Storie: La casearia Fratelli Pinna, in oltre un secolo di vita ne hanno viste di tutti i colori.
Storie: La casearia Fratelli Pinna, imprenditori che in un secolo di vita ne hanno viste di tutti i colori.
Da giorni la cronaca sul Coronavirus e delle sue malefatte, ci lascia senza fiato. Un virus del quale si conosce poco o nulla, ma ne percepiamo il catastrofico potenziale che ci toglie il respiro.
Siamo generazioni che non hanno conosciuto grandi difficoltà. Figli, nipoti, di genitori, di nonni che hanno toccato con mano la durezza di una guerra, la conseguente miseria e disperazione. Li abbiamo ascoltati narrare il loro vissuto, come se fossero marziani che rivelavano eventi surreali, ed invece, eccoci inermi, immersi fino alla gola, in un lago di paura che ci sta inghiottendo, senza sapere come reagire.
Se avessimo prestato ragionevole attenzione, ai loro racconti, avremmo potuto acquisire più consapevolezza e preparazione nell’affrontare l’improbabile. Chi ci ha raccontato gli eventi, era un sopravvissuto, insomma, ce l’aveva fatta.
Io sono nato a Thiesi, nel Meilogu, nel nord Sardegna, e quando frequentavo le elementari ricordo il pittore Aligi Sassu, intento ad affrescare una parete della scuola.
La pittura muraria rappresenta la rivolta antifeudale dei Thiesini contro i feudatari sabaudi. Ai piedi del gigantesco dipinto vi è un rilievo in pietra che raffigura una possente figura nell’atto di alzarsi, simbolo di una Sardegna che anche dopo cruenti avvenimenti, può e deve rialzarsi verso una nuova vita.
Ora abbiamo bisogno di sentire buone novelle, testimonianze di speranza, che ci aiutino a pensare che presto tutto questo potrebbe essere alle nostre spalle. Sento la necessità di raccontare una storia positiva, una storia di chi ha lottato per produrre alimenti e che cerca di farlo ancor oggi, superando quotidianamente mille avversità. Thiesi è un paese che è sempre stato solidale, attento contro le ingiustizie. L’accordo e il sostegno fra paesani lo ha sempre caratterizzato.
Volevo raccontare una meravigliosa storia tutta thiesina, di una importante azienda casearia dei Fratelli Pinna, che ha già superato i 100 anni di attività.
L’azienda è stata fondata nel 1919, subito dopo la fine della prima guerra mondiale, da due fratelli: Francesco e Giommaria Pinna.
Ancora oggi primeggiano nella produzione ed esportazione di formaggi, principalmente pecorini, in ogni angolo del mondo, dagli Stati Uniti, all’Europa.
I fondatori erano due figli di una terra di pastori che fantasticavano su come trasformare una radicata e rudimentale produzione familiare/artigianale, in una lavorazione ben organizzata e nel pieno rispetto della salubrità.
Idee fantastiche che galoppano e raggiungono luoghi lontani, raccontando una cultura millenaria, fatta di pastori, pascoli, pecore e formaggi.
Azienda nata subito dopo la prima guerra mondiale che attraversa anche il campo di battaglia della seconda guerra, e anziché leccarsi le ferite, con le idee e i sogni, sono diventati oggi una delle aziende simbolo del settore caseario nazionale.
Ora la società Fratelli Pinna SpA., opera secondo procedure certificate affronta mercati internazionali, elabora ingenti quantità di latte, occupa molti lavoratori e garantisce una qualità elevata delle sue produzioni.
Vari sono i simboli di questa caparbia professionalità: il Pecorino Romano DOP, il Gran Pecorino, il Capretto, il Fiore Sardo, il pecorino stagionato Medoro, il Brigante, il Regno di Sardegna, e varie tipologie di ricotta fresca e mustia. Sprigionano profumi, appagano il gusto, evocano un sapere antico nella loro fragrante contemporaneità.
Un esempio per tutti che con l’impegno, il sacrificio e le fertili idee, è possibile superare ed andare oltre i cento anni. Sconfiggere momenti di incertezza, di difficoltà, grazie alla lungimiranza di un progetto, alla perspicacia, alla volontà, identificabile oggi in Andrea, Giommaria, Pierluigi e Paolo Pinna, che sono gli eredi di una realtà produttiva tramandata di generazione in generazione.
I Fratelli Pinna sono ambasciatori di Sardegna nel mondo, con l’augurio che possano continuare con lo stesso rigore, per il benessere di tutti.