Ristorante Monferrato: a pranzo in uno dei più antichi ristoranti di Torino
Via Monferrato, 6 - 10131 Torino (TO)
Tel. 011 8190661
Prenotazioni
Aperto tutti giorni a pranzo ed a cena. Chiuso lunedì.
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Una delle zone più belle della città.
Via Monferrato, una delle vie pedonali di Torino, a due passi dal gran madre chiesa maestosa che ai piedi della collina affaccia sul fiume Po. Qui si trova uno dei ristoranti più storici di Torino con i suoi 200 anni di storia, secondo solo al Cambio:
si tratta del Ristorante Monferrato.
Da qualche tempo è cambiata la proprietà, che ha voluto mantenere la grande tradizione del ristorante ma declinandola a mio avviso in quella che è la vera modernità, lavorare in modo minuzioso sulla ricerca della materia prima in ogni dettaglio, ma proseguendo su un lavoro di cucina tradizionale piemontese.
Federico Allegri (product manager)
Pranzo nei tavoli sull’elegante via in compagnia di Federico Allegri, amico di lunga data, ho potuto seguire le sue diverse cucine, e ne ho sempre apprezzato lo stile leggero la grande tecnica e la passione per il lavoro di chef. Oggi Federico è il Product Manager del gruppo, e ha seguito il nuovo corso del Monferrato. Lui è chef di professione, ha avuto diversi ristoranti, o oggi segue non solo la cucina la ricettazione ma principalmente la materia prima utilizzata nei ristoranti. Una figura molto diffusa all’estero, e ancora poco conosciuta in Italia.
Una straordinaria insalata ricchissima di mille foglie differenti
Mi ha colpito molto la capacità di guardare senza paura al passato, questo ristorante dai torinesi è sempre stato percepito e famoso per un ristorante di grande tradizione, dove mangiare una cucina regionale da ristorante, bollito pin tlajarin, insalata russa ecc.
Gli chef e la proprietà hanno ben chiaro che quella è una cucina ancora molto ricercata, ma a mio avviso sono pochi i ristoranti che continuano a fare piatti tradizionali ma partendo dalla ricerca di una materia prima ottima.
Spaghetto al Pomodoro
Io come sempre opto per assaggiare alcuni piatti interamente vegetali, inizio con due piatti di verdura, rimanendo piacevolmente colpito dalla presenza in carta esclusivamente di verdure di stagione. Proseguo poi con un piatto perfetto di spaghetti al pomodoro. Per prepararlo vengono utilizzati solo pomodori locali ed un fantastico spaghetto fabbri.
Per capire il livello di dettaglio a cui stanno ambendo, mi fanno visitare la dispensa, dove noto una parete intera di sale di salina siciliano, presidio Slow Food, si tutto il sale utilizzato al ristorante è questo, dall’acqua per cuocere la pasta al sale per finire le insalate. Stessa cosa per gli olii tre olli di diverse regioni, da abbinare al piatto perché si possano valorizzare a vicenda.
Un carrello di dolci che parla di una Torino antica elegante sabauda, ma con maggior leggerezza.
Credo che Federico Allegri stia interpretato in modo preciso quella che è oggi la volontà di molti di noi: andare al ristorante mangiare piatti semplici fatti di grande materia prima e sostenibilità ambientale oltre che di salute.
Altra nota che personalmente denota la grande lungimiranza del gruppo che oggi porta avanti questo ristorante è l'avvalersi di collaboratori come nel caso di un amico, che stimo infinitamente per la sua capacità di unire conoscenza della cucina della materia prima ma anche delle caratteristiche organolettiche, un medico e cuoco FFF.
Una cucina più leggera ma non meno golosa, un confort food quotidiano, credo che molti oggi cerchino questo una gestione perfetta della sala, una capacità di far sentire il cliente a casa, servono in cucina meno attori protagonisti meno chef che ci insegnano la vita, e sempre più ristoranti che siano luoghi dove mangiare bene.
asparagi
giardiniera
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