1 Miliardo di euro a fondo perduto per i ristoranti.
Bonus diretto ai 180.000 esercizi pubblici ristorativi. Questa la proposta del ministro Bellanova
Il ministro alle politiche agricole, Teresa Bellanova ha proposto un bonus di circa 5000 euro a fondo perduto da inserire nel prossimo decreto per un tesoretto totale di 1 miliardo di euro, da destinare alle 180.000 attività pubbliche ristorative. L'idea alla base è quella di immettere liquidità nelle casse del sistema atte a favorire i primi pagamenti per l'acquisto di materie prime.
«L’ho ribadito ai colleghi di Governo - ha detto Bellanova a federvini- la filiera agroalimentare italiana deve essere considerata nella sua prospettiva ampia: dal lavoratore agricolo al consumatore. In questa ottica il settore Horeca rappresenta un anello cruciale, direi determinante, considerata soprattutto la quota significativa di prodotto agroalimentare nazionale, inclusi vini e bevande, che viene assorbita da ristoranti e pizzerie, e che influisce in modo rilevante sui segmenti di eccellenza delle nostre produzioni. L’emergenza Covid-19 e la prolungata chiusura di gran parte di questi esercizi ha determinato uno stress che si ripercuote su tutti i soggetti economici coinvolti nel sistema agroalimentare. E anche la riapertura in queste settimane vive criticità che non possono essere ignorate, a partire dalla drastica diminuzione dei posti a disposizione nei locali che si riverbera sui fatturati delle imprese di ristorazione già in forte sofferenza e giocoforza anche sui livelli occupazionali». «Se l’obiettivo immediato e più urgente è consentire il ripristino di questo importante sbocco commerciale - prosegue Bellanova - determinante anche per il settore turistico, è necessario favorire il più possibile la fase di mantenimento in vita degli esercizi di ristorazione con una misura immediata che inietti liquidità per poter mettere queste imprese nelle condizioni di riattivare rapidamente le forniture di alimenti e che potenzi quanto già previsto nel Decreti Liquidità e Rilancio. In queste settimane tutti abbiamo riconosciuto il ruolo strategico e determinante della nostra filiera agroalimentare. Il senso di abnegazione e la funzione di vero e proprio servizio pubblico esercitata in questi mesi. Tutti abbiamo detto grazie ma non basta. Sostenere la ristorazione significa impedire il venir meno di un pezzo strategico del nostro Made in Italy. Un pezzo su cui si fonda la nostra forza nel mondo. È tempo di passare dalle parole ai fatti».