"Ramsay e Bastianich licenziano? Ecco che parte il godimento di chi crede al fallimento dell'imprenditore oltreoceano" Alex Bartolocci
"Gordon Ramsay e Joe Bastianich licenziano? parte il godimento". Imparate a farvi i fatti vostri
Volete sopravvivere (imprenditorialmente) al coronavirus? Fatevi gli "affari" vostri!!!
Il settore della ristorazione è sempre stato molto particolare, faide interne, invidie, sensi di superiorità sono all'ordine del giorno. Lo era già prima di questa pandemia e della conseguente crisi economica, lo sarà anche dopo perché purtroppo quasi mai il nostro ego migliora, neanche dopo una rovinosa caduta, neanche dopo una sberla colossale. Chef che si sfidano a suon di piatti più estremi, pizzaioli che si sfidano a suon di cornicioni e ore di lievitazione, camerieri che si sfidano per chi è in grado di portare più piatti contemporaneamente neanche stessero facendo un provino per il cirque du soleil.
Il pesce però, come si suol dire, puzza sempre dalla testa e i ristoratori del nostro bel paese non sono mica da meno. Neanche ora, neanche durante una fase così difficile in cui molti di loro saranno costretti a chiudere battenti per sempre e farsi forza l'un l'altro sarebbe cosa buona e giusta. E invece li ritrovi sempre lì a giudicare, criticare, sfottere e deridere il comportamento altrui come se tale comportamento possa rappresentare una medicina per la propria mediocrità.
Ramsay e Bastianich licenziano?
Ecco che parte il godimento di chi crede al fallimento dell'imprenditore oltreoceano troppo impegnato in trasmissioni televisive per poter fare realmente il ristoratore. Perché per gestire un ristorante ci vogliono passione, sudore e tanto cuore e il resto non conta nulla. E allora è giusto che tu troppo impegnato a fare business fallisca (in realtà non hanno fallito) per lasciar spazio a chi ha sofferto tutta una vita fra le mura del proprio locale!!! Il pizzaiolo famoso dice la sua? Non è giusto! Lui dovrebbe farsi da parte e lasciare lavorare chi è realmente in difficoltà e non rilasciare queste interviste ai giornali che servono solo a farsi pubblicità!!!
E poi, per non farsi mancare nulla, tutti alla ricerca della soluzione universale. Il delivery ci salverà! I dining bond sono la soluzione! Le dark kitchen sono il futuro!
Ecco allora che arriva il mio consiglio, che non è affatto universale né tanto meno semplice da seguire. Fatevi gli "affari" vostri! E non inteso come "fatti" vostri ma come affari relativi al vostro business, alla vostra realtà con caratteristiche, difficoltà, punti di forza ed esigenze specifiche. Smettetela di guardare cosa fanno gli altri sperando di trovare un faro da seguire o un nemico da combattere. Smettetela di osannare o di criticare le scelte altrui per confermare tesi che dovrebbero essere valide per tutti. L'unico atteggiamento che potrebbe salvarvi da questa emergenza è iniziare a guardare alla propria attività, guardare i numeri del proprio locale, analizzare i costi, evidenziare sprechi, verificare i processi, creare standard, realizzare pratiche operative, mansionari, strategie di acquisizione e fidelizzazione clienti... L'unico atteggiamento che potrebbe salvarvi da questa emergenza è iniziare a identificare quelle azioni che potrebbero essere valide per la vostra attività e che saranno certamente differenti da quelle del vostro concorrente. Vedo ristoratori copiare di pari passo offerte, prezzi, modalità comunicative, piatti, menù, novità, strategie, soluzioni, come se là fuori ci fosse un' unica grande tipologia di clientela. Come se ciò che funziona per una realtà possa funzionare alla stessa maniera per tutte le realtà.
Oggi più che mai e domani ancor di più a sopravvivere saranno coloro capaci di gestire al meglio la propria attività creando una cultura aziendale che possa stabilire per filo e per segno "il modo in cui si fanno le cose, qui!" Oggi più che mai e domani ancor di più a sopravvivere saranno coloro capaci di farsi gli "affari" propri.