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Da Procida a Villa Arbusto una nuova bandiera della Città del Vino. E vi raccontiamo perché è speciale.

Città del Vino : nuova bandiera grazie a Mosaico per Procida

Da Procida a Villa Arbusto una nuova bandiera della Città del Vino. E vi raccontiamo perché è speciale.

L’avventura di Mosaico per Procida e gli effetti che ha procurato, tappa dopo tappa, noi di Foodclub.it ve li abbiamo raccontati senza risparmio di particolari. Detto ciò vale bene ricordare che, con questo progetto inedito e nazionalmente riconosciuto, Identità Mediterranea ha reso Procida una Città del Vino per un biennio, forse primo caso di un’associazione che destina dei fondi ad un erario comunale e prima volta che un’isola vede il suo territorio ricadere integralmente nell’egida delle Città del Vino.

Da Procida a Villa Arbusto una nuova bandiera della Città del Vino. E vi raccontiamo perché è speciale.

Probabilmente, quel che è sfuggito è che il “Mosaico per Procida effect” ha reso Roccabascerana, comune irpino ove l’assemblaggio è nato, anch’essa una Città del Vino e, indirettamente, ha dato a Pozzuoli l’impulso di fare altrettanto, con soldi pubblici s’intende e con la lungimiranza di chi ha compreso, come ama dire il Cataldo, che “la cultura disseta, non isola”.

Insomma, come direbbe qualcuno, l’affare si ingrossa e, come un sassolino lanciato in un lago crea cerchi concentrici sempre più ampi, così le buone intenzioni ed i legami umani sinceri producono effetti positivi in una terra dove c’è ancora qualche povero diavolo che crede nel territorio.

Insomma, quel che succede è che molto presto al Museo di Pithecusae-Villa Arbusto sventolerà un’altra bandiera delle Città del Vino e vi raccontiamo perché questo evento è diverso dagli altri…

Prima però è il caso di fare qualche passo indietro e ricordarci degli attori in campo, grazie ai quali la Campania, prima di altre regioni, ed il comune di Lacco Ameno abbiano conseguito un primato importante.

Da Procida a Villa Arbusto una nuova bandiera della Città del Vino. E vi raccontiamo perché è speciale.

L’Associazione delle Città del Vino è stata istituita il 21 marzo 1987 a Siena col fine di rispondere al forte disagio ed agli ingenti danni provocati dal metanolo, ribadendo l’esistenza di un’Italia solida nei valori, laboriosa, onesta e capace di produrre vini di altissimo pregio, avviando pertanto un Rinascimento del Vinoche potesse disinnescare la gravissima crisi in atto. Essa è costituita da un network di Comuni ed enti territoriali a vocazione vitivinicola. L’organizzazione è attiva nella valorizzazione di queste realtà, strettamente collegate tra di loro e che formano un itinerario ideale tra paesi e città custodi ditradizioni, storia e cultura del vino. Oggi, l’Associazione Nazionale delle Città del Vino collabora con i Comuni aderenti alla sua rete per progetti di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla tutela del paesaggio e dell’assetto del territorio, valorizzando le produzioni enologiche e i vitigni autoctoni. È interlocutore primario con istituzioni regionali e nazionali per favorire atti e norme a sostegno del vino italiano e dell’Enoturismo. Inoltre organizza attività di rilevanza nazionale ed internazionale: Calici di Stelle, l’Erasmus dedicato ai giovani neodiplomati italiani, l’Osservatorio Nazionale del Turismo del Vino, il Concorso Enologico e quello per la Migliore Pratica Urbanistica, ne sono un esempio.

Identità Mediterranea è un’associazione culturale nata il 12 luglio 2016 a Castel San Giorgio col fine di promuovere la Cultura del Mare Nostrum attraverso ogni sua espressione, mediante la divulgazione e la creazione di contenuti letterari ed audiovisivi che riproducano fedelmente la bellezza dei territorio e di tutto quanto esso contiene, passando attraverso la storia, l’arte, l’enogastronomia e l’artigianato con coscienza ambientale ed al fine di preservare tradizioni, sapori e paesaggi, costruendo un dialogo costante con eventi, formazione e visite didattiche presso i luoghi della cultura e presso le aziende di eccellenze agroalimentari, al fine di creare un circuito virtuoso di ambasciatori della “mediterraneità” in perfetta sinergia tra loro.La piccola associazione ha partecipato a importanti progetti, realizzato Mosaico per Procida, prima vino a celebrare una capitale italiana della cultura e contribuito a Divinamente Abili, progetto di inclusione per le diverse abilità, nella creazione dell’etichetta del vino che ne assume il nome.

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Sembra non casuale che il piccolo comune di Castel San Giorgio, nel distretto dell’Ager Sarnensis, sia gemellato dal 2011 con il comune di Ischia. Però un link tra Identità Mediterranea e l’Isola Verde c’è e, a ben vedere, anche più di uno…

Grazie ad un’attività congiunta tra l’associazione culturale Identità Mediterranea, l’associazione nazionale delle Città del Vino, con il Comune di Lacco Ameno e, in particolar modo, con l’assessorato alla cultura della cittadina ischitana, è stato possibile creare un evento di grande rilievo per tutta Ischia e il distretto flegreo.

Infatti, con delibera di giunta n° 24 del 7 marzo 2024 identità Mediterranea, su concessione e approvazione dell’associazione nazionale delle Città del Vino, ha ottenuto il conferimento della prestigiosa bandiera delle Città del Vino per il museo archeologico di Pithecusae - Villa Arbusto, storico edificio che racchiude la più profonda e antica cultura ischitana, preservando importantissimi reperti archeologici a partire dalla preistoria.

In questo luogo incantevole e dotto, ricordiamo, è custodita anche la coppa di Nestore, un reperto archeologico rinvenuto nella necropoli di San Montano a Lacco Ameno, portata alla luce dall'archeologo tedesco Giorgio Buchner e Carlo Ferdinando Russo. Il manufatto è del tipo kotyle, una tazza piccola di uso quotidiano e larga circa 10 cm, decorata a motivi geometrici. Fu importata nella colonia greca di Pithekoussai, l'odierna Ischia, dall’isola di Rodi, forse insieme a una partita di vasi contenenti preziosi unguenti orientali. La traduzione più attendibile delle iscrizioni su di essa riportata è:

Io (sono) la coppa di Nestore, facile a bersi

chi berrà da questa coppa

subito lo prenderà il desiderio di Afrodite dalla bella corona”.

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La celebrazione per la consegna ufficiale della bandiera delle Città del Vino è prevista alle ore 12:00 di martedì 25 giugno proprio nello storico museo di Villa Arbusto ed è stata possibile grazie a un dialogo costante e alla lungimiranza di vedute tra l’agronomo Marco Razzano e il presidente nazionale Angelo Radica che, con questo gesto, non solo accolgono l’istanza della piccola Identità Mediterranea con le sue motivazioni, , ma dimostrano e ribadiscono quanto le Città del Vino siano fedeli al loro ruolo e sappiano ascoltare ed interpretare le peculiarità territoriali e riconoscere l’identità dei centri della cultura del vino, disseminati nel nostro Paese ed elogiarne l’importanza.

La manifestazione avrà inizio con un convegno dal titolo “Il Vino e la Cultura per il Rilancio del Territorio”, un dibattito con numerosi relatori, alla presenza della stampa e della cittadinanza, per discutere sul potenziale di Ischia in quanto attrattrice di un turismo incentrato anche sul vino e l’archeologia, oltre che alle straordinarie capacità, tuttavia inespresse, di destagionalizzarsi e godere della presenza di “cittadini temporanei” tutto l’anno. A seguito dell’analisi di tali tematiche, avverrà la consegna ufficiale del vessillo delle Città del Vino e quindi l’apertura dei banchi di degustazione, con i sapori dell’isola e dei vini ischitani e flegrei, a partire dalle 13:15 fino alle ore 15:30.

Quali opportunità dunque per l’Ischia, mediante il sodalizio con le Città del Vino ed Identità Mediterranea? Ci saranno i presupposti per allestire una cabina tecnica di regia per la promozione dei valori territoriali e la realizzazione di progetti concreti?

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A tal fine, con la moderazione del giornalista Graziano Petrucci, parteciperanno Giacomo Pascale, sindaco di Lacco Ameno, e Carla Tufano, assessore alla cultura di Lacco Ameno, per i saluti istituzionali. Interverrà Marco Razzano, del consiglio nazionale delle Città del Vino, Giuseppe Andreoli, enologo della Cantina La Pietra di Tommasone”, Ciro Verde, enologo delle Cantina “Il IV Miglio”, Giuseppe Iaconelli, imprenditore ed ideatore del Caseificio Diffuso, Adele Munaretto, divulgatriceenogastronomica, , Tommaso Mascolo, delegato Ais Isola di Ischia e Procida, Marco Starace, presidente Cigar Club Ischia,Giovanna Sangiuolo, giurista del vino, Michele Farro, presidente Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei ed Ischia, Andrea D’Ambra, presidente Coldiretti provincia di Napoli e Ceo di Casa d’Ambra, Gaetano Cataldo, founder di Identità Mediterranea e Miglior Sommelier dell’Anno al Merano Wine Festival, Ciro Cenatiempo, giornalista e scrittore e Francesco Maisto, presidente Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Concluderà Angelo Radica, sindaco di Tollo e presidente nazionale delle Città del Vino.

Portando i saluti di Claudio Pisapia, segretario nazionale di Federcomtur e ideatore di Culturitalia, Gaetano Cataldointrodurrà i criteri di turismo intermodale per definire i vantaggi del sistema di destinazione e del manager di destinazione che vanno a integrarsi entro in Decreto Made in Italy, corroborandolo, e perché si abbia comprensione di quanto le relazioni sinergiche tra cittadini, associazioni ed enti pubblici, possano produrre i migliori risultati possibili per il territorio ischitano.

Lo stesso Cataldo afferma: “Poteva essere ovunque, in Europa o in Italia, ma è accaduto nella nostra Campania, ad Ischia precisamente, e ciò lo debbo a quel dialogo cortese, assiduo e assertivo, instaurato con Marco Razzano e con il presidente Radica. Era troppo grande il pegno di gratitudine verso Ischia, per l’aiuto ricevuto per realizzare la fatica di Mosaico per Procida, ed io non me lo scordo. Se mettessimo tutte le bandierine di quelle tessere del Mosaico, sulla mappa della Campania, noteremmo la grande condensazione delle stesse sull’Isola Verde, per materiali o immateriali che siano: Lucia Monti e Giuseppe Andreoli hanno dato il loro vino, parlo della cantina “La Pietra di Tommasone”, Nino Di Costanzo, del Danì Maison, è stato il primo ristoratore a fare una libera donazione, poi Antonio Monti, del ristorante Montecorvo, e Salvatore Di Scala del Naples 15, grazie al quale la celebre bottiglia è volata negli  States ed è stata battuta all’asta da March of Dimes per beneficenza."

Cataldo continua: "Ad Ischia hanno contribuito a un successo condiviso Marco Starace e Tommaso Mascolo, tra i primissimi sommelier ad assaggiare il Mosaico a Procida, Assunta Iacono ed i suoi fantastici liquori artigianali, la pizzeria Bella Napoli, lo chef Ciro Mattera del ristorante Saturnino, i ragazzi del Love Meat Steakhouse, quel pazzo scatenato di Piero Minicucci, Francesco Catuogno e gli amici del bar Copacabana a Forio, l’insorgente Gigi Lista, assieme alla dirigenza  scolastica, ai professori e agli allievi dell’Istituto AlberghieroTelese”. Last but not least, gli amici Ciro Cenatiempo, memoria storica dell’Isola, Graziano Petrucci e il suo Caffè Scorretto, e Pierpaolo Iovinelli, patron della Cantina del Mare a Lacco Ameno, che ha dato un grande sostegno, tanto al progetto quanto all’evento che avrà luogo il 25 giugno."

Da Procida a Villa Arbusto una nuova bandiera della Città del Vino. E vi raccontiamo perché è speciale.

Cataldo conclude con: "A qualcuno questo mio pensiero potrà apparire come una specie di mega spot pubblicitario, io la chiamo creanza: in tempi non sospetti, queste persone, ciascuno a modo loro, hanno dato un contributo alla causa, pur sapendo che sarebbe andato a Procida, non per Ischia. Con questo piccolo gesto ho voluto che l’isola avesse il suo meritatissimo primato io semplicemente dico grazie Ischia!"

L’evento, per quanto di importanza locale, sia per Ischia che per i Campi Flegrei, ha in realtà una rilevanza a carattere nazionale in quanto è un evento assolutamente inedito: che la commissione e la presidenza delle Città del Vino abbia deciso di conferire un tale riconoscimento accadrà il 25 giugno a Villa Arbusto, infatti per la prima volta il vessillo sventolerà su un museo piuttosto che su di una municipalità. C’è chi segue le regole e chi le cambia.

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