Ristorazione Paesi Bassi: Il 66% a rischio fallimento entro il 1 luglio
Ristorazione Paesi Bassi: Il 66% degli esercizi potrebbe fallire entro il primo luglio
Nei Paesi Bassi le stime per il futuro del settore dell'ospitalità sono decisamente drammatiche, si dovesse prospettare un lungo periodo di convivenza con il virus, il settore dell'horeca sarebbe decimato.
Quando riapriranno bar e ristoranti, per molte strutture nell’horeca potrebbe essere impossibile far rispettare la distanza di un metro e mezzo. Lo ha affermato KHN, l’associazione dell'ospitalità olandese, che preme per una rapida riapertura.
KHN riconosce che bar, ristoranti e altri servizi nell’horeca non possano riprendere subito a pieno regime: “Ma se la chiusura verrà prolungata oltre il 28 aprile, la diminuzione del fatturato, il rischio di bancarotta e la perdita di posti di lavoro saranno enormi”.
Il premier Mark Rutte ha affermato che l’economia dovrà essere rimodellata sul rispetto della distanza di un metro e mezzo, ma non per tutti è possibile. Come spiega KHN, un bar misura in media 70 – 80 metri quadri e può ospitare circa 100 clienti. Con la regola del metro e mezzo, però, il numero di clienti si riduce a 14 e il fatturato sarebbe 6 volte minore.
KHN ha fornito al Ministero dell’Economia un protocollo provvisorio che illustra come le aziende potrebbero garantire la distanza sociale, ma ha aggiunto che esso è impossibile da applicare per almeno 45 mila imprese. L’associazione di categoria vorrebbe che venisse fatta una distinzione tra i vari tipi di locali.
L’organizzazione afferma che le misure adottate ora dal governo stanno sì aiutando il settore, ma non sono sufficienti a coprire i costi della crisi. Se non ci saranno nuovi interventi, il 66% degli esercizi potrebbe fallire entro il primo luglio.