Ciro Savarese..... Il post lockdown è da urlo
Recensione Pizzeria Anema & Pizza di Ciro Savarese ad Arzano
Anema & Pizza di Ciro Savarese
Via Napoli, 208, 80022 Arzano NA
Prenotazioni 081 573 2673
Parcheggio in strada, costo sui 15 euro
Arzano, città di quasi 34000 abitanti, la conoscono in molti in quanto di recente è stata proclamata “zona rossa”, ma pochi sanno che c’è una pizzeria degna di nota e che meriterebbe maggior lustro, parlo di Anema e Pizza di Ciro Savarese.
Situata su una traversa del corso principale della cittadina, questa pizzeria è da poco stata oggetto di un importante restyling, varcata la soglia vi darà subito la sensazione di trovarvi in un locale metropolitano per il suo “look” moderno ed elegante; sulla sinistra troverete il “banco da lavoro” di Ciro, poi in fondo 2 sali accoglienti dalla discreta capienza.
Si ok, ma le pizze? Eccoci.
Eravamo in 3 e siamo riusciti a mangiare ben 5 pizze (avremmo potuto anche mangiarne una sesta), che hanno scatenato subito una reazione positiva da parte di tutti i commensali.
Apre le danze, Aurora: provola di Agerola, crema di zucca cotta al forno, salsiccia nostrana, cacio ricotta del Cilento (presidio slow food) ed olio extravergine d’oliva 100% italiano; al primo morso arriva immediatamente la dolcezza della crema di zucca che trova equilibrio con la sapidità del cacio ricotta. Succosa la salsiccia, non si è asciugata in cottura.
Un classico, la Cosacca: pomodoro, olio extravergine d’oliva e pecorino romano (ho chiesto io di non aggiungere il Parmigiano Reggiano stagionato 36 mesi in menù, poiché la ricetta classica la vuole senza). Una pizza che trova la sua straordinaria bontà nella semplicità e nell'equilibrio degl'ingredienti: ben riuscita.
Immancabile la Margherita: pomodoro, olio extravergine d’oliva, mozzarella di bufala e basilico. Me ne prendo la responsabilità e senza timore posso affermare che è tra le migliori che abbia mai mangiato, davvero sublime il sapore della mozzarella fresca e del pomodoro insieme.
Penultima pizza, la quattro formaggi campana: fior di latte di Agerola, Blu di bufala, cacio ricotta del Cilento (presidio slow food), conciato romano ( presidio slow food) ed olio evo 100% italiano; che posso dirvi ragazzi, era molto ben equilibrata il dosaggio di tutti e 4 i formaggi utilizzati tanto che si riuscivano a distinguere tranquillamente i vari sapori. Pizza che a dadi fermi potrebbe dar l'impressione di essere eccessivamente carica di sapore e quindi pesante al palato, ma non lasciatevi ingannare dagli ingredienti, la resa gastronomica restituisce una ricetta molto delicata.
In chiusura, la Pistacchio: provola di Agerola, ricotta di cestino a ciuffi, mortadella Favola (Palmieri), granella di pistacchio di Bronte DOP ed olio Evo 100% italiano. Questa pizza di base in cottura ha solo la provola, poiché tutti gli altri ingredienti vengono messi a crudo in uscita, e devo dire che Ciro si è dimostrato capace anche stavolta! Pizza molto gradevole al palato, soprattutto per la qualità della ricotta fresca e l'affettato di prima scelta, per gli amanti della mortadella è da non perdersi.
Conclusioni - Anema & Pizza di Ciro Savarese
Impasto sorprendente, al palato regala morbidezza, scioglievolezza e una lieve nota crunch; maturato per 48h con un idradazione del 72%, complice una buona cottura risulta digeribile e leggero. Ciro è un gran appassionato di materia prima e per le sue pizze è evidente la selezione di ingredienti di buonissima qualità, elementi che preferisce assemblare per non più di 3/4 per volta per evitare pasticci e renderli distinguibili al morso.
I prezzi adeguati ai tempi “moderni” per le gourmet, mentre per le classiche sono molto più abbordabili, personale di sala (anche se quando siamo andati noi, causa COVID, c’era una sola unità) molto efficiente, unico “neo” (volendone trovare uno) non è semplice trovar parcheggio, ma con un po' di pazienza sarete ben ricompensati.
Ciro Savarese non ha nulla da invidiare ai tanti colleghi blasonati, gran bel locale, ottimo impasto e topping di qualità, insomma, per le vostre passeggiate extraurbane, una capatina è da fare senza grossi dubbi.
Appassionato del buon cibo ma soprattutto di pizza, giro per le pizzerie campane dal 2015 alla ricerca delle migliori espressioni del piatto simbolo italiano nel mondo