In Israele riaprono bar e ristoranti. Prima dose di vaccino per il 99% della popolazione e con il Green Pass si guarda ad una estate di normalità
Israele leader vaccini pfizer, riapre bar e ristoranti con il progetto Green Pass
Bar e ristoranti in Israele hanno aperto le loro porte alle persone che hanno ricevuto il vaccino.
Israele, il leader mondiale nell'introduzione dei vaccini, ha vaccinato oltre un terzo dei suoi circa nove milioni di abitanti. Infatti quasi 4 milioni di persone hanno ricevuto le due dosi del vaccino, mentre ai restanti 5 milioni è stata somministrata la prima dose. Al momento, dunque, i soggetti più vulnerabili, oltre a operatori sanitari e essenziali, hanno completato il processo vaccinale.
Il tasso di positività è crollato al 4,3% rispetto al 10% riscontrato a gennaio. "Ne stiamo uscendo", ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Così, riaprono gran parte delle attività, compresi ristoranti, caffè e scuole ed anche l'aeroporto.
Il paese ha lanciato il suo programma di Green Pass il mese scorso, che prevede di dare il permesso alle persone che erano guarite dal Covid-19 e quelle che potevano dimostrare di aver avuto la somministrazione dell'intero ciclo di vaccino, di usufruire di piscine, palestre e altre attività.
Ieri è stata avviata la procedura di riapertura che è stata un enorme sollievo per i ristoratori della nazione che ora possono guardare a un'estate con una certa normalità. I ristoranti possono accogliere gli ospiti per pranzi al coperto fino al 75% di capacità, con un limite di 100 persone e con tavoli a due metri di distanza. I pasti all'aperto non richiedono il Green Pass invece.
Per le sale di eventi, culturali e non, la capienza sarà al 50% e fino a 300 persone con Green Pass, con la possibilità di dare accesso ad un 5% di persone con tampone negativo recente. Stesse modalità per sale ricevimento di hotel e luoghi di culto.
La campagna di vaccinazione prosegue a ritmo serrato con il governo che mira alla riapertura quasi completa dell'economia in generale in tempo per la festa della Pasqua ebraica, che inizia il 27 marzo. Il che però non fa escludere che in occasione delle festività ci sia comunque una stretta per tenere costante il calo della curva dei contagi.
"Continueremo a tornare alla vita se tutti ci vaccineremo e ci atterremo alle regole", ha detto il ministro della salute Yuli Edelstein.
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