Cetaria – Salotto di charme, ospitalità e una cucina che emoziona
A Baronissi la buona cucina di Salvatore Avallone e l'accoglienza di Federica Gatto
Piazza della Repubblica, 9, Baronissi (SA)
Tel: 089 296 1312
Mail: [email protected]
Menù
Prenotazioni
Degustazioni: 95,00 euro, 125 euro
Chiuso il mercoledì
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Siamo a pochi chilometri da Salerno, non lontano da Avellino, al centro della Valle dell’Irno: qui si trova Baronissi, una cittadina graziosa e strategico punto di partenza per la scoperta del meraviglioso territorio campano. Ma è anche il paese che ospita dal 2013 Cetaria, ristorante dello Chef Salvatore Avallone e Federica Gatto, coppia nella vita e nel lavoro.
Di origine cetarese lui, con varie esperienze in giro per l’Europa e la volontà di portare in tavola la tradizione in chiave contemporanea (“Non c’è futuro senza passato, non c’è sperimentazione senza memoria… ama ripetere); calabrese lei, una laurea in giurisprudenza e da oltre dieci anni maître e sommelier del locale. Per entrambi tanto studio e passione alle spalle e una tenacia nel voler emergere che negli ultimi anni ha portato a importanti e significativi riconoscimenti, tra cui la recentissima stella nella Guida Michelin 2025 e, per Federica, il prestigioso premio Michelin Service Award 2024 per miglior servizio di sala.
Cetaria - Salvatore Avallone e Federica Gatto
Il ristorante è ospitato in un palazzo d’epoca, suddiviso in due salette che possono ospitare 12-15 coperti. Gli interni sono curatissimi: alto soffitto, pareti candide, splendide lampade, ampi tavoli di cristallo Calligaris e negli spazi un alternarsi discreto di quadri, specchi e dettagli di stile. Una mise en place minimale, simmetrica, nessun tovagliato e un puzzle 3D in legno su ogni tavolo rendono l’atmosfera calda, accogliente e fascinosa.
Cetaria - tavolo
Cetaria - dettaglio interni
La nostra visita risale all’agosto di quest’anno, quindi qualche mese prima che il locale venisse insignito della prestigiosa stella Michelin.
È possibile scegliere alla carta o fra due diversi tipi di menù degustazione. La nostra scelta ricade sul menù "Amore per il mare", preceduto da un calice di Franciacorta della Cantina Camilucci.
Cetaria - Franciacorta Ammonites Dosaggio Zero di Camilucci
LA DEGUSTAZIONE
- Miniature salate
Cetaria - Pan brioche, maionese alla curcuma, tartare di tonno; riproduzione di spaghetti alla colatura di alici
Cetaria - cannolo con caprino alla puttanesca
Cetaria - crostino, salsa olandese e caviale
- Amuse-bouche, pani, lievitati, croccanti e burro
La proposta iniziale tra miniature e panificati è addirittura fastosa. In un momento storico in cui va di moda criticare “gli sfizi di inizio pasto” (a volte inutili e standardizzati), da Cetaria li abbiamo trovati non banali e ben inseriti nel percorso. Un divertente tour tra i sapori del territorio che ben presenta l’idea di cucina dello chef Avallone.
Cetaria - Maritozzo salato, crema di latte di bufala, gamberi rossi
Cetaria - grissini di bufala tirati a mano con scaglie di sale Maldon; sul cornicello taralli sale, pepe e finocchietto; pane integrale e semi, pane di semola con lievito madre
Cetaria - babà rustico e burro di bufala con erbette aromatiche
- Insalata di capesante leggermente marinate, verdure di stagione e sfere all’arancia
Dopo il sontuoso benvenuto ecco l’antipasto: un piatto leggero, fresco e aromatico finito al tavolo con una insalata liquida di pomodoro e basilico in omaggio al territorio.
- Pasta mista in ristretto di astice affumicato, ‘nduja di Spilinga e origano selvatico
Il mischiato potente di Pastificio dei Campi (un must della cucina dello chef) nel brodo di astice è un piatto goloso, equilibrato, che vorresti non finisse mai.
- Risotto al datterino giallo, aceto balsamico di melannurca, erborinato di bufala ed erbette di campo
Ecco un gentile omaggio dalla cucina in aggiunta alla degustazione: piacevolissima sorpresa che, per questo abbiamo notato, è stata fatta anche a tutti gli altri tavoli presenti! Il piatto è eseguito alla perfezione e gli ingredienti si sentono distintamente e si bilanciano.
- Tonno rosso, funghi e miso
Altro signature dish del locale (presente in carta dal 2018): certamente tra i piatti migliori della serata, riuscendo a unire il mare e il bosco in un abbraccio dal sapor orientale. Buonissimo!
- Predessert
Cetaria - sorbetto agli agrumi di Calabria, neve alla vaniglia
- Semifreddo al cioccolato bianco e vaniglia, fragole e menta
Più classico e convenzionale il dessert, seppur ben eseguito e in grado di soddisfare i palati più golosi.
- Piccola pasticceria
Cetaria - bignè alla crema, biancomangiare alla vaniglia e albicocca
Cetaria - lampone ghiacciato, tartelletta al tiramisù
La carta vini è ampia, ben fornita, ragionata, con possibilità di accontentare tutti: sono presenti le grandi maison d’oltralpe e le bollicine italiane, la Borgogna e proposte estere, i grandi produttori nazionali ma anche una selezione ragionata di piccole cantine artigianali e “naturali”, con una doverosa attenzione al territorio.
Da ultimo un plauso al buon rapporto qualità prezzo!
Cetaria - "Lapoderósa" Coda di Volpe IGP 2022 - Casa Brecceto, vino che abbiamo scelto per accompagnare la degustazione
CONCLUSIONI
La cena a Cetaria è stata senza dubbio una esperienza più che positiva...
difficile trovare qualche mancanza in un locale dove ci si sente “coccolati e amati” fin dal primo momento.
Cetaria - all'ingresso del locale il premio Michelin Service Award 2024 e il premio Mangia&Bevi 2024
Una volta entrati è impossibile non notare la raffinatezza e il gusto negli interni, negli accessori, nei piatti, nei bicchieri. Gesti premurosi, attenzione al cliente e servizio impeccabile accompagnano una cucina che parte dalla tradizione mediterranea e dal territorio per dar vita a piatti contemporanei, tecnici seppur senza estremismi, con garbate contaminazioni ma soprattutto buoni.
Un locale di cui sarà interessante capire l’evoluzione e che, a nostro avviso, con merito ha “portato a casa” la recentissima stella Michelin!
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