Saint Émilion, la mecca del vino.

Marina Alaimomer 11 set 2024

Château Saint Georges Côte Pavie

633 Saint-Georges, 33330 Saint-Emilion
Tel: +33 5 57 74 44 23
Mail: info.stgcp@gmail.com
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Ogni wine lover dovrebbe fare tappa una volta all’anno a Saint Émilion.

Questo piccolissimo borgo del vino, sospeso tra mito e realtà, una realtà solidissima con numeri da capogiro, scintilla nel clamore della sua fama, profuma di successo e di visione.

Appare come un borgo fiabesco, piccolo, medievale, nel quale vi sono almeno 900 chateaux, con prezzi da capogiro delle singole bottiglie. I wine lover ci arrivano da tutto il mondo, una processione di persone, di qualsiasi età, cariche di entusiasmo, bramose di vivere l’esperienza di Saint Émilion.

C’è chi giunge a piedi, chi in bicicletta (molto utilizzata), chi in auto e proprio queste danno la misura del grande business e della fama stellare: lungo la salita costeggiata dai vigneti, che raggiunge il centro del paesino, si susseguono numerosissime le vetture di lusso, di extra lusso. Ma non solo, davanti l’ufficio del turismo c’è una tabella con la borsa del vino, annata per annata, dove i costi hanno cifre impensabili altrove. Le grandi enoteche sono super organizzate per accogliere i ricconi del mondo, e convivono in piena armonia con quelle più piccole, dando a tutti la possibilità di vivere il sogno di Saint Émilion. Qui trovate l’elenco delle cantine dove fare visite guidate.

Saint Émilion si trova nel sud-ovest della Francia, nella regione di Bordeaux,

è un'appellazione che fa parte della sotto-regione di Libournais ed è una delle più rinomate di tutta la Francia.

Emilion è il monaco bretone che la fondò nell’VIII secolo, raggiunse questo luogo interno e tranquillo per dedicarsi alla preghiera, insieme ad alcuni discepoli benedettini fondò poi una comunità religiosa che, alla sua morte, gli intitolò il villaggio.

Ho organizzato la visita sul momento e senza un programma, perché la vacanza per me è soprattutto libertà.

Così ho scelto una piccola cantina, proprio lungo la strada che conduce al borgo.

Chateau Saint Georges (Grand Cru Classé) è in una posizione pregiatissima, a Cote Pavie, un cru rinomato dove risiedono due cantine importantissime, Pavie e Ausone. La storia di Saint-Georges risale all'epoca gallo-romana (IV secolo), quando una splendida villa dominava il vigneto del famoso poeta latino Ausone. L'attuale dominio e parrocchia di Saint-Georges furono costruiti nel Medioevo. Nel 1602, Château Saint-Georges fu venduto da Enrico IV a Jean Barbot, avvocato presso il Parlamento di Bordeaux, che lo acquistò per 1'500 sterline e un titolo di barone. Nel 1772, il Château riceve un restyling grazie all'architetto Victor Louis, commissionato dall'ultimo signore di Saint-Georges, Sir De Bouchereau. Château Saint-Georges è una tenuta vinicola che è stata interamente ripiantata da Monsieur Pétrus Desbois in seguito alla crisi della fillossera. Philippe Janoueix si è unito alla famiglia Desbois nel 2013 e da allora ne è rimasto il proprietario principale (testo raccolto dal sito web dell’azienda).

Pochi vini in degustazione, siamo nel regno del merlot, accompagnato in uvaggio da cabernet franc e cabernet sauvignon.

A proposito, Saint Emilion, riconosciuta Patrimonio Unesco, comprende due denominazioni di origine controllata: AOC Saint-Emilion e AOC Saint-Emilion Grand Cru. L’AOC Saint-Emilion Grand Cru ha una classificazione in 3 qualità, da rinnovareogni 10 anni.

La mia attenzione nella sala degustazione viene totalmente catalizzata dal Clos 1873 Saint Emilion Grand Cru 2019,

merlot in purezza che arriva dalla piccolissima vigna posta proprio sotto il rinomatissimo Ausone, del quale sono stati conferitori.

Ha stoffa da fuoriclasse, solo 1000 bottiglie al costo di 95 euro cad. L’annata gli gioca a favore, al naso è un’esplosione di more e mirtilli, poi rosa, delicatissime le spezie di pepe e liquirizia. Elegante, eppure deciso, veloce e vellutato, dotato di una freschezza che incanta, ora dimessa, ora incalzante su un sottofondo di tannini finissimi.

In questa estate caldissima non è proprio facile camminare tra i vigneti sotto il sole, o girare per le stradine di pietra, ma è tale la magia che mi è sembrato di volare.

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