Dinner in the sky (con Franco Pepe)- l'esperienza di lusso a 50 mt d'altezza

Gabriele Marascomer 2 giu 2021

Dinner in the sky

Edizione di Napoli - c/o Mostra d'Oltremare
Prezzo variabile in base alla formula:
- Colazione € 79;
- Pranzo € 149;
- Aperitivo € 119;
- Cena € 249.

È giunto anche in Italia il format internazionale Dinner in the sky, che girerà come ristorante temporaneo nel corso dell’estate, toccando le città di Napoli, Caserta, Dervio, Trani, Pesaro e Benevento.

Nell’avvicinarci alla destinazione riusciamo a scorgere già da lontano una piattaforma sospesa: il biglietto da visita è intrigante.

Come funziona

Una volta acquistato il biglietto per l’evento desiderato (puoi farlo qui), ci viene richiesto di recarci sul posto con un anticipo di circa mezz’ora, al fine di consentire all’organizzazione di radunare i partecipanti e sbrigare alcune pratiche burocratiche. Si viene quindi accolti in un lounge all’aperto, dove intrattenersi e poter prendere un caffè o un aperitivo nell’attesa di salire in quota.

Inizio delle operazioni di volo

Il ristorante-volante è in sostanza una piattaforma rettangolare con un piccolo corridoio centrale sul quale si muove lo chef di turno e, tutt’intorno, i posti a sedere per i commensali. In cima, oltre il tendone che offre riparo dal sole negli appuntamenti diurni, la struttura è collegata al gancio di una gru che effettua le operazioni di sollevamento e di discesa della piattaforma. Prima di essere innalzati, una equipe di operatori ci assicura al sediolino fasciandoci con una serie di cinture e bloccando la seduta vicino al tavolo: non c’è molta possibilità di movimento, il che è comprensibile e sacrosanto dal punto di vista della sicurezza, ma, una volta in alto, toglie quel senso di libertà facendoci dimenticare di essere per aria.

Franco Pepe controlla la temperatura del forno prima di partire

Nella fase di decollo una voce registrata ricorda le regole di comportamento, dopo di che dalle casse viene sparata musica ad alto volume e si inizia a comprendere che, probabilmente, il fulcro del Dinner in the sky è spostato più verso l’entertaining che verso l’esperienza gastronomica. Il clima si fa subito goliardico e indubbiamente ci si trova a vivere una avventura molto confidenziale, a tu per tu con lo chef, che non mira al dialogo ma alla condivisione di un momento "sopra le righe".

Il pasto

Finalmente si comincia. Il tempo a disposizione è di circa 1 h per il pranzo, 1 h e 15 min per la cena, per cui, appena stabilizzati, è previsto che lo chef proceda immediatamente con le preparazioni.

Franco Pepe stende le prime pizze

Nel nostro caso l’evento era tenuto da Franco Pepe, che ci ha accolti “a bordo” con un forno già caldo e pronto per l’infornata. Franco in persona ha preparato e servito le nostre pizze, in un forno elettrico e con una capacità di un solo panetto per volta. Le pizze uscite dal forno vengono tagliate a spicchi e servite ai commensali: si tratta infatti di una sorta di esperimento in quanto è la prima volta che Dinner in the sky ospita un maestro pizzaiolo e si attrezza per sfornare i pregiati dischi di pasta ad alta quota, peraltro in una formula degustazione.

Il menù degustazione ideato da Franco per gli ospiti del Dinner in the sky è il seguente:
ENTREE (pizze in teglia):
- LA RITROVATA (passata di pomodoro San Marzano DOP, piennolo del Vesuvio, capperi disidratati, polvere di olive nere caiazzane, acciughe di Cetara, olio agliato, basilico fritto)
- SCIUCCAGLIA (pomodori secchi aromatizzati all'origano del Matese, guanciale di suino razza casertana, olio EVO)
PIZZE AL FORNO
- MARGHERITA SBAGLIATA (mozzarella di bufala campana DOP, passata di pomodoro riccio dopo cottura, riduzione di basilico, olio EVO)
- SCARPETTA (mozzarella di bufala DOP, fonduta di Graba Padano DOP 12 mesi, composta di pomodoro a crudo, basilico liofilizzato. In uscita: scaglie di Grana Padano DOP 24 mesi)
- ALLETTERATA (crema di cipolla di Alife, mozzarella di Bufala Campana DOP, tonno alletterato e sedano)
DOLCE
- CRISOMMOLA DEL VESUVIO (Trancio di pizza al forno con ricotta di bufala aggiustata con buccia di limone, confettura di albicocche del Vesuvio, nocciole tostate, olive disidratate varietà caiazzane, menta fresca)
- DOLCETTI DI NONNA AMELIA (biscotto alle nocciole con farina “0 Pepe”, vino bianco pallagrello, olio EVO).

Nell'incontro di presentazione riservato alla stampa, abbiamo avuto modo di provare alcune delle pizze che saranno sfornate da Franco Pepe nella cena da lui ospitata, così da poter sperimentare, seppur parzialmente, l'esperienza completa del mangiare una pizza in the sky.

Siamo allora partiti con la pizza icona di Franco: la margherita sbagliata.

Per i pochi che non la conoscessero: base mozzarella in cottura, all’uscita passata di pomodoro riccio e emulsione al basilico. A seguire, la scarpetta.

Franco Pepe inforna la scarpetta

Anche qui, per mero scrupolo descrittivo: base fonduta di grana padano, all’uscita composta di pomodoro, scaglie di grana e basilico liofilizzato.

La scarpetta, dettaglio

Infine, un boccone dolce con la crisommola in versione al forno (confettura di albicocche, crema di ricotta, menta e cioccolato).

Franco Pepe - la crisommola al forno

I tempi inevitabilmente si allungano ma l'atmosfera è distesa ed anche Franco si concede un brindisi.

Conclusioni

Avendo partecipato all'evento a base di pizza non posso fare a meno di considerare che per questo tipo di preparazione il discorso diventa molto complesso: trovarsi esposti all’aperto, all'inevitabile presenza del vento, a temperature necessariamente più basse di quelle del livello del suolo, incide in maniera determinante sulla gestione dell’impasto e sulla tenuta di temperatura del forno ma anche su quella di servizio. Insomma le abilità del pizzaiolo vengono davvero messe a dura prova.

Lo stesso Franco Pepe, primo pizzaiolo a cimentarsi in questa esperienza senza precedenti, ci ha confidato che l’impresa di preparare le sue pizze più famose a 50 mt di altezza ha costituito per lui una vera e propria sfida, che ha deciso di affrontare con ingegno e divertimento.

In definitiva, si tratta di una esperienza prima ludica e poi gastronomica, in cui il cibo ha certamente la sua importanza, ma al tempo stesso è parte di un intrattenimento più grande, che si basa sul brivido dell’altezza e sulla possibilità di interazione con la guest star di turno.

La posizione della struttura non regala forse il miglior panorama della città (anche se con un pizzico di fortuna, capitando ai posti giusti, riuscirete comunque a godere di uno scorcio sul mare), ma c'è anche da dire che per tutto il tempo il focus è catalizzato sul centro della scena: lo chef.

È, in altri termini, una esperienza destinata a chi vuole vivere il brivido di un banchetto senza dubbio singolare, che ha certamente il suo costo, ciò che contribuisce a rendere ancor più esclusiva la partecipazione.

Seguici su facebook foodclub.it

Entra nel vivo della discussione sul nostro gruppo, un luogo libero dove professionisti della ristorazione, clienti e #foodlovers si confrontano sui temi del giorno: Join the #foodclubbers Be #foodclubber

Altri articoli