Modernist Pizza: 3 volumi, 1700 pagine e oltre 1000 ricette descritte scientificamente. E' in arrivo la bibbia della pizza mondiale
Modernist Pizza, un capolavoro in 3 volumi per scoprire la pizza di Francisco Migoya
3 volumi, oltre 1700 pagine, 18 chili, 450.000 parole, 3700 foto pubblicate e oltre 250 pizzerie visitate nel mondo in oltre 160.000 km (cento-sessanta-mila km!!!) di viaggi. A questi numeri vanno aggiunte le oltre 20.000 (sì VENTIMILA !!!) pizze fatte nel loro laboratorio/cucina per ottimizzare le oltre 1000 ricette descritte con precisione millimetrica.
Questi alcuni dei numeri di Modernist Pizza, la nuova opera dell’autore di Modernist Cuisine e Modernist Bread, ovvero Nathan Myhrvold: fisico, matematico, economista, paleontologo, climatologo, ex responsabile tecnico della Microsoft, nonché ex assistente del fisico Stephen Hawking. Nathan Myhrvold ha due passioni principali: cucina e fotografia. Fondamentalmente però ha due caratteristiche: è estremamente curioso e deve verificare tutto quello che gli viene detto (e possibilmente migliorarlo)!
Il coautore è Francisco Migoya, chef della cucina di Modernist Cuisine, ex pastry chef di French Laudry, Bouchon Bakery e Hudson Chocolates e ha pubblicato libri, come The art of Dessert, vincitori di riconoscimenti internazionali.
Il loro team consiste di chef, scienziati, ricercatori, fotografi, ingegneri, carpentieri, scrittori, revisori, designer e addetti al marketing che hanno lavorato nei loro uffici, ma principalmente nel loro laboratorio/cucina di circa 300 metri quadrati dove non mancano evaporatori rotanti, liofilizzatori, robot, autoclavi, centrifughe e anche un microscopio elettronico, oltre ovviamente a 3 forni per pizza (a legna, a gas ed elettrico).
Dopo aver visitato Napoli e l’Italia, hanno visitato tutte le città dove la pizza ha sviluppato un proprio stile, come New York e Chicago, o città come San Paolo, dove il consumo di pizze è altissimo.
Fra i motivi che li hanno spinti a scrivere della pizza è stato non solo il fatto che la pizza sia “indubbiamente deliziosa” o “che sia il cibo più popolare nel mondo” o che “fare una pizza può sembrare semplice, ma è un processo altamente tecnologico e scientifico”, bensì perché “è multiculturale, è presente praticamente in tutti i paesi nel mondo, eppure in ogni luogo dove la pizza sia arrivata, si è mutata ed è diventata qualcosa di locale. La pizza è simultaneamente l’evoluzione di un piatto del 19-mo secolo originario di Napoli e la finestra nella creatività culinaria delle persone che hanno modificato le pizze originali nei tanti stili locali che vengono apprezzati al giorno d’oggi”.
Un’opera monumentale che costituirà sicuramente un riferimento in tutto il mondo per molti anni a venire. Non avendo potuto per ora vedere il libro completo, dal press kit è motivo di soddisfazione vedere che la pizza napoletana e le pizzerie che offrono pizza “napoletana” sono molto ben rappresentate: su oltre 250 pizzerie visitate nel mondo 16 sono di Napoli “dove la pizza è stata inventata” e NEL MONDO ben 76 pizzerie da loro visitate (su 250) offrono pizza “napoletana”.
Ma non sono solo i numeri a rafforzare l’importanza della pizza napoletana ma tanti, tantissimi dettagli: la copertina di uno dei 3 volumi è il loro omaggio alla margherita sbagliata di Franco Pepe, fra i 7 “visionari” nel mondo sono citati Enzo Coccia, Franco Pepe e Carlo Sammarco, e nel video di presentazione di YouTube ci sono addirittura due clip: una per Napoli e una per la Campania!
MODERNIST PIZZA TRAILER
Fra le categorie noto con soddisfazione che c’è anche un capitolo sulla pizza fritta, un oggetto a loro sconosciuto prima dei loro tour a Napoli.
Non posso fare a meno di sottolineare l’importanza, in un’opera prodotta da americani, che le prefazioni sono di due “Pizza Legends”: Tony Geminiani, famoso pizzaiolo USA e dell’italianissimo e napoletanissimo Enzo Coccia, il pioniere della qualità nella pizza napoletana.
E per finire, dopo questo loro lunghissimo viaggio nel mondo della pizza, quando gli viene chiesto quali sono le loro raccomandazioni di pizzerie da visitare, il loro commento testuale è: “Non abbiamo paura di suggerire che ci sono svariate pizzerie a Napoli che sarebbero meritevoli immediatamente di ricevere una, due o anche 3 stelle Michelin”.
E questo alla faccia di chi dice che “Naaa la pizza no!".
Dal loro sito è possibile preordinarne una copia in inglese disponibile dal 5 ottobre 2021.
I 3 Volumi di Modernist Pizza
di Luciano Furia Food Photographer
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