Torna il "Noma Burger", stavolta per sempre. Il nuovo format prenderà il posto del 108
E' di qualche settimana fa la notizia della chiusura del 108 , lo annunciava Kristian Baumann socio in affari di René Redzepi, per insostenibilità del progetto.
L'assenza di clientela dovuta alla mancanza di turismo internazionale, e le incertezze sul futuro, aveva reso inutile insistere su un locale che doveva la maggior parte del suo successo, per essere considerato il piano B per avere una fetta del Noma 2.0, quasi sempre inaccessibile data la lista di prenotazione interminabile.
Lo stesso burger che aveva riscosso un grandissimo successo di pubblico era figlio di questo pensiero:
"Come sostenere le attività in assenza turismo gastronomico?"
"Come avvicinare i danesi al Noma? Diamogli un hamburger".
Ed è da questa logica che il Noma 2.0, conosciuto per il suo cibo elegante e sostenibile, si trasformò nel mese di maggio in hamburgeria ( La recensione).
Considerando l'eco internazionale dell'operazione "Lo chef più famoso e talentuoso al mondo trasforma il suo locale in hamburgeria?" al punto da portare a discutere gastronomi, blogger e giornalisti da ogni parte del mondo se gli hamburger avrebbero ricevuto le stelle, associato all'incredibile successo di pubblico riscosso tra i danesi (Video file interminabili) questa operazione era da considerarsi tra le più abili mosse di marketing ed economiche di sempre nel settore del fine dining, dimostrando ancora una volta, semmai ve ne fossero stati dubbi, di quanto Redzepi e il suo team sappiano esattamente cosa e quando farlo.
Fonti attendibili e molto vicine al gruppo capitanato da Redzepi, assicurano che la settimana prossima vi sarà l'annuncio ufficiale, il locale al numero 108 di Strandgade dello chef numero uno al mondo, che aveva ospitato il primo Noma e il 108, diventerà un hamburgeria e stavolta non sarà per un mese.