Al Malò – Accoglienza contemporanea tra mixology e fine dining!
Cocktail bar e ristorante fine dining dal sapore contemporaneo in Franciacorta
Al Malò – Cucina e miscelazione
Piazza Cavour, 28, Rovato (BS)
Tel: 030 535 7565
Email: [email protected]
Prenotazioni
Degustazioni: 60, 75, 90 euro
Chiuso il Mercoledì
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Nel cuore della Franciacorta, terra magica di cantine, borghi e monasteri, si trova la piccola cittadina di Rovato e la sua deliziosa piazza Cavour:
uno stupendo porticato semicircolare, la pavimentazione a ciottoli, e quasi due secoli di storia ne fanno una attrazione da non perdere per un appassionato turista.
Al Malò - ingresso
Al Malò - dettaglio ingresso
Qui, dal 2019, c’è Al Maló.
Aperto in quello che è il centro pulsante di Rovato, è un concept che abbina cucina e miscelazione e che proprio quest’anno ha conquistato la menzione nella Guida Michelin.
Al Malò, è l’acronimo dei nomi dei tre titolari: Alberto Bergomi (imprenditore prematuramente mancato a inizio 2022), Lodovico Calabria (un passato da barman, ora responsabile della sala) e Mauro Zacchetti (chef con importanti esperienze a Hong Kong, New York oltre a collaborazioni con chef del calibro di Niederkofler, Léveillé, Berton).
Al Malò - Mauro Zacchetti e Lodovico Calabria
Passione, amicizia e modernità è la ricetta di questa loro unione da cui nasce questo progetto ambizioso che si sviluppa in questo antico palazzo ottocentesco, opera insieme all’intera piazza del celebre architetto Rodolfo Vantini: al piano terra ha sede il cocktail bar e al primo piano il ristorante gourmet.
Irrinunciabile quindi concedersi un aperitivo nei salottini di fronte ad uno straordinario bancone in onice, dove la giovanissima bartender Nadia Benedetti ci ha deliziato con un boulevardier affumicato e un cocktail di nuova concezione (che sarà presente nell’imminente rinnovata drink list) a base di succo d’uva, vodka, estratto di mirtillo e pepe Timut.
Al Malò - bancone del cocktail bar
Al Malò - cocktail pre dinner
La sala del ristorante al primo piano è di quelle che lasciano il segno:
tavoli in marmo, sedute color ottanio, nessun tovagliato e mise en place essenziale. Alle pareti una wallpaper dal sapore esotico dove upupe, camaleonti e babbuini su alberi verdi e sfondo blu rapiscono inevitabilmente lo sguardo. Si respira una atmosfera raffinata seppur rilassata, quasi catapultati in un edificio Art Noveau di una metropoli europea.
Al Malò - sala ristorante
Al Malò - tavolo in sala
È possibile affidarsi ai loro tre percorsi degustazione (Assaggio vegetale, Secondo voi/quattro portate e un dessert da comporre a scelta dei commensali, A mano libera/otto passaggi al buio) così come scegliere alla carta. Le pietanze del menù non vengono suddivise nei classici antipasti, primi e secondi, bensì ordinate secondo ingredienti (vegetale, paste e risi, pesce e molluschi, carne)… certamente retaggio del curriculum “internazionale” dello chef. Apprezzabile anche la possibilità di scegliere il piatto intero o la mezza porzione.
Al Malò - mise en place
La cena si apre con il giocoso benvenuto della cucina che nelle forme vuole imitare la piccola pasticceria: cestino di pasta fillo con crema di fave, piselli, menta e pecorino grattugiato; macaron salato alla pizzaiola; zucchina alla griglia, lardo e agrumi; in accompagnamento a pulire il palato anguria da bere e tequila.
Al Malò - amuse-bouche
Pregevole la proposta dei pani (al lievito madre liquido e semi misti, grissini stirati a mano), accompagnata da una spuma di cavolfiore e uova di coregone e da un burro di una malga locale (precisamente a Bagolino, patria del Bagòss) e poi da loro salato.
Al Malò - pane, burro salato, spuma di cavolfiore
Sorprendente la tartare di barbabietola al BBQ: una rapa rossa cotta sulle braci rimaste del barbecue e poi condita con un olio al levistico, aceto di riso e nocciole come parte croccante… un vegetale che vorrebbe essere una carne, con ottimi contrappunti di freschezza e piccantezza.
Al Malò - barbabietola al BBQ, nocciole, olio alle erbe, aceto di riso, fumo
Pietanza dal sapore orientale gli gnocchi di patate e spinaci conditi con cicale di mare crude e katsuobushi, dove il vero surplus gustativo è dato dal brodo fatto sempre con le canocchie.
Al Malò - gnocchi di patate e spinaci, cicale di mare, consommè e katsuobushi
Contemporaneità e richiami mediterranei nella trota alpina servita su una spuma di patate e olio di chorizo; ad accompagnare il piatto una patata arrosto ripiena di trota affumicata (boccone delizioso tanto che ci siamo permessi di invitare lo chef a svilupparlo come una possibile pietanza a sé stante).
Al Malò - trota cotta sui carboni, spuma di patate novelle, olio di chorizo, limone candito, uova di trota
Al Malò - patata novella, trota affumicata
Miscelazione che torna nel predessert in un freschissimo bon bon di vodka di origine vinosa, fiori d’arancio e agrumi.
Al Malò - predessert, vodka O de V, fiori d’arancio, agrumi
Più convenzionale seppur goloso il dessert, un tiramisù rivisitato e servito in una tazzina da espresso mentre diverte la piccola pasticceria che ricorda gli amouse-bouche iniziali.
Al Malò - tiramisù caldo freddo “Al Malò”, crema di mascarpone e vaniglia, biscotto al pralinato di nocciole, spuma calda al caffè, gelato al cappuccino
Al Malò - baci di dama cocco e lampone, marshmallow passion fruit e arancia, macaron alla pizzaiola in versione dolce (marmellata di pomodoro e cappero candito)
Informale e scanzonato il servizio, stimolanti gli abbinamenti cibo-vino proposti dal sommelier Enrico Teli.
Un plauso doveroso va fatto alla carta dei vini (curata dallo stesso Enrico Teli insieme a Lodovico Calabria)
dove oltre a una selezione italiana e dal mondo (soprattutto d’Oltralpe) trova la massima espressione la Franciacorta e tutto il suo variegato territorio: in tal senso interessante la scelta di proporre una selezione denominata “Franciacorta Heritage” ossia vecchie annate attraverso millesimi d’eccezione e vecchi dégorgement… un lavoro di ricerca che saprà sorprendere anche i più esigenti winelover.
Al Malò - abbinamento: Fratelli Berlucchi, Magnum Franciacorta Rosè, millesimo 2001, sboccatura 2005
Al Malò - abbinamento: Kiliki 2021, Cal Cols, vitigno: Xarer-lo
Al Malò - abbinamento: Birra Vuks Beer Mosch'Iga
Al Malò è un concept ristorativo contemporaneo davvero intrigante e ben fatto, in cui prende vita una amabile liason tra fine dining e miscelazione.
Grande senso dell’accoglienza, drink originali, lavoro di ricerca nei vini e una elegante cucina di contaminazione che risente piacevolmente delle esperienze e dei viaggi all’estero dello chef Zacchetti.
Di fatto il cliente ha varie e molteplici possibilità di scelta: un semplice aperitivo sulla bella piazza del paese, un raffinato cocktail al bancone, una cena più easy o un’esperienza gourmet a tutto tondo immaginandosi a New York o a Praga…
Alla fine, la bellezza sta proprio nell’essere quello che si desidera!
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