Eataly chiude il bilancio 2019 con una perdita netta di 3.14 milioni di euro.
Eataly World di Oscar Farinetti, società che gestisce Fico, chiude il bilancio 2019 in netta perdita
Aveva fatto molto discutere qualche settimana fa l'uscita di Oscar Farinetti che aveva proposto, per risollevare l'Italia colpita duramente dalla pandemia, di prelevare forzatamente dal conto degli italiani la liquidità necessaria alla ricostruzione post-covid-19.
La proposta mi faceva decisamente sorridere in quanto il gruppo capitanato da Farinetti, vantava un debito al 2019 di circa 96.3 milioni di euro con il sistema bancario e mi veniva spontaneo pensare "Facile parlare di sacrificio quando poi saranno gli altri a doverlo fare", ma andiamo ai fatti odierni.
Businessinsider ha pubblicato oggi il bilancio 2019 di Fico a Bologna: è sceso sotto i 40 milioni di euro assestandosi a 34,31 milioni dai 42,59 milioni del 2018 e Eatalyworld Srl, la società che gestisce il parco commerciale ha chiuso il 2019 con perdite nette d'esercizio per 3.14 milioni. I numeri parlano chiaro, Farinetti, non avrebbe potuto contribuire alla ricostruzione post covid "prestando" il denaro dai propri conti, per il bene dell'Italia, il sacrificio sarebbe stato come al solito sulle spalle dei piccoli risparmiatori italiani. Che simpatico altruista.
Non che fosse brillante la chiusura 2018 con un miniutile di 19mila euro, ma trattandosi di un progetto nato appena nel 2017 lasciava presagire (insomma ci auguravamo per le tante persone che ci lavorano) che da li a qualche anno sarebbe potuto essere vincente.
“Il secondo anno di attività – scrive l’amministratore delegato Tiziana Primori nella relazione sulla gestione datata 28 maggio 2020 – ha visto una graduale diminuzione dei visitatori, che si sono assestati a poco più di 1.600 mila (paganti) a fine 2019. I visitatori ‘italiani fuori Bologna’ e stranieri sono aumentati ma non abbastanza per sopperire alla perdita di presenze dei bolognesi, calati dopo il primo periodo di novità. (…) L’analisi dei dati relativi ai visitatori ha mostrato un basso indice di fedeltà, seppur influenzato dai visitatori stranieri, per i quali solo il 7% è venuto a Fico più di una volta”.
I dati – prosegue Primori – mettono in luce la difficoltà del parco di attrarre più visitatori e quindi di raggiungere i risultati economici attesi. Le ricerche di mercato poste in essere nel corso del 2019 hanno evidenziato come il parco non abbia una vera e propria identità: è spesso percepito dai visitatori come un centro commerciale con vendita e somministrazione di prodotti alimentari”.
Se i dati del 2019 evidenziano una situazione non di certo brillante le prospettive per il 2020 non sono di certo rosee. L'effetto pandemia da coronavirus si sta facendo sentire in ogni comparto ed inevitabilmente un parco atto ad accogliere flussi di persone, sarà probabilmente, particolarmente penalizzato.
Così, il 12 giugno scorso, in occasione dell’assemblea di Eatalyworld srl, i due azionisti Eataly srl e Fico.op srl (società che fa capo ad Alleanza 3.0), rappresentati rispettivamente da Nicola Farinetti, uno dei figli di Oscar, e Mariangela Corrado, hanno approvato i numeri del 2019 e deciso di coprire la perdite quasi per intero con i 2,8 milioni versati a marzo dai soci. L’assemblea ha anche preso atto delle dimissioni del consigliere Andrea Guerra e ha deciso di sostituirlo con Nicola Farinetti, ripetendo così lo stesso copione già andato in scena in Eataly, dove a prendere il posto dell’ex numero uno di Luxottica è stato uno dei tre figli di Oscar.