Salvatore Avallone: "Sono arrabbiato. Tanto. Il distanziamento sociale è uno scarico di responsabilità"
Il duro sfogo di Salvatore Avallone chef e patron del Cetaria Ristorante.
Salvatore Avallone chef e patron del Cetaria Ristorante a Baronissi, non riesce piu a chiudere gl'occhi e far finta di niente dinanzi alla discriminazione verso la ristorazione, che alla luce di quanto sta accadendo, pare essere l'unico comparto imbrigliato e obbligato a rispettare decine di regole a cui nessuno da oramai più importanza. Queste le sue parole:
"Sono arrabbiato. Tanto. Diciamoci la verità, le regole sul distanziamento sociale sono state fatte per dare una scusa, un appiglio, un diversivo alle Istituzioni per scrollarsi di dosso qualsivoglia responsabilità nel caso in cui dovessero incrementare in modo esponenziale i contagi e addossare ai cittadini la colpa di non essere stati ligi. Se esiste una regola deve esserci anche un controllore che ad oggi vigila (male!) solo sul comparto ristorativo e nemmeno a tutte le latitudini. Lavorare bardati toglie vita, salute e denaro. Non sono più disposto a tollerare gente scellerata che, come se nulla fosse, continua imperterrita a violare le norme comportamentali in ambito di prevenzione del Covid-19. Discoteche, lidi e festini laici e religiosi in piazza andrebbero monitorati più di 2 persone che siedono allo stesso tavolo. Ribadisco inoltre la totale irriverenza della fascia di età più giovane che, sentendosi immortale e priva di ogni educazione di sorta, fa quel che gli passa per la testa mettendo in pericolo sé stessa e gli altri. "