Di Rocco - Bistrot & Gourmet: Eleganza e Buon Gusto

Massimiliano Lainven 25 nov 2022

DI ROCCO RISTORANTE - BISTROT & GOURMET

Via Ca' Matta, 15/17, Noale VE
Tel: 041 889 2058
Mail: contatti@dirocco.srl
Prenotazione // Menu
Menu alla carta : 55/65 euro
Percorsi di degustazione: 60, 82, 98 euro
Chiuso il martedì.
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C’è molta luce in sala… fiori di campo abbelliscono i tavoli e quadri d’autore impreziosiscono le pareti.

La Rocca dei Tempesta, subito al di là del giardino, si intravede dalle finestre.

Di Rocco Bistrot & Gourmet: porta d'ingresso sala

Un teatro perfetto per la cucina di Davide Di Rocco, chef pavese con esperienze varie e prestigiose (nella cucina di Giovanni Ciresa, Carlo Cracco, e poi Hotel Bauer di Venezia, Gellius a Oderzo, Fuel a Padova), che ha aperto il suo locale in piena pandemia, scegliendo l’incantevole borgo fortificato di Noale, nella città metropolitana di Venezia.

Di Rocco Bistrot & Gourmet: lo Chef Davide Di Rocco al lavoro

Una palazzina storica sapientemente ristrutturata e un ampio giardino ci accolgono in una sala arredata finemente, dove coesistono elementi antichi come le pareti a mattoni facciavista e tocchi di modernità quali componenti in acciaio corten.

L’atmosfera è romantica, elegante e rilassata.

Di Rocco Bistrot & Gourmet: dettaglio sala
Di Rocco Bistrot & Gourmet: dettaglio sala

È possibile scegliere alla carta tra varie proposte soprattutto di mare (con possibilità anche di spaziare tra i cicchetti, magari per un aperitivo, per una scelta più vicina alla formula bistrò) oppure fra tre menù degustazione, aderendo all’offerta gourmet.

La nostra scelta ricade sulla degustazione “Biglietto da visita”: 4 portate uguali per l’intero tavolo, con alcune piccole variazioni gentilmente concesse senza batter ciglio.

L’entrée (ormai a molti invisa, a noi, confessiamo, ancora piace!) è stuzzicante e dai sapori decisi. Su una alzatina in stile “planetario” vengono serviti:

un cuscinetto con barbabietola e caviale di aceto balsamico, un altro con maionese al curry e baccalà e una chips di riso con sommaco e salsa alla paprika.

In accompagnamento puntarelle, acciughe, maionese alla burrata e olive con nocciolo commestibile alle arachidi salate.

L’antipasto è uno dei piatti classici dello chef, i calamari tiepidi, di volta in volta declinati a seconda della stagionalità: in questo caso serviti con crema di zucca, puntarelle e burro nocciola. Davvero pregevole la cottura dei calamari, morbidi e gustosi.

Su nostra richiesta viene poi servito un gambero croccante con pasta kataifi e maionese vegetale al wasabi: omaggio ad una cucina un po' vintage che ancora sa farsi piacere.

Il riso, anch’esso sempre presente nel percorso degustativo, si rivela uno dei piatti più interessanti,

a conferma dell’estrema capacità dello Chef di utilizzare questo ingrediente così caro alla sua terra d’origine; viene servito una riserva San Massimo al mascarpone, prosecco, gamberi alla barbabietola e dragoncello. Eccellente la cottura e mantecatura del riso, indovinata la nota pungente e intensa del dragoncello in equilibrio con le altre componenti del piatto.

Decisamente classico ma ben realizzato il secondo: trancio di tonno, mango, salsa sriracha e sesamo.

Piccola variazione per un commensale a cui viene servito un piatto interamente vegetale: carciofi, rucola caprino, miele e frutta secca.

La parte dolce della degustazione non lascia insoddisfatti.

Viene prima servito un predessert decisamente goloso: gelato alla vaniglia, popcorn e caramello salato.

Due i dolci finali assaggiati: mousse di zabaione, alchermes e biscotto alle mandorle

e pere, cioccolato e vin brulè. Decisamente piacevole quest’ultimo dessert: non troppo dolce, stagionale, di ottimo gusto.

Impeccabile il servizio e interessante la carta vini: varie proposte, italiane ed estere, con presenza anche di vini naturali e biologici. Anche con l’aiuto e i preziosi consigli di Anna Favaron, responsabile di sala, abbiamo accompagnato il pranzo con pregevoli abbinamenti, tra cui spiccava una malvasia macerata istriana davvero eccellente.

Di Rocco Bistrot & Gourmet: CHERUBINI, Brut Nature, SUI GENERIS
Di Rocco Bistrot & Gourmet: TENUTA DE MAIO, Bombino macerato
Di Rocco Bistrot & Gourmet: dettaglio
Di Rocco Bistrot & Gourmet: VINA ZARO, Malvasia macerata

Oltre alla meritevole location, alla fine ciò che rimane impresso è la felice mano dello Chef:

piatti eleganti, equilibrati, dal sapore netto e riconoscibile.

Di Rocco Bistrot & Gourmet: lo Chef Davide Di Rocco

Un piccolo difetto, paradossalmente, è che è tutto comprensibile e perfetto… fin troppo comprensibile e perfetto!

Un peccato veniale, una critica positiva che vuole essere un auspicio di proporre anche qualche piatto di più spiccata intensità e con maggiori contrasti, per chi, come me, è alla perenne ricerca anche di qualche schiaffo “gustativo”.

Per completezza: il conto è stato di 70 euro a persona.

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