Massimo Bottura riapre Osteria Francescana e il nuovo menù è all'insegna del rock psichedelico.
Riapre dopo tre mesi Osteria Francescana di Massimo Bottura con un nuovo menù ispirato ai Beatles.
Riapre, dopo tre mesi di chiusura, Osteria Francescana di Massimo Bottura, e riparte all'insegna di novità in salsa rock. Un vero e proprio viaggio psichedelico e colorato che cambia radicalmente il menù del ristorante tristellato.
Da sempre lo chef modenese ci ha abituato, per la sua idea di alta cucina, a variegati spunti e ispirazioni che sconfinano nell'arte contemporanea, nel design e nella musica. Ed è proprio legato agli anni d'oro del rock psichedelico, del flower power, e più in particolare alla Beatlesmania, il nuovo menù che spingerà il ristorante più famoso d'Italia nell'era post Covid.
"In questo lungo riposo forzato abbiamo pensato a una cucina nuova, fantasiosa, colorata, che parlasse di noi e della nostra terra emiliana e anche di posti lontani, l’Asia, e anche della mia passione per il rock. Se fosse per me farei solo piatti ispirati a “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan, la canzone che amo di più. Ma con lo staff ho preferito lavorare a un progetto comunitario più vasto che coinvolgesse un’esplosione di sapori e colori pensando ai Beatles", spiega lo chef modenese.
Un menù che diventa ideologicamente un concept album, un manifesto gourmet rock, con piatti che richiamano precisamente i titoli di alcuni dei brani più amati dello storico gruppo di Liverpool. Gli ospiti dell'Osteria scopriranno "A Day in The Life” , un pane da assaggiare, sfogliato e annodato con miele e sale, per ricordare la solidarietà interna allo staff nei giorni del coronavirus. “Cellophane Flowers & Kaleidoscope Eyes” , celebri versi di "Lucy in the sky with diamonds", una proiezione su un ramo di insalata da tagliare per il lungo con un giro di seppioline di Chioggia, nero, scampi, cozze adriatiche e bottarga. Si passa poi a "Yellow Submarine", un classico rombo e patate al forno compattato in una crocchetta di riso allo zafferano con un imprevisto di sapori esotici: ananas, daikon e fiori. "Strawberry Fields” rielabora un piatto kitch degli anni Ottanta, il risotto fragole e champagne, con un gazpacho di fragole non mature in Lambrusco, pavimento sottile di gamberetti, tetto di mozzarella affumicata e pepe di Sechuan. "If I’m wrong I’m right" è un filetto di merluzzo servito con una salsa saporita e una miriade di origami di fiori fatti di salsa di curry verde, "una risposta a decenni di distanza a chi lo criticava da giovane dicendo che sbagliava tutto." Il trip multisensoriale si conclude con due dessert, “Summer Is Coming” , un crumble con spuma di yogurt, granite di tanti ortaggi (piselli, carote, azuki, fragole) e piccoli origami di basilico e patate e “In The Sky Without Lucy”, pesche arrosto, gelato, meringhe, amaretti e zucchero filato.
Lasciarsi andare al flusso rock è la bussola per prendere parte a questo concerto di sapori, Bottura alza sempre di più l'asticella gastronomica, estetica e artistica.