Pizzeria da Lioniello a Milano: si urla al flop, parla Salvatore.
Pizzeria da Lioniello ha appena fatto il suo debutto a Milano e già fa discutere.
Ancora una volta Salvatore fa parlare di sé ma stavolta involontariamente.
Lunedì 27 inaugura Da Lioniello Milano, la nuova seconda sede del noto pizzaiolo di Succivo. Una apertura che segna l’inizio di un’avventura sicuramente più grande ma anche più impegnativa del pensabile per Salvatore.
Tutto va a complicarsi se a due giorni dal taglio del nastro arrivano già post che lo mettono in cattiva luce.
Ieri, infatti, compaiono sui social delle foto che ritraggono inequivocabilmente la nuova pizzeria con davanti “abbandonati per strada enormi sacchi di impasto buttato in buste di plastica accanto ad altri rifiuti non meglio identificati”, recita il post. La condivisione è di Lydia Capasso, giornalista del Corriere della Sera, e pare avere come unica preoccupazione lo spreco alimentare compiuto nonostante le foto centrino perfettamente le vetrine con nome e inconfondibile cappello.
I più attenti hanno subito segnalato la cosa anche al diretto interessato che è subito intervenuto con un commento al post per chiarire le proprie ragioni. Un commento che ha fatto trasparire tutto il disappunto di Salvatore Lioniello.
Intanto noi, Lioniello lo avevamo raggiunto telefonicamente e ci siamo fatti dare risposte sulle due domande principali:
1- Era necessario lasciare tutti quei sacchetti pieni davanti al locale?
2- se tutto auell’impasto finiva in spazzatura, parlavamo di flop?
Lioniello ci racconta: “è stato un lunghissimo lavoro quello degli ultimi mesi mirati al taglio del nastro, qui a Milano. Da subito ci siamo accorti di essere approdati su una piazza molto competitiva ed esigente, oltre al fatto che ci stiamo confrontando con una realtà diversa. Ci stiamo impegnando, come sempre, a fare del nostro meglio ma giorno per giorno, se non di ora in ora, vengono fuori i piccoli problemi che cerchiamo di risolvere nel totale rispetto di tutti e di tutte le regole.
Ero il primo a cui non faceva piacere avere quell’esposizione proprio davanti al locale ma ho solo eseguito le regole che mi sono state date direttamente dall’Amsa, ovvero la società milanese che si occupa della raccolta differenziata. Ebbene, non mi erano ancora stati consegnati i contenitori per la spazzatura per cui mi sono preoccupato di telefonare e chiedere come procedere; la risposta è stata di non preoccuparmi e adagiare tutto sul marciapiede dinanzi alla pizzeria. Si trattata del cosiddetto umido che non avrei potuto tenere stipato in cucina viste anche le quantità.”
Ecco: le quantità! È qui che scatta la seconda domanda e chiediamo a Salvatore come mai ci fosse tutto quell’impasto da buttar via e perché non farne una donazione magari .
“L’inaugurazione della pizzeria aveva in previsione 1200 pizze da regalare a chiunque giungesse in via Friuli, 46… solo che, complice una serata piovosa e fredda, di pizze ne sono state sfornate solo 600” - ci racconta Salvatore, continuando: “inoltre il martedì, giorno dopo l’apertura, si è tenuta la partita di calcio che vedeva il Milan protagonista dunque i numeri previsti si sono abbassati notevolmente. L’impasto è, come si suol dire, scoppiato per cui non lo avrei somministrato mai a nessuno, nè ai clienti nè donandolo: preferisco gettare in spazzatura ingredienti e tempo ma non creare malessere ai consumatori.“
Quindi i numeri sono stati insoddisfacenti?
“Sono stati sotto le aspettative, certo. Stiamo lavorando sereni e con meticolosità; piano piano stiamo prendendo confidenza con gli spazi e con questa realtà e adatteremo anche la comunicazione da fare ma per ora va benissimo così. La Lombardia non ci conosce come la Campania eppure sia a pranzo che a cena la gente viene a conoscerci e noi siamo felici di presentarci e sicuri di rivederli.
Gia da mercoledì abbiamo lavorato bene e giovedì benissimo, mentre per il weekend ci aspettiamo faville visto che siamo pieni da martedì.“
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