Il lockdown indotto dalle istituzioni: Ci hanno concesso un po' di libertà per far aumentare i contagi, arrivare ad uno stato di emergenza "gestibile" e forzare le casse europee
Lockdown: La seconda ondata? Un'emergenza voluta per poter forzare le casse europee
Cittadini lasciati liberi di contagiarsi per arrivare ad un nuovo lockdown utile alle istituzioni per sbloccare sovvenzioni economiche. Questo è quello che ci stanno facendo consapevoli che non sappiamo fare a meno di essere umani.
Ieri deciso a pranzare fuori provo, supportato dall'infallibile logica che si attiva quando si programmano le partenze intelligenti, a pensare in quale luogo avrei potuto trovare meno gente, godermi i tenui raggi solari e l'aria aperta con mia moglie e il piccolo Pietro. Inutile a dirsi, ho immediatamente escluso i "lungomare" vari (Napoli, Pozzuoli, Salerno), sono affollati nei giorni normali figuriamoci in una domenica baciata dal sole e con l'unica possibilità (per la maggior parte delle persone che lavora) di godersi un pranzo fuori della settimana.
Vi chiederete "Era obbligatorio uscire?" No, ovviamente, tutti dobbiamo fare a meno di qualcosa, ma credo sia del tutto umano e comprensibile il desiderio di mettere il naso fuori porta almeno una volta al mese nella convinzione che in giro ci sarà gente che si muove nel rispetto delle regole.
Chi rischierebbe di finire nell'incubo del virus e nel loop di test e tamponi?
Fossi riuscito a incastrare più cose mi avrebbe fatto veramente piacere passare quella che probabilmente sarà l'ultima giornata all'aria, visto e considerato che i governatori ci stanno spingendo a una nuova emergenza sanitaria per un lockdown che serve come il pane. Come una nuova chiusura generale?
Si amici miei, siamo alle porte di un nuovo lockdown, una serrata necessaria ai nostri governanti che ci hanno messo in condizione di far proliferare il contagio, nella speranza di poterlo gestire, condensando in poche ore tutte le attività umane per poter, le regioni, accedere all'assistenzialismo statale e il governo a quell'europeo. Ma su questo ci torneremo dopo.
Abbiamo delle spiagge sterminate a Marina di Varcaturo, magari becchiamo qualche lido aperto, facciamo prendere un po' d'aria al cucciolo, che da quando è nato è quasi sempre stato rinchiuso in quattro mura, e se tutto va bene magari becchiamo anche chi ci cucina uno spaghetto alle vongole.
Ore 10:00: Sembra andare tutto come previsto, il lido è vuoto, ci saranno si e no 20 persone distribuite su un'area immensa e fortuna vuole che lo stabilimento è dotato anche di cucina. I tavoli sono perfettamente ordinati con massimo 4 sedute, vi saranno tra pergolato bar e ristorante, circa 300 coperti ben distanziati, staremo comodi e tranquilli.
Ore 10:30: Dopo aver portato il cucciolo sulla spiaggia rientriamo ai tavolini per goderci un caffè, c'è un po' di gente in più ma i tavoli sono perfettamente distanziati ed essendo seduti all'aria aperta non ci si preoccupa più di tanto. Insieme ai caffè, chiedo al cameriere se vi è disponibilità per pranzo, la risposta è "No, tutto prenotato da giorni". Ce ne faremo una ragione, godiamoci queste ore.
Ore 11:00: L'ordine è andato a farsi benedire, man mano che entrava gente senza alcun controllo (siamo all'aria aperta, non si misura la temperatura, non si appuntano i nomi etc etc) hanno cominciato a spostare i tavoli per aggregarsi ad amici, conoscenti e, in alcuni casi, parenti senza che nessun addetto al rispetto delle regole proferisse parola, ognuno ha fatto quello che voleva nel modo in cui riteneva opportuno.
Ore 11.01La situazione è ingestibile, per me è arrivata l'ora di tornare nella mia gabbia, chiediamo il conto e decidiamo di allontanarci, prima di andar via facciamo un passaggio a riva dove dovremmo star più tranquilli. Questo è quanto si poteva osservare da quella prospettiva. Chi deve evitare che questo accada e perché fa in modo che succeda?
Se lasci un'ora, vivranno tutti in quell'ora
Dare una fascia oraria così ristretta per far avere un pasto fuori fa diventare ogni domenica pranzo un Capodanno. Ipotizzando di parlare con persone ragionevoli chiedo alle istituzioni: Che senso ha? O si chiude o si apre, così le occasioni di contagio si condensano e si moltiplicano esponenzialmente quando l'ideale sarebbe spalmare e distribuire i flussi di persone. Vi leggo una chiara volontà politica, l'emergenza sanitaria serve, e sono tutti tornati a fare i loro giochetti politici: Governatori che accusano il Governo che accusa l'Europa che accusa i Governi che accusano le istituzioni locali e a farne le spese siamo noi che veniamo diretti come bestiame lungo il tragitto designato.
"Lasciali liberi, sbaglieranno"
Insomma, non sono un complottista, il virus esiste, è molto pericoloso e dobbiamo starne alla larga, ma mentre per la prima ondata avevo totale fiducia nell'istituzioni che impreparate a un qualcosa che non era mai successo prima hanno provato ad arginare l'onda d'urto e dare risposte concrete, oggi, alla luce di quanto accaduto negl'ultimi mesi, con l'esperienza che avevamo dovuto accumulare e tenendo conto del collasso economico senza precedenti, l'emergenza è voluta o almeno hanno lasciato che si manifestasse in quanto è l'unica chiave che abbiamo per provare a forzare le casse europee.
Questa libertà, così come i vari "Il virus è morto", arrivati a questo punto della storia, non possono essere accettati né giustificati in nessuno altro modo. Come abbiamo potuto pensare che non ci saremmo trovati di nuovo a questo punto? Si è provato a trovare un equilibrio tra salute finanziaria e benessere economico del paese?
No amici miei, non l'accetto. Tutto quanto successo nelle ultime settimane non può essere un caso. Non riesco a urlare all'incompetenza, non riesco a credere ai tanti che ritengono insufficiente la preparazione di comitati scientifici e gruppi politici nel gestire mandrie umane. Ripongo troppa fiducia nelle loro capacità? Si, urlargli in faccia "INCOMPETENTI", è fargli un favore, così lasciamo cadere le loro responsabilità. Io pretendo che abbiano i mezzi e sappiano quello che fanno.
Tutto quanto ci hanno lasciato fare quest'estate è il motore per innescare una manovra politica ed economica, non prevista soldi che ci servono e possono essere sbloccati solo facendo aumentare il numero di contagiati, nella speranza (alla luce di quanto abbiamo imparato) di essere capaci nel gestire l'emergenza, ridurre al minimo il sacrificio di vite e dare respiro a quello che per l'umanità è la cosa più importante: La salute? Ma no, l'economia.
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