Riesling Kastelbari 2017 Alsace Grand Cru Kastelberg Cuvée Nature Durrmann
Degustazione WineClub Riesling Alsace Naturale Yann Durrmann
Di André Durrmann mi ha colpito, oltre che i vini, il fatto che, quando nel 1979 ha iniziato a interessarsi della piccola vigna di famiglia, abbia piantato alberi da frutto. In primo piano sulla deliziosa etichetta di questo Riesling, c’è proprio un alberello da frutta in fiore tra le vigne, dietro il piccolo borgo di Andlau. Devo dire che l’etichetta nella sua immagine naif fa molto bene il suo mestiere, tra gli scaffali dell’enoteca spicca e incuriosisce. E’ andata un po’ così nella scelta di questa bottiglia presso l’Enoformaggeria Poliphemos di Valeria Vanacore a Pozzuoli, specializzata in vini naturali, in produzioni di piccoli vignaioli autentici e audaci, da abbinare ai formaggi ricercati con gli stessi principi.
Ovviamente mi sono fatta raccontare la storia di questa piccola cantina che Valeria ha visitato personalmente in pieno periodo di vendemmia, trovando il villaggio deserto perché qui sono tutti vignaioli ed erano quindi presissimi dalla raccolta delle uve. Ha definito i tre Durrmann dei pazzi scatenati presi dalla grande passione per le vigne e per i loro vini, altro motivo che mi ha spinto a conoscerli meglio – soprattutto a stappare!
L’azienda è proprio nel centro del villaggio di Andlau, dai tratti e l’atmosfera fiabesca che va oltre l’immaginario. Siamo in bassa Alsazia, ai piedi del monte Sainte Odile, tra colline ben note per la finezza dei vini che qui hanno fatto la storia.
E pensare che il papà di André per far quadrare l’economia di famiglia produceva scarpe, cosa che viene difficile da comprendere sorseggiando il Grand Cru Kastelberg 2017. Pur non avendo una base familiare solida legata alla produzione di vini, André parte fiducioso con il suo progetto, con la propria idea di vino e di vitivinicoltura. Inizia nel 1979 con appena un ettaro e mezzo, ma si dà un gran da fare per recuperare le vecchie viti, insieme alla moglie Anna. L’oblio del passato tutto sommato gli ha concesso di poter progettare il lavoro proprio come lui intendeva viverlo, mettendo in primo piano il rispetto per l’ambiente, la valorizzazione della biodiversità, la complicità con la natura – da qui l’idea di piantare alberi da frutta per ombreggiare i vigneti e affrontare l’innalzamento delle temperature climatiche. Oggi la famiglia possiede 10 ettari e una virata vigorosa l’ha data il figlio Yann introducendo la biodinamica in agricoltura, e lavorando secondo i principi dei vini naturali al fine di riuscire a far emergere il più possibile questo terroir così straordinario. Le vigne sono sparse in particelle sulle ripide colline intorno al villaggio, e i suoli cambiano nella loro natura, sono ricchi di elementi minerali come arenaria, granito, scisto nero ricco di materia organica, calcare. Kastelberg è un grand cru, la vigna è esposta a sud ed è caratterizzata dal suolo con forte presenza di scisto e gesso a scaglie che rendono i vini di buona struttura, filigranati, tendenti alla mineralità e al frutto.
Nello specifico, il Grand Cru Kastelberg Riesling Kastelbari 2017 Cuvée Nature risulta croccante già al naso nei sentori di mela, pompelmo e albicocca, ricorda i fiori di glicine, ma anche di lavanda, poi emerge la sua anima minerale con accenti di cenere e roccia bagnata, intrigante e leggiadro lo sbuffo di muschio bianco. In bocca sembra di masticarlo, la trama è cremosa mentre l’acidità scalcia e accende la vivacità del sorso lungo sui toni agrumati.
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