Cibo a domicilio, dopo il caos generato ieri con chiusure da parte dei vigili, oggi dovrebbe arrivare chiarimento.
Caos Regione Campania, chiusi pub e girarrosti che consegnavano cibo a domicilio, dalla polizia municipale
Imbarazzante caos generato ieri dal pasticcio normativo della Regione Campania. In un primo momento, nell'ordinanza regionale emessa mercoledì, in base alle disposizioni per pub,tavole calde, rosticcerie e gastronomie sarebbe stata consentita la consegna di cibo a domicilio nella fascia serale. Nella seconda versione emanata il 25 aprile vi è stato un aggiornamento che ha escluso queste attività. Nonostante la clamorosa svista la Polizia Municipale ha costretto alla chiusura numerosi esercizi commerciali dichiarando: "Aspettiamo chiarimento da De Luca".
Alessandra Clemente , assessore al patrimonio, ai lavori pubblici e ai giovani scrive dalla sua pagina facebook:
"L’ordinanza della Regione Campania del 25 aprile ha escluso pub e rosticcerie, che nella precedente ordinanza erano invece menzionati ed inclusi, dalla possibilità di riprendere il proprio servizio di consegna a domicilio. Solo in tarda serata sono arrivati chiarimenti dal Gabinetto del Governatore. Di fronte a tali errori non possiamo non esprimere grande disapprovazione e la massima solidarietà a chi questa sera, con non pochi problemi, ansie e preoccupazioni, non ha potuto serenamente lavorare. Chiediamo che la Regione Campania formalizzi ad horas le dovute integrazioni. Riteniamo inoltre fondamentale ampliare gli orari delle consegne a domicilio a tutta la giornata al fine di sostenere al meglio i costi di apertura di un’attività con ordini sia a pranzo che a cena.
Con la collega, Assessore al Commercio della città Rosaria Galiero"
Il consigliere Nino Simeone dichiara a fanpage.it: "Subito la rettifica da parte della Regione"
"Nell'ordinanza regionale del 25 aprile – spiega Nino Simeone, consigliere comunale di Napoli – c'è stato probabilmente un errore formale sugli orari. La Polizia Municipale sta facendo osservare quanto scritto nel dispositivo e sta intimando le chiusure dei locali. Ma è chiaro che questa situazione va corretta immediatamente. Perché i gestori di pub e tavole calde hanno comprato i prodotti, preso già le ordinazioni, sostenuto spese ingenti per la sanificazione. Perdere un giorno così è assurdo e ingiusto. Ho scritto subito alla Regione Campania e all'Assessore comunale al Commercio Rosaria Galiero per modificare subito questa cosa. Sono sicuro che il Governatore Vincenzo De Luca porrà subito rimedio a questo mero errore formale che però stanno pagando sulla loro pelle gli esercenti".
Tutto questo è inaccettabile, in momenti straordinari servono uomini straordinari.
Per quanto tempo ancora si potrà tollerare questo continuo tira e molla?
Il mese scorso avete costretto a una sanificazione dei locali per poter continuare in sicurezza l'attività e dopo 24 ore avete ordinato la serrata generale, ora bisognerà rifarla. Quanto è costata? 100? 200 euro? Vabbè lo scenario era imprevedibile, non potevate sapere quanto sarebbe successo poi.
Mercoledì scorso avete aperto alla delivery, tra le disposizioni vi era l'obbligo di munire i propri dipendenti di tute, guanti, mascherine e copriscarpe. Per non restarne sprovvisti vi è stata una corsa all'acquisto da parte di tutti gli imprenditori intenzionati alla riapertura, con spesa variabile a seconda del numero di dipendenti. Risultato? Sabato le nuove disposizioni modificavano il testo precedente annullando di fatto l'obbligo. Quanto è costato? 100? 200? 300 euro?
E ieri per qualcuno è arrivato il colpo di grazia, fatti rientrare i dipendenti dalla cassa integrazione, acquistati i dispositivi di protezione personale, sanificati i locali etc etc, a mezz'ora dalla riapertura avete mandato tutti a casa. Va benissimo è stata una svista, oggi li farete riaprire, ma vi domando:
Quanti ieri pronti al servizio avevano preparato, magari con i pochi soldi rimasti in cassa, cibo che ad oggi risulterà invendibile? Risultato? Vi siete presi anche l'ultimo 100 euro rimasto in cassa. Applausi a scena aperta, complimenti.