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Vodka, tutto ciò che c'è da sapere sul distillato amato dai bartender

Tutto ciò che c'è da sapere sulla vodka, dal procedimento per realizzarla alla degustazione, un distillato "atipico" amato dai bartender

Vodka, tutto ciò che c'è da sapere sul distillato amato dai bartender

La vodka è nata nelle lande della Russia o della Polonia (non si conosce ancora l'origine certa) come un distillato da battaglia utile per scaldarsi velocemente durante le gelate. Un leggenda russa racconta che i cavalieri cosacchi durante un attacco si ritrovarono di fronte ad un lago che poteva aiutare il nemico a dileguarsi, a questo punto un prete, in aiuto al reggimento, benedisse l’acqua del lago, trasformandola in vodka. I cavalieri poterono berla e passare dall’altro lato per agguantare i nemici. Da quil’aura di purezza della vodka, oltre che dal suo aspetto limpido e cristallino.

Secondo quanto riportato da Cookist.it: "La vodka è un distillato atipico. Lo è perché a differenza degli altri distillati, in cui c’è la ricerca del sapore mediante i vari passaggi degli elementi, nella vodka c’è la spasmodica ricerca della purezza. “Il processo di distillazione è uguale per tutte le vodka, che siano classiche, aromatiche, colorate. Ciò che fa sicuramente la differenza é quante volte viene distillata: più si distilla più il liquido diventa puro, sia visivamente che a livello gustativo. Ad esempio in Svezia Purity Vodka viene distillata ben 46 volte. ------ La Purity è ottenuta con l’aggiunta di acqua purissima filtrata direttamente da un ghiacciaio. La purezza si ottiene mediante la distillazione di materie prime ricche di amido e zuccheri: segale, orzo, grano o patate. Il primo passo per ottenere la vodka è macinare i cereali o le patate con dell’acqua e far fermentare il composto con dei lieviti selezionati finché il prodotto non arriva a otto gradi alcolici. Per ottenere il livello desiderato ci vogliono alcuni giorni e poi si parte con la prima distillazione: il composto fermentato viene riscaldato fino a farlo evaporare; il vapore viene raccolto all’interno di un refrigeratore nel quale si condensa. Ottenuto nuovamente lo stato liquido, si parte con la seconda distillazione che serve ad eliminare le code e le teste che verranno distillate in un secondo momento. Code e teste sono la parte iniziale e finale dell’alcolico, le parti meno pregiate. Eliminandole si ottiene il cuore che andrà a costituire il vero distillato. Una volta fatte le due distillazioni ed ottenuto il cuore, sta al mastro distillatore scegliere quante altre volte distillare la propria vodka. Più viene distillata, maggiore è la perdita di sostanze diverse dall’alcol ottenendo un gusto quanto più neutrale possibile. Ovviamente questo processo più volte è ripetuto, più risulta dispendioso ed è per questo motivo che, salvo i casi limite come quello raccontato da Ricciardiello, il metodo più diffuso è quello della doppia distillazione per eliminare odori sgraditi e purificare la bevanda, usando i carboni attivi. L’alambicco più utilizzato è invece quello a colonne, munito di almeno 46 piatti: mentre per le vodka più leggere e neutre si ricorre ad alambicchi a 5 colonne. Una volta terminato il processo di distillazione, è possibile utilizzare dell’acqua per ottenere la gradazione finale desiderata. L’acqua può essere a sua volta distillata: ma è accettabile anche solo piovana o di sorgente".