Pizza in una baita cilentana di montagna: la nuova sfida di Simone Cerruti

Andrea Bignardisab 6 lug 2024

La Baita al Cotruzzo

Località Verna, Cotruzzo (Roccadaspide)
Tel. 3807846012
Aperto dal giovedì al sabato (di sera), di domenica a pranzo

Una baita di montagna nel cuore del Cilento: un apparente ossimoro è divenuto un’idea vincente grazie all’intuizione di tre sorelle attive nel campo della moda.

Sabrina, Antonella e Rosanna Milano, che hanno scelto di riattare una proprietà di famiglia a Roccadaspide, nella località Cotruzzo, a circa 600 metri sul livello del mare.

Una scommessa possibile anche grazie all’inventiva di Simone Cerruti, che ha scelto di portare la sua idea di pizza immedesimandosi pienamente nel concept del luogo dopo una lunga e articolata serie di esperienze sul territorio, ultima delle quali al “Beach Club” del Savoy.

L’obiettivo di Cerruti è quello di far scoprire un prodotto finale che, da un lato, si riallacci fortemente alla sua identità cilentana, dall’altro, valorizzi al massimo le produzioni dell’orto di famiglia, proprio a due passi dalla baita.

Liddove non ci sono i prodotti del Cotruzzo, divengono protagoniste le eccellenze - quelle vere - del Cilento, dai salumi, alla mozzarella di bufala della non lontana Piana del Sele, alle acciughe, all’olio delle Colline Salernitane.

Uno scrigno di prodotti identitari ben valorizzati da un impasto semplice e altamente digeribile, quasi arcaico, a richiamare le radici di una zona per troppi anni caduta nel dimenticatoio ma che oggi sa ritrovare nuovo slancio grazie alle idee di pochi imprenditori e personaggi che fino a qualche anno fa sarebbero stati considerati come dei visionari: il metodo è diretto, la farina rigorosamente di tipo 1 macinata a pietra.

La lievitazione, ovviamente, non poteva che essere lenta. Il mood della Baita, e al contempo l’invito per chi giunge qui, e può trovarsi per qualche ora a distanza di sicurezza dal caos delle vicine località marinare della costa sud Salernitana, è quello di prendersi il proprio tempo e non farsi travolgere dalle opprimenti dinamiche del quotidiano.

Il tutto - ci spiega - incontra alcuni prodotti (e portate) identitarie, che riscoprono vecchie ricette della tradizione: penso, ad esempio, alle patate sotto la cenere, che testimoniano un passato povero ma forse più autentico”.

Il retaggio di una cultura contadina che si ritrova nella pizza del pastore che esprime, sicuramente, una delle creazioni più rappresentative della carta insieme alla marinara cilentana cotta.

Ancora più agreste, proprio a riassumere lo spirito con cui Cerruti si sta approcciando a questa nuova esperienza cilentana, la pizza con pomodoro giallo reidratato con infuso ai fiori di castagno, aglio orsino, mozzarella di Bufala e salsiccia a punta di coltello sfumata al Piedirosso.

Non solo tradizione rivisitata ma anche grandi classici: c'è il ragù della domenica, così come non manca anche il viccio cilentano che impreziosisce ancor di più un prodotto già di per sé valido: una ricca domenica del territorio da gustare in una pizza che sa tornare al suo tempo e, soprattutto, non lasciare indifferenti.

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