno posizionati tra gli alberi, distanti da tutto, si creerà una privacy ed un effetto surreale.
Come è la struttura?
Sono 50 ettari di terreno che ti fanno perdere la vista perché dall’alba al tramonto ti fanno innamorare, in ogni momento, ogni giorno, dei colori che ti ritrovi a scrutare. In un raggio di 15 km non c’è nulla, si vede solo Castel del Monte, lo storico Castello di Andria, e così volevo che fosse affinché ci si potesse immergere del tutto in questo paesaggio, in questo parco, in questa aria.
In questi 50 ettari ci sono 40 trulli che a mano a mano saranno messi a nuovo e dedicati all’ospitalità, al pernottamento degli ospiti al fine di rendere l’esperienza completa: per ora solo per due di questi trulli sono iniziati i lavori e speriamo di concluderli al più presto; in ogni caso non dipende solo da noi anche perché essendo strutture storiche servono una serie di permessi speciali più i tempi di lavorazione. E poi abbiamo creato ex novo una cucina laboratorio da 35 metri quadrati, di fronte alla struttura storica, per ospitare forno e banchi di lavoro.
Ti sei proprio fatto prendere del tutto da questo progetto, vero? Come gestirai la tua presenza? Ci sarà Lilia?
Non solo è un progetto in cui sento di poter dare molto è che sono sicuro possa dare molto ma nonostante io non sia abituato a lavorare con soci qui avrò la collaborazione della azienda agricola della famiglia di Lilia, ovvero Posta Mangieri, di Rossella Mastromauro e Cataldo Ferri che produrranno tutto il necessario per le pizze: olio, ortaggi, parte dei salumi e dei formaggi a parte il fior di latte, ci saranno le mandorle per i dolci di Lilia e tanto altro.
Poi tieni presente che mentre io ci sarò il lunedi ed il martedì, quindi due giorni a settimana, Lilia ci sarà per ben tre giorni a supervisionare lo staff che non è nuovo ma che sarà formato da 6 ninja. Così facendo nessuno farà cassa integrazione e lo staff de I Masanielli si dividerà in due squadre: una resta a Caserta ed un’altra sarà al pizza farm. Che attenzione è un concetto indipendente da I Masanielli ma resta un concetto di alta gamma, pur essendo in campagna. Il prossimo sarà in città.
Che menù dobbiamo aspettarci?
Aaah, un menù totalmente nuovo. RI-VO-LU-ZIO-NA-RIO. Ti pare che con tutto quello che ho a disposizione mi facevo sfuggire dalle mani l’occasione di dare spazio alla mia immaginazione? Nell’alta murgia non hai idea di quante erbe crescano in maniera spontanea e poi avremo un botanico che ci seguirà in questo.
Ti voglio dare una anticipazione: mimetica di cicoria e fagioli, una vera mimetica.
Bene, allora siete pronti? A quando l’apertura?
Noi siamo prontissimi, lo sai che noi facciamo sempre le prove: così è stato per I Masanielli, cosi è stato dopo il lockdown e così è stato per mettere a punto le squadre. Lavori permettendo tra trenta o quaranta giorni apriremo. Non vedo l’ora!
Pizza Farm Posta Mangieri di Francesco Martucci. In un momento in cui tutti provavano a fare un passetto indietro, tu andavi oltre; e mentre pensavi al nuovo locale per sole delivery intanto concludevi mettevi a punto il Pizza Farm e altri progetti che hai in corso. Quale è la tua marcia in più?
Nonostante la chiusura a Marzo io credo che I Masanielli abbia fatto meglio dello scorso anno, sotto tutti i punti di vista. Siamo cresciuti come squadra, siamo cresciuti tutti singolarmente. Penso che ciò in cui siamo stati bravi è ciò che ti ripeto sempre: sostenibilità da sempre, mai piangersi addosso e non guardare mai agli altri.
Come al solito Francesco Martucci mi spiazza con le sue risposte nette, dirette e senza alcuna incertezza, pure quando il periodo di certo non ha propria nulla. Forse perché quando dalla tua hai la coerenza, quando i fatti oltre che i tuoi menù, la tua storia e i tuoi prodotti parlano per te senza lasciare spazio a fraintendimenti, vuol dire che un po' di educazione l'hai messa sul piatto. E ancora una volta ne vedremo delle belle.