“Amara Calabria”: Valerio Cutellè vince il contest sugli amari.
A Reggio Calabria eletti i migliori drink sugli amari.
C'è un legame indissolubile tra la Calabria e gli amari e quello che abbiamo assistito ieri è stato proprio un tripudio verso un prodotto che potrà diventare ben presto simbolo d'un territorio nel mondo. Una tradizione lontana nel tempo che negli ultimi anni sta rivivendo una sorta di nuova giovinezza. A Reggio Calabria quindi, oggi lunedì 25 luglio, al Piro Piro, ad essere protagoniste sono state le eccellenze calabresi con il nuovo contest dedicato tutto sugli amari di questa terra che non smette mai di stupire. Dei sapori in grado di stupire grazie all’infinità tipologia di erbe officinali, agrumi unici, che permettono di comporre ricette a volte “fantastiche”, ma sicuramente mai banali. Nella splendida location del Lungomare Falcomatà si è tenuto l’evento “Amara Calabria”, in un mixology contest che ha regalato spettacolo. In totale sono stati 27 i bartender e le barlady che si sono sfidati e hanno realizzato i loro drink con gli amari proposti. A scegliere i migliori sono stati i giudici: Andrea Calverano, Riccardo Sculli, Angelo Canessa, Chiara Barbieri e Alfredo Del Bene. Tra i partecipanti, il vincitore è stato Valerio Cutellè, mentre Dario Barranca e Stefano Cosentino si classificano al secondo e terzo posto.
La giuria d’eccezione, il mondo dei bartender e degli appassionati si è ritrovata ad osservare la Sicilia dalla costa calabra, sorseggiando un cocktail a base degli amari in gara. Coinvolti e protagonisti, anche in questo caso, giornalisti di settore ed esperti che si sono alternati tra i divanetti del Piro Piro e gli assaggi dei protagonisti. “E tu, che amaro bevi?”, il leit motiv “lanciato” sui social e sulle locandine dell’evento. Domenico Bellantonio, insieme a Laura Saraceno – coordinati dai giornalistiGiovanna Pizzi e Francesco Mannarino – con tutto lo staff del Piro di Reggio sono più che pronti a scoprire l’amaro degli amari nei cocktail in gara. A coordinare i passaggi della serata Marco Mauro. Di seguito l’elenco dei bartender partecipanti e l’amaro calabrese utilizzato per il proprio drink:
- Antonio Mazza (Cardus)
- Cristina Familiari (Foraffasci)
- Stefano Cosentino (Monteleone)
- Alessandro Oliva (Metro)
- Francesco Paone (Imperium)
- Katia Nappa (Jefferson)
- Isabella Villegas (Truyo)
- Anatoli Oledishenko (Numero Uno)
- Dario Barranca (Milone)
- Giuseppe Laganà (Amaro del Borgo)
- Giralndo Settino (Ferochida del Moro)
- Martina Vazzana (QNR)
- Martina Ielo (Cordak)
- Andrea Baccillieri (Silano)
- Basilo Vidrasco (Jefferson)
- Paola Zaminga (Amaro del Borgo)
- Souleyman Gonde (Silano)
- Valerio Cutellè (Amaro del Capo)
- Daniele Domenico Caccamo (Foreaffascino)
- William Mazzilli (Eroico)
- Italo Chiappetta (Foreaffascino)
- Vincent Ianno (Silano)
- Carmelo Marino (Luci)
Il segreto dei prodotti in gara sta tutto nella capacità di “raccontare un territorio unico, parte integrante del Sud Italia e della Magna Grecia, eppure ancora sconosciuto alle masse fino a pochi anni fa, se non per una trafila di cliché – spiegano gli organizzatori – . Attraverso dei semplici sorsi, questi piccoli artigiani e gli imprenditori del bere che li affiancano sulla scena commerciale, sono capaci di esportare fuori regione prima e fuori Italia poi il vero carattere di una terra ricca, dura e dolce insieme. E nel novero della grande produzione di spiriti, tra distillati e liquori, nessun prodotto è capace di abbracciare tutte le eccellenze della terra calabrese più dell’amaro: da un lato la dicotomia dei sapori tipica di questo prodotto, dall’altro l’intimo legame con le stesse erbe e le stesse piante che crescono rigogliose tra Reggio Calabria e la Riserva del Fiume Lao, passando da un lato all’altro della parte di Stivale che unisce Tirreno e Jonio”. Inoltre, uno scopo principale: introdurre un’altra tendenza, già utilizzata in America, quella dell’amaro gustato dopo cena. La Calabria si è dimostrata anche in questa occasione una terra di eccellenza, grazie a dei professionisti in grado di regalare dei capolavori ed esaltare i prodotti di questa terra.