A Sala Consilina si nasconde lo chef del foodtruck più famoso d'Italia
Li.Lo Libero locale
Salita Guerrazzi, 1, 84034 Sala Consilina SA
telefono: 0975 22775
menu Qr: liberolocale.it
A chi non è capitato durante un viaggio di ritrovarsi davanti all'uscita autostradale della città dove si trova il locale di cui avete, tanto sentito parlare, ma che per tempo, pigrizia e distanza, non avete mai osato andarci?
Ecco, a me è successa una cosa del genere la scorsa settimana quando mi sono ritrovato ad accompagnare i miei genitori nel Cilento e dal parabrezza ho letto Sala Consilina. Non ho pensato altro per tutto il viaggio e di ritorno mi son detto "FALLO".
Dalle info che sono riuscito a raccogliere ho però scoperto che da qualche tempo il FoodTruck (considerato il migliore d'Italia) è utilizzato esclusivamente per eventi privati o manifestazioni a tema e quindi ho raggiunto lo chef Tony Granieri nella sua cucina senza ruote al Li.Lo. Locale Libero.
Piccola premessa: tutto ciò che vi racconto è accaduto in venti minuti, il tempo di mangiare un boccone e rientrare a casa dato che era davvero tardi.
Arrivo in piazza e mi accorgo che il locale si trova su una terrazza che affaccia direttamente su di essa regalando una vista magnifica. Salgo le scale e mi sento già a mio agio, tutto molto bello. Controllo di Routine (temperatura e dati) ed entro in quello che per me potrebbe essere la rappresentazione del paese dei balocchi, la cameretta di qualsiasi ragazzo nato negli anni 80: Poster Rock, biglietti dei concerti, una parete con le più svariate bottiglie e lattine di birra, un corner con una foto di Dylan Dog.
Scelgo il tavolo adiacente ad un piccolo corner con amplificatori Marshall con tanto di giradischi e una raccolta di album fenomenali:dagli Oasis ai Rolling Stones passando per i Queen fino a Lucio Dalla e Battisti. Sposano a pieno i miei gusti
Decido di non sbirciare dal il menu in qr code, il tempo è limitato e devo ottimizzarlo: vado diretto. La voglia matta è quella di fiondarmi sul "Libera Mposta" panino storico
Come appetizer ho scelto il Pizziddo: una pizza fritta tipica lucana che si differenzia dalla Napoletana grazie alla presenza di mollica. L'impasto è all'80% farina zero locale e 20% farina integrale con un idratazione del 60%. Viene completata con una salsa di pomodoro antico Napoletano presidio Slow food, una cacio ricotta lucana cremosa e olio al prezzemolo: esterno crunchy, interno morbido e caldo, profumi e sapori del topping davvero buoni.
Arriva la "Libera Mposta" panino storico, che secondo la filosofia del locale deve garantire una spesa massima che non deve superare mai i 10 euro con lo scopo di poter dare la possibilità a tutti di poter cenare da loro. Il panino ha la solita base di coppa di maiale nero lucano Bioagrimar cotto a bassa temperatura per sei ore e varia stagionalmente solo nelle verdure di accompagnamento. A me è capitata la melanzana fritta con sale e pepe, cacio ricotta, salsa barbecue: Bella storia!
Ho accompagnato il tutto con una Isaac di Baladin chiara alla spina che sposa molto bene la mia idea di birra beverina e non impegnativa considerando poi che avrei dovuto guidare a lungo.s
Ho avuto modo a fine serata di conoscere Tony per complimentarmi con lui per la location e soprattutto per l'ottimo lavoro svolto ai fornelli.
L' idea di poterlo raggiungere una sera partendo da casa mi terrorizzava, tre ore di viaggio totali per un panino sono un po' folli. Adesso potrei dirvi l'esatto contrario, per quanto mi riguarda con la giusta compagnia, una buona colonna sonora con partenza tramonto permette di poter arrivarci in orario comodo e rientrare in orario regolare e regalarvi una serata lieta come poce.
Ne vale la pena