Francia, le Point: il lockdown alla ristorazione potrebbe essere prolungato fino al 15 gennaio 2021. Previste perdite per 32 miliardi di euro
In Francia studiano una misura per tenere chiusi i ristoranti fino al 15 gennaio 2021
Secondo il settimanale Le Point, il governo Francese starebbe per approvare una nuova misura che prolungherebbe il periodo di lockdown della ristorazione. Si parla di chiusura fino al 15 gennaio, ma non si escluderebbe anche la data del 1 febbraio. Una tale decisione rafforzerebbe l’idea che un esercizio su due sia a rischio fallimento.
È una voce di corridoio che se confermata preluderebbe a uno scenario ancora più drammatico per il settore. Un rumor ma con basi autorevoli perché ore che la voce arriverebbe da una fonte interna al governo transalpino:
l’esecutivo di Parigi starebbe per annunciare il proseguimento della chiusura degli esercizi pubblici della ristorazione per tutto il mese di dicembre. Per ora la chiusura è prevista per tutto il mese di novembre ma le norme potrebbero e starebbero per cambiare e terrebbero le saracinesche abbassate per tutto il periodo natalizio e Capodanno. E anche oltre.
L’eventuale nuovo divieto di aprire si prolungherebbe fino a metà gennaio o forse fino al 1 febbraio e riguarderebbe tutte le tipologie e format ristorativi presenti sul territorio, comprendendo quindi ristoranti tradizionali, ma anche bar, bistrot, brasserie e caffetterie.
In Francia si sono contati oltre 27 mila casi di positività alla malattia per cui solo un drastico calo della curva dei contagi potrebbe dare qualche buona notizia è far cambiare rotta a questi rumors.
In ogni caso, ampliare il timing di chiusura degli esercenti assesterebbe un altro colpo fatale ai conti economici di molti di loro: quest’anno l’intero comparto ristorativo dovrebbe contare una perdita di otre 32 miliardi di euro, con un’impresa su due a rischio fallimento. La stessa analisi ha poi evidenziato che con il secondo lockdown (iniziato lo scorso 30 ottobre) ogni ristorante in media avrà una perdita pari al 92% dei suoi ricavi mensili (sempre rispetto allo stesso periodo del2019).
Una situazione ai limiti del collasso e che avrà ripercussioni lungo tutta la filiera, infatti si conta che tra i 100 mila e 130 mila lavoratori impegnati nel settore Horeca rischieranno, nel breve periodo, di perdere il loro impiego.