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Masseria Frattasi – vini d’altura ed identità territoriale alle falde del Taburno

Visita da Masseria Frattasi, vini d'altura alle falde del Partenio

Masseria Frattasi – vini d’altura ed identità territoriale alle falde del Taburno

Masseria Frattasi

Via Cavarena, 1 - 82013 - Bonea (Bn)
Tel: 0823.834392
Mail: [email protected]
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Da oltre due secoli la famiglia Clemente è impegnata nella difesa e valorizzazione del territorio Sannita, fra Bonea e Montesarchio.

LA STORIA AZIENDALE

Masseria Frattasi è una casa vinicola fondata nel 1779 a Montesarchio, ai piedi del Magnum Taburnum, territorio anticamente controllato dalla tribù sannitica dei Caudini e successivamente dai Romani: meraviglie cantate anche da Virgilio nell’Eneide, rese successivamente antropiche, e per questo impresse ineludibilmente nella memoria collettiva.

Masseria Frattasi – vini d’altura ed identità territoriale alle falde del Taburno

Uno straordinario edificio del Settecento, perfettamente restaurato dai titolari, la famiglia Clemente, una cantina formata da imponenti massi di calcare bianco, in totale osmosi rispetto alla composizione dei suoli: definisce la struttura del luogo una evocativa barricaia con botti di legno da 225 litri, di rovere francese, ed uno stupendo salone panoramico dedicato all’accoglienza.

Masseria Frattasi – vini d’altura ed identità territoriale alle falde del Taburno

L’azienda ha, segnatamente, cinquanta ettari di vigneto e dieci ettari di uliveto, oltre boschi e terreni ubicati quasi tutti in montagna – notabile ed eterodossa l’indicazione in etichetta della quota altimetrica dei vigneti – con possedimenti anche in Anacapri, con alcuni dei vigneti a piede franco fra i più antichi della regione.

Masseria Frattasi – vini d’altura ed identità territoriale alle falde del Taburno
con Riccardo Clemente

La direzione aziendale – ed asset proprietario - spetta ai fratelli Beniamino e Riccardo Clemente, che hanno definito una strategia di sviluppo di assoluta pregnanza, volta alla divulgazione di una storia enologica millenaria: può parlarsi di vero e proprio rinascimento del Sannio, contribuendo a collocare la Falanghina – la cui origine risale al piccolo mandamento di Bonea – in tutti i mercati internazionali, dall’America al Giappone, dall’Europa del Nord all’Egitto.

Masseria Frattasi – vini d’altura ed identità territoriale alle falde del Taburno

Ventiquattro le referenze disponibili, includendo gli spumanti metodo Martinotti e metodo Classico – con pupitre d’antan a fare bella mostra di sé nel locale sottoposto – una nuova sala degustazione di recente costruzione, dove ci siamo accomodati per una soddisfacente ma non esaustiva panoramica delle referenze disponibili, sospesi in una delle terrazze più belle del Sannio.

LE REFERENZE IN ASSAGGIO

Masseria Frattasi – vini d’altura ed identità territoriale alle falde del Taburno

Partendo classicamente dai bianchi, iniziamo con la Falanghina del Taburno D.O.C. Bonee 2022, prodotto d’ingresso, dalla marcata freschezza e facilità di beva, seguita dal raffinata Coda Di Volpe Beneventano I.G.P. 2023: da vigne secolari pre-filossera ubicate a settecentocinquanta metri d’altezza, vendemmia rigorosamente manuale, pietra focaia al palato, note olfattive d marmellata di prugne.

Masseria Frattasi – vini d’altura ed identità territoriale alle falde del Taburno

Notabili anche gli altri due prodotti, il Sauvignon d’altura 920 – vino bianco da uve di alta montagna, unica azienda in Campania a produrlo – vera e propria produzione eroica, da terreni con pietra calcarea e polvere di vulcani: chiude la teoria dei bianchi la Falanghina del Sannio DOP Taburno Donna Laura da vendemmia tardiva, da piante pre-filossera sino a centoventi anni d’età, bianco di punta con raccolta analoga all’ice-wine canadese, con un veloce passaggio in barrique di rovere.

Masseria Frattasi – vini d’altura ed identità territoriale alle falde del Taburno

Si prosegue con i rossi, partendo dal blend Principato 2021 – selezione di uve rosse della masseria – al Merlot Kottabos Beneventano I.G.P. 2021: si termina con un altro vitigno internazionale – ad ulteriore riprova della vocazione e caratura aziendale – il Cabernet Sauvignon Beneventano Rhyton I.G.P. 2021, ed infine l’iconico Aglianico Kapnios, ad avviso dello scrivente uno dei migliori vini nell’intero ambito nazionale.

Masseria Frattasi – vini d’altura ed identità territoriale alle falde del Taburno

Due parole sul Kapnios, annata 2019 quella in degustazione, una produzione aziendale di solamente 4800 bottiglie: metodologia produttiva unica, partendo dalla rigorosa selezione delle uve, dall’essiccazione delle pigne di aglianico appese alla volta, sino alle lunghissime fermentazioni, culminanti con un affinamento sino a ventiquattro mesi in legno, imprimatur di un’esperienza gustativa davvero indimenticabile.

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