Partito il raccolto del Pomodoro Cannellino Flegreo
Pomodoro Cannellino Flegreo: il rosso magma che ci piace di più
Chissà se Aristodemo, l’eroico condottiero cumano che nel 524 a.C. sconfisse gli Etruschi, avrebbe mai immaginato che a conquistare le sue terre sarebbe stato non un esercito nemico bensì... un pomodoro!
L’Antro della Sibilla, icona dei Campi Flegrei, sovrasta i campi di pomodoro cannellino
Perché è proprio l’Ager Cumanus, tra Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e zone limitrofe, il territorio della prima colonia della Magna Grecia, culla della civiltà occidentale, ad essere la patria del cannellino flegreo. Un pomodoro adattatosi al meglio al clima flegreo, al suolo vulcanico e sabbioso e alla dolce brezza marina.
Il pomodoro cannellino flegreo appena raccolto
Il seme, salvato dalla scomparsa, oggi viene tramandato attraverso una attenta selezione dai pomodori migliori, essiccato al sole, conservato in luoghi asciutti e ventilati e quindi reidratato per essere seminato a fine febbraio.
Giovanni Tammaro, patron di “Cumadoro”
E proprio a Cuma, nei terreni della Città Bassa, ai piedi dell’acropoli, l’Associazione del Pomodoro Cannellino Flegreo e l’Azienda “Cumadoro” hanno voluto festeggiare l’inizio del raccolto e il successo di un prodotto che, dal 2018 a oggi, ha visto crescere l’area di produzione dagli originali dieci ettari a quasi cinquanta, dieci in più solo nell’ultimo anno.
La presentazione alla stampa del raccolto del Pomodoro Cannellino Flegreo, all’interno del Parco Archeologico di Cuma
Coltivato ancora con sistemi tradizionali, si raccoglie tra luglio e fine agosto, ha forma oblunga con una lieve strozzatura verso il centro e pesa tra 15 e 20 grammi. Conserve e persino confetture sono già disponibili presso le aziende associate, online o in botteghe di prodotti di eccellenza e stanno già conquistando nuovi mercati, oltre la Campania, in Italia e all’estero, grazie anche alla partecipazione a importanti fiere di settore in Spagna, Francia e Emirati Arabi.
Le conserve di pomodoro cannellino flegreo
Forte di questo successo, l’Associazione del Pomodoro Cannellino Flegreo ha incaricato Confagricoltura Napoli di avviare la procedura per candidare il Pomodoro Cannellino Flegreo al marchio DOP. Pratica per la quale la Regione Campania è seriamente impegnata, come testimoniato nell’occasione dall’Assessore all’Agricoltura, Nicola Caputo.
Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania
«L’agricoltura e la cultura possono avviare relazioni virtuose unendo passato e futuro -ha dichiarato Caputo- proprio come è accaduto per questo ecotipo locale di eccezionale qualità risalente all’Ottocento.».
Ed è importante la sinergia realizzatasi tra gli operatori istituzionali.
Francesco Maisto, Presidente del Parco Regionale dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e Floriana Schiano Moriello, ufficio stampa Associazione Pomodoro Cannellino Flegreo
Così Fabio Pagano, Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, e Francesco Maisto, Presidente del Parco Regionale dei Campi Flegrei, hanno aperto le porte dell’Acropoli di Cuma per legare la storia millenaria di questo sito ai campi di pomodoro ospitati nei terreni di quella che fu la Città Bassa. E nell’occasione hanno potuto mostrare il risultato gli ultimi scavi dei giovani archeologi della Scuola Superiore Meridionale, che hanno rivelato la presenza di una chiesa bizantina alle pendici della terrazza superiore dell’Acropoli.
Cuma. Gli scavi della chiesa bizantina dell’VIII secolo, dedicata probabilmente al culto dei defunti, curati dalla Scuola Superiore Meridionale.
«L’essenza del Parco Archeologico di Cuma -ha detto Pagano- si fonda anche nell’interazione tra un patrimonio archeologico di interesse mondiale e la contemporaneità della tradizione agricola».
A sera la degustazione del cannellino flegreo in tutte le sue declinazioni
Nel periodo di massimo splendore dei campi, la festa del raccolto del Cannellino Flegreo è stata dunque una riuscita azione congiunta di marketing territoriale. Ed a testimoniare il successo del cannellino flegreo, ci hanno pensato, nella degustazione finale, pizzaioli e ristoratori, interpreti dello street food e pasticcieri.
Merito di un prodotto che, grazie alla buccia sottile, non ha bisogno di essere pelato e si rivela estremamente versatile, presentandosi al gusto con un giusto equilibrio tra dolcezza, acidità e sapidità.
Non resta che aspettare questi due mesi di raccolto per poter vedere ribollire nei Campi Flegrei il magma, questo sì goloso e benefico, del cannellino flegreo!
Ristorante “Origini”, Bacoli. Spaghettino tiepido in acqua di Pomodoro Cannellino Flegreo con emulsione di pomodoro arrostito, ketchup di pomodoro, polvere di pomodoro, pappa al pomodoro croccante e olio evo al basilico.
Ristorante “La Fontanina a mare”, Torregaveta, Bacoli. Ragù di cefalopodi con Pomodoro Cannellino Flegreo, origano flegreo, fonduta di Provolone del Monaco stagionato e crostino all’aglio.
Pizzeria “Vico Sarchiapone”, Varcaturo, Giugliano. La frittatina.
Pizzeria “Pizza in grammi”, Monteruscello, Pozzuoli. Montanara ripassata in forno con Pomodoro Cannellino Flegreo, origano fresco flegreo, aglio e olio extravergine.
“Punto Nave”, Monteruscello, Pozzuoli. Paccheri con cozze, peperoncini verdi, Pomodoro Cannellino Flegreo e Provolone del Monaco Dop.
“Turistico Beach Park”, Miliscola, Bacoli. Bocconcino di tonno in doppia consistenza di Pomodoro Cannellino Flegreo con crumble di fresella al basilico.
Laboratorio “ECioccolato”, Bacoli. Bacetti con crema spalmabile artigianale a nocciola e cioccolato fondente, pistacchio o mandorla con confettura extra di Pomodoro Cannellino Flegreo, olio extravergine di oliva e fiocchi di sale.
Pasticceria “Materia Prima” di Salvatore Costagliola, Bacoli. Veneziana schiacciata con confettura extra di Pomodoro Cannellino Flegreo e gel di basilico.
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