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Ciaurìa Etna Rosso 2019 Pietro Caciorgna - L'eleganza e la profondità del Nerello Mascalese

Ciaurìa Etna Rosso 2019 Pietro Caciorgna

Ciaurìa Etna Rosso 2019 Pietro Caciorgna - L'eleganza e la profondità del Nerello Mascalese

Tenute Pietro Carciorgna

Località Molino d'Elsa, 39, 53031 Casole D'elsa (Siena)
Tel: +39 348 7903804
Email: [email protected]
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Entra sempre in punta di piedi Paolo Caciorgna, e con quel sorriso un po’ timido.

I suoi vini no, si fanno notare da subito, pur mantenendo quel garbo e quella profonda conoscenza che distinguono la personalità di Paolo. Enologo di lungo corso, che ha lavorato, e lavora, in più territori italiani. L’azienda di famiglia, Tenute Pietro Caciorgna, è a Casole d’Elsa, territorio del vino in Toscana, al quale ha dato un importante impulso.

L’esperienza da enologo è partita con la Vernaccia di San Giminiano, prima doc italiana, insieme a Enrico Teruzzi.

Ha percorso con successo un po’ tutto lo stivale, dal territorio dell’Amarone, al Chianti, poi Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Morellino di Scansano, Barbaresco, Conero, Montepulciano d’Abbruzzo, in Campania con il Greco di Tufo e il Taurasi, conquistando il favore dei winelovers e di gran parte delle guide di settore, sia italiane che estere, con importanti presenze nelle classifiche di Wine Spectator e James Sukling.

Marchigiano di origine, poi trasferitosi con la famiglia in Toscana dove conduce la propria cantina Pietro Caciorgna, in Val d’Elsa.

L’Etna è il territorio del quale si è innamorato profondamente.

E come dargli torto. Tanto da decidere di investirci, acquistando nel 2007 una vecchia vigna ad alberello, di mezzo ettaro, a Passopisciaro. Raggiungendo con non poca ansia la realizzazione di un sogno: interpretare, con la sensibilità che lo distingue, un territorio così nobile e antico, affascinante fino a togliere il fiato. E ci è riuscito da subito, con il suo N’Anticchia Etna Rosso divenuto in tempi brevi una celebrity da prenotare anno per anno per riuscire ad assicurarsi delle bottiglie.

Il grande riscontro ottenuto con questa prima etichetta lo ha invogliato poi ad acquisire altre piccole parcelle dalle quali poi è venuto fuori Ciaurìa, profuma di Etna dice Paolo, per questo l’ho chiamato così. Vuole essere più semplice e diretto rispetto a N’Anticchia, anche se gli alberelli etnei posti a 750 metri di altitudine, e la capacità del produttore nel lasciarli esprimere in piena libertà, ne fa una grande bevuta oggi, a distanza di un po’ di anni dalla vendemmia.

Ciaurìa Etna Rosso 2019: stappiamo!

Sottile e leggiadro in tutti i suoi aspetti, mantiene l’eleganza del nerello mascalese. Delicato nei profumi che riportano la buccia di arancia, le visciole, il rabarbaro con leggeri sbuffi di timo. L’assaggio si mostra affilato e fresco, succoso e scorrevole, piacevolissimo nella trama serrata e aguzza dei tannini pregevoli, proprio come ci aspettiamo dal nerello etneo.

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