Rostì, Pomigliano: molto più di una rosticceria contemporanea

Francesca Brunzogio 16 nov 2023

Rostì - Non una normale Rosticceria

Viale Alfa Romeo 13, Pomigliano d'Arco
Tel: +39 351 967 1412
Email: rostipomigliano@gmail.com
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L’universo Rostì cresce sempre più.

Si allarga l’offerta, dai nuovi fritti - da far croccare e filare e accompagnare con salse homemade (il ketchup di peperone arrostito è da dipendenza) fino ai dessert golosi e giocosi. Ma ad espandersi è proprio il progetto che riesce quasi a muoversi con lo stesso passo delle idee di Matteo Del Cuoco e acquisisce sempre più rotondità. Forma e funzione.

Ecco che Rostì abbraccia sempre più l’attitudine di Matteo: cucinare bene (e buono) e che sia per tutti.

È così che questa Rosticceria diventa una realtà assai più vasta, indefinibile, impossibile da incastrare in due parole… proprio come Matteo, sfuggito al mondo da chef per restare in quello “Del Cuoco”: non rinuncia alla sua identità e dietro ogni nuovo piatto, in verità, c’è un programma già definito e spesso anche pronto ad essere attuato.

Tutto ciò è quasi maniacale,

Matteo ha una voglia matta di correre e di fare. “E meno male”, mi viene da dire, dati i suoi 24 anni.

Avviata da poco è Labbottega, l’estensione lab di Rostì (unione tra un Laboratorio artigianale e una Bottega gastronomica) in cui è stata trasferita la produzione della pasta impiegata nelle preparazioni di Rostì (inizialmente prodotta all’interno di Rostì): pasta fresca e secca insieme a sughi e salse e confetture ma anche confetture e altri prodotti sottovuoto ed una selezione di prodotti da forno (in ogni caso tutto auto-prodotto) sono finalmente acquistabili in loco ed online.

Dicevamo: il buono per tutti.

Da inaugurare in futuro, invece, c’è un nuovo Rostì da affiancare alla sede già attiva per differenziare i menù.

Mentre in via Alfa Romeo vi potrete gustare una genovese spaziale, Matteo sta pensando ad un inedito locale in cui potersi immergere in una cucina esclusivamente di mare e abbracciare, in tal modo, in toto la tradizione campana e ancora una volta proporla alla maniera “Del Cuoco”.

Un cerchio che aspirando costantemente a chiudersi, poi tende sempre a riaprirsi. Dicevamo: rotondità.

Ma concentriamoci sul presente e soffermiamoci su qui - Rostì - ed ora - a cena.

Il menù di Matteo segue inarrestabilmente il suo amore per i piatti della tradizione nella cucina Italiana seppur sempre rivisti in forma “Pop Del Cuoco”.

I fritti restano la più acuta espressione di Rostì: tutto concentrato in un morso che fa rumore e poi ti avvolge; tutto comodo ma efficace.

A creare dipendenza, affiancandosi alle molteplici versioni di frittatina, troviamo i “panati”: dai più classici crocchè e palla di riso, passando per - oramai cult - parmigiana di melanzane fritta e crocchè con genovese, fino alle new entry come mozzarella in carrozza con ketchup di peperoni e polpetta di salsiccia con crema di friarielli.

Frittura lodevole e panatura magistrale (un mix di tre cereali essiccati a garantire un risultato asciutto e super crunch) per un riuscitissimo gioco di consistenze ed effetti wow.

Ci sono anche paste non fritte eh.

Ben 7 i primi piatti disponibili tra cui spiccano i cappellacci cacio, pepe e tartufo, gli ziti alla genovese o al ragù napoletano e la pasta e patate.

E ancora ci sono i ”panini rolls” e le ciabatte croccanti ed i minibun ed i tacos, a seconda della creatività di Matteo.

Talmente tanta e incontenibile che sono stati introdotti anche i dolci nell’offerta di Rostì: la sua versione di tiramisù, molto divertente, e “come uno snickers”, il super goloso.

Coraggio, passione e pure un pizzico di sfrontatezza forse sono gli ingredienti giusti per sfondare il muro del banale.

Ah... Benedetta gioventù!

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