Jre Italia, Luca Marchini: «Credo non stia succedendo niente di particolare. Semplicemente Jre Italia è come tante altre un'associazione attiva ed in evoluzione»
Luca Marcini ex presidente Jre Italia fa il punto della situtazione riguardo il presunto caos generato da 12 chef dimissionari all'ultimo congrecco.
Luca Marchini cuoco e patron de "l'erba del Re" in Modena, ex presidente Jre Italia prova a fare chiarezza sul presunto caso generato dalle dimissioni di 12 chef dall'associazione. Questo il sunto delle sue dichiarazioni:
«Credo non stia succedendo niente di particolare. Semplicemente Jre Italia è come tante altre un'associazione attiva ed in evoluzione». E aggiunge guardando ai futuri obiettivi sotto la guida del nuovo presidente Saporito: «Niente a livello economico, chiaramente, siamo un'associazione senza fini di lucro. Ci vogliamo muovere nell'ambito sociale e culturale, mettendo in evidenza quello che vive fuori dai singoli ristoranti, progetti, iniziative...».
«Fino a pochi mesi fa le volontà degli associati erano assolutamente in linea con gli obiettivi dell'associazione, poi iniziano le elezioni, si punta alla poltrona - se non a sedercisi proprio sopra, almeno a gestirla - e questo può portare alcuni associati a non sentire il giusto feeling con l'associazione stessa» cpntinua: «anche in modo abbastanza repentino, senza grandi spiegazioni. Si tratta di una decina di persone che si approcciano in modo diverso e che quindi hanno scelto di andarsene. Liberissimi, di turn over ce ne saranno sempre, e nei ristoranti e nelle associazioni».
Secondo lo chef di Modena questo non cambierà di una virgola, l'associazione è sana e forte e continuerà a crescere nel futuro: «Negli ultimi anni ha dimostrato di essere davvero forte. Filippo [Saporito] prosegue ideologicamente il lavoro di chi è venuto prima, della mia presidenza e di quella prima di Sarri prima di me, che negli ultimi otto mesi deve aver cambiato idea...».