Sassicaia, il miglior vino del mondo sotto attacco
La società bulgara Domaine Boyar ha depositato domanda di registrazione del marchio “Bolgarè”, evocativo delle Doc Bolgheri Sassicaia
Ci risiamo. Uno dei vini italiani più celebri, il Sassicaia, proprio non trova pace. Due settimane fa la Guardia di Finanza di Firenze ha sgominato una vera e propria organizzazione che imbottigliava utilizzando confezioni ed etichette completamente contraffatte di vino siciliano mettendolo sul mercato come “Sassicaia 2015”, l'etichetta che nel 2018 fu nominata da Wine Spectator il “Miglior vino del mondo”. Una truffa che stava portando sul mercato migliaia di bottiglie contraffatte (di diverse annate oltre alla 2015) per un controvalore stimato di 2 milioni di euro.
Interrogazione all’Europarlamento
A chiedere l'intervento della Commissione Ue sono stati gli europarlamentari PD Paolo De Castro e Simona Bonafé con un'interrogazione prioritaria presentata oggi. «Nel maggio 2017 – ricordano i due eurodeputati – la società bulgara Domaine Boyar, tra i maggiori esportatori di vini bulgari, sia in Europa che negli Stati Uniti, ha depositato domanda di registrazione del marchio “Bolgarè”, per vini e bevande alcoliche. Questo marchio è chiaramente evocativo delle Doc Bolgheri e Doc Bolgheri Sassicaia, soprattutto da un punto di vista fonetico, finendo per sfruttarne in modo indebito la notorietà sul mercato, visto anche l'utilizzo delle stesse varietà di uve, Merlot e Cabernet, utilizzate per il Sassicaia e la Dop Bolgheri».
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