I grandi vini della Maremma Toscana con i Vignaioli del Morellino di Scansano
Maremma Toscana: i grandi vini del Consorzio Morellino i Sacansano
Strada comunale del Saragiolo - 58054 Scansano (GR)
Tel: +39 0564 507288
Email: [email protected]
Apertura Lunedì – Venerdì dalle 8:30 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:00; il Sabato dalle 8:30 alle 13:00.
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Il mondo del vino offre spesso una lettura profonda e coinvolgente dei territori, mettendo insieme quei caratteri che hanno fatto grande il nostro paese, l’Italia.
C’è sempre una radice storica importante che ne delinea origini, usi ed evoluzione, passando per la natura geologica dei luoghi, fino a comprendere, e non ultimo, il fattore umano, un mix di sentimenti, emozioni, contaminazioni, capacità di unirsi per mantenere vivo il territorio, raccontandolo poi in giro per il mondo attraverso quella piccola bottiglia di vino.
La Toscana è terra felice che ha sempre tenuto a preservare integra l’anima vignaiola
della sua gente e delle grandi famiglie nobili che non hanno mai trascurato o abbandonato la produzione vitivinicola, anzi, ne sono risorsa di sviluppo. Questo saldo legame con la vite e il vino è fortemente produttivo, da tutti i punti di vista. Tanto che il trend dell’enoturismo è in costante crescita. Come pure gli investimenti di grossi gruppi imprenditoriali esteri. E quest’ultimo particolare la dice lunga. Andare per i bellissimi borghi del vino, visitare le cantine degustando i loro vini insieme ai produttori, è un modo di viaggiare e conoscere i vari areali che sa emozionare e invoglia a tornarci.
Sia che si vogliano percorrere le strade del vino interne, sia che ci si addentri sulle coste a sud, nella Maremma e nella provincia di Livorno, si ritrovano realtà coinvolgenti sia per la bellezza dei luoghi, che per l’espressione identitaria dei vini.
C’è una Toscana dei vini vicini al mare, vivissima e altamente produttiva.
Una giornata e più con la cooperativa I Vignaioli del Morellino di Scansano sa svelare la ricchezza di questo territorio lungo la costa in provincia di Grosseto, la Maremma compresa tra la corona di colline e altipiani limitati dai fiumi Ombrone e Albegna. Terre antiche del vino, di forte matrice etrusca, dove, in tempi più recenti, il sangiovese piccolo, la varietà più diffusa, viene chiamato morellino dai vignaioli, per la sua forma aggraziata e piccola, con acini dal colore nero bluastro. Le abili maestranze scansesi ricordano le origini remote di una viticoltura altamente specializzata, tanto da essere richieste in gran parte della Toscana ed in altre regioni per realizzare vigneti.
La cantina sociale dei Vignaioli del Morellino di Scansano ha fortemente voluto puntare in alto nella qualità dei vini e nello spirito di unione per valorizzare il territorio e l’identità dei suoi vini.
Nasce nel 1972 coadiuvata dall’Ente Maremma, dall’amministrazione comunale di Scansano e da un piccolo gruppo di veri e propri pionieri, molto motivati. La costruzione di una sede con cantina attrezzata è stato un passo importantissimo per puntare alla qualità dei vini, così come una costante e pressante formazione dei vignaioli aderenti. Si è dato vita nel tempo ad una felice storia italiana di cooperazione, che negli ultimi dieci anni è cresciuta in maniera esponenziale. La felice nomea di successo diffusasi un po’ ovunque, ha attirato e invogliato molti a investire nella vigna e ad unirsi ai Vignaioli del Morellino di Scansano. Complice anche l’abbandono dell’attività della pastorizia che in passato era prevalente.
Oggi questo bellissimo esempio di successo produttivo e territoriale si compone di 170 soci, 700 ettari vitati, 60.000 quintali di uva all’anno – Sergio Bucci ne è il direttore, Benedetto Grechi il presidente.
La sede è stata ampliata, modificata per adeguarsi alle nuove esigenze fatte di crescita di numeri, ma anche di tecnologie che riducessero l’impatto ambientale.
Bella e confortevole la grande cantina, con sala accoglienza e degustazione dove sorprende non poco la qualità dei vini. Paolo Caciorgna è l’enologo che segue i vignaioli dal 1997.
Forse quel nome Morellino, quell’ino finale, lo lascia immaginare come qualcosa di piccolo, ma degustando i vini dicono tutt’altro, profondità, una forte capacità di raccontare un territorio del vino vicino al mare, e una qualità notevole.
Gli assaggi
- Capoccia Maremma Toscana doc 2021,
Con uve ciliegiolo in purezza, vitigno che si esprime con finezza lungo la costa della Maremma. Sottile, elegante e profumato, sa di violetta e di ciliegia croccante sulle prime, poi di rabarbaro e leggermente di liquirizia. Piacevolissimo nella beva agile e scattante, succoso nella freschezza e delicatamente tannico.
- Vigna Benefizio Morellino di Scansano docg 2021,
Un cru eccellente che prende il nome dalla vigna in località Preselle, posta in un piccolo altipiano sul crinale di terra caratterizzata dalla presenza di argilla rossa, ricca di ferro. Sangiovese in purezza, dal forte carattere mediterraneo, solare, riporta piccole erbe spontanee come la mentuccia, dal timbro scuro di sentori che vanno dalla mora all’amarena, poi carrubo, ematico, sottili le spezie di pepe e chiodo di garofano. Saporito e avvolgente il sorso, ricco e scorrevole allo stesso tempo, sostenuto dalla spinta dell’acidità ben centrata, con tannini serrati che conferiscono ritmo al vino.
- Roggiano Morellino di Scansano Ris. 2019 docg
Premiato con 95 punti da Decanter. Sangiovese in purezza, esprime grande verve e profondità, vino ardito dai tratti mediterranei, vuole ancora tempo per esprimersi al meglio, già tanto generoso e coinvolgente. Piacevolissimo già al naso dove esordisce nei toni delicatamente balsamici di mentuccia, poi è cenere,ciliegia scura e croccante, pungente nella nota di pepe nero, il sorso ha grande temperamento e un bel ritmo con tannini serrati e una freschezza verticale che conferisce scorrevolezza.
- Sicomoro Morellino di Scansano Ris. Docg 2018,
Dalla vigna omonima ad una altitudine di 300 metri. Gran bel vino di spessore e carattere, molto diverso dalle altre etichette. Alza notevolmente l’asticella con un timbro tutto suo, balsamico, sa di resina, ginepro, frutto scuro di mora, notevole all’assaggio energico e profondo, tannico e lungo sulla spinta della freschezza.
- Solo per Pochi 2016
Lo dice già il nome che sono esigue le bottiglie prodotte di questo vino molto interessante, che sa coinvolgere per finezza e profondità in tutti i suoi aspetti e vuole distaccarsi da tutte le etichette della cantina, abbracciando un progetto di integrazione. Le uve utilizzate sono cinque, cabernet franc, cabernet sauvignon, merlot, sangiovese e ciliegiolo. Esce sul mercato dopo quattro anni dalla vendemmia e affina in cinque tipologie di botti. Esprime un andamento austero, seppure molto coinvolgente, scuro di sottobosco, di terra e mirtilli, a tratti ematico e balsamico, ricco e polposo il sorso, rotondo, dinamico e spinto nella freschezza, riporta lungamente i toni del mirtillo in chiusura.
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