Bruno De Conciliis – contaminazioni enologiche e creative nelle colline Cilentane
Visita alle nuove aziende di Bruno De Conciliis
Via S. Pietro, snc, 84043 Agropoli SA
Tel: 0974 193 5796
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Imprenditore, degustatore, consulente ed esteta, Bruno De Conciliis rappresenta l’epitome di un Cilento mutevole e stratificato, alla perenne ricerca della propria identità oltre i confini territoriali.
In copertina Bruno De Conciliis e Jack Lewens
IL PERSONAGGIO
Famiglia di agricoltori dalla quale ha appreso l’amore per la terra, vocazione artistica e culturale cosmopolita – alimentata con i studi presso il Dams di Bologna, laddove si è laureato, con una specializzazione in cinema – fautore ed interprete dell’agricoltura biodinamica e steineriana ante-litteram – sin dagli inizi degli anni Ottanta - Bruno De Conciliis potrebbe essere definito, per la vastità dei suoi orizzonti personali, un “operatore culturale ed enologico” unico nel suo genere.
Con l’azienda Viticoltori De Conciliis – fondata e curata insieme ai propri fratelli Paola e Luigi – ha cambiato il corso dell’enologia regionale in una manciata di anni, portando alla ribalta, insieme ad altri (pochi) illustri colleghi, un territorio non semplice come il Cilento, spesso relegato ai margini nelle dinamiche comunicative.
Tanti progetti, tanti luoghi visitati e ancora da scoprire, un’impostazione e filosofia produttiva che potrebbe essere definita “teleologica”, ovverosia volta a definire, come fine ultimo, il benessere ed il piacere del consumatore finale, alla cui piena soddisfazione l’idea imprenditoriale deve tendere.
Vigna - Vigneti Tardis
Tutto ciò sulla scorta della considerazione che la memoria gustativa è strettamente individuale, legata com’è a fattori esogeni, empirici e sinestetici, e che pertanto, banalmente, è buono ciò che piace e che incontra i favori del pubblico, lontano da velleitari tecnicismi ed interferenze pubblicitarie.
Oggi, dopo avere lasciato la propria quota societaria nell’intrapresa familiare originaria, le identità produttive di Bruno sono due, rappresentanti altrettante coordinate operative: Vigneti Tardis, un progetto nato in collaborazione con Meteri di Raffaele Bonivento, che lo distribuisce in esclusiva, e Tempa di Zoè, nel comune di Torchiara, sulle colline cilentane: una menziona a parte per i “Morigerati”, con l’Invitta, straordinario cru di Fiano, cui Bruno è particolarmente legato.
VIGNETI TARDIS E TEMPA DI ZOÈ
Come dicevamo, Vigneti Tardis nasce da una collaborazione sinergica fra Bruno De Conciliis e Jack Lewens, imprenditore, sommelier e ristoratore anglosassone, owner dello stellato Leroy, con sede nella capitale Londra.
Vini Vigneti Tardis
Prevalentemente vigneti in affitto a strapiombo sul mare, oggi collocati precipuamente fra Casalvelino ed Ascea, coltivati a Fiano, Aglianico e Primitivo, secondo i principi dell’agricoltura bio-dinamica: vigne condotte in biologico, fermentazioni senza controllo della temperatura, dosi minime di solforosa, anche se tutti rigorosamente filtrati, per una questione di pulizia di beva, nessun cedimento a mode transeunti.
Vini Tempa di Zoè
Sei prodotti che mutuano il nome da ciascun giorno della settimana,
domenica esclusa – il demiurgo De Conciliis rispetta i precetti biblici – dal Primitivo e Fiano del Lunedi Rosato I.G.T. 2022 , passando l’Aglianico del Martedì I.G.T. 2021, il Fiano del mercoledì: eccellente il cru di Aglianico (macerato) del Giovedì I.G.P. Paestum 2018, proveniente da vigneti in Acciaroli e oggi non più prodotto, e del blend fra Fiano, Malvasia, Trebbiano e Coda di Volpe del Venerdì I.G.P. 2021 con una leggera macerazione, terminando ancora con l’Aglianico ulteriormente affinato del Sabato.
Passando a Tempa di Zoè, necessaria una precisazione sull’elemento nominale, evocativo come raramente accade: le “tempe”, ovverosia le colline che sono prospicienti al mare, caratterizzano l’intero Cilento, mentre zoè è una parola di origine greca che indica l’essenza della vita, un principio ispiratore comune anche al mondo animale e vegetale.
Bottaia - Tempa di Zoè
Le vigne sono situate, come dicevamo, nel comune di Torchiara – ora anche ad Agropoli - si estendono su circa sei ettari, impiantati ad Aglianico e Fiano, con una piccola produzione di olio, blend di cultivar autoctoni Salella e Rotondella, che abbiamo degustato con dei salumi locali.
In evidenza, nella gamma aziendale, l’Asterias Fiano Paestum I.G.P. 2022, Fiano in purezza con affinamento in legno ed acciaio, e l’XA Fiano Paestum I.G.T. 2021, affinato questo per un anno in legno: chiude la degustazione il Rosè Rosato Paestum I.G.T. 2022 ed infine il Diciotto Aglianico I.G.T., che fa affinamento in barrique di un anno, struttura importante per un prodotto dalla lungimirante capacità di invecchiamento, tannino ancora da levigare ed un bouquet olfattivo di straordinaria complessità.
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