Famiglia Rana - Le affinità elettive

Massimiliano Laingio 8 dic 2022

RISTORANTE FAMIGLIA RANA

Via Feniletto, 2, Oppeano (VR )
Tel: 045 713 0047
Mail: info@ristorantefamigliarana.it
Menu ristorantefamigliarana.it
Percorsi di degustazione: 90, 100, 120 euro
Chiuso il lunedì

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Famiglia Rana è un recente progetto ristorativo nella Valle del Feniletto, tra Palù e Oppeano: un’oasi naturalistica a pochi chilometri dalla zona industriale di Verona.

Il ristorante, appena premiato con la stella dalla Guida Michelin 2023, è nato dalla volontà di Gian Luca Rana, amministratore delegato del Pastificio Rana (sì, quello delle paste ripiene) che dal 2020 ha affidato le redini della cucina a Giuseppe D’Aquino, chef partenopeo ma veneto d’adozione (molti anni di lavoro al ristorante Oseleta, all’interno di Villa Cordevigo Wine Relais & Spa di Cavaion Veronese, dove ottenne il suo primo “macaron”).

Un suggestivo viale, splendidi olivi, gli alberi da frutto, la scritta “Benvenuti a casa”.

Famiglia Rana - ingresso

Una volta entrati, nell’eleganza dei pavimenti in legno e dei colori pastello, una sala di pochi tavoli rilascia tutte le sfumature di una moderna libreria a muro, quasi a volere ricordare il salotto di casa, il calore di una famiglia, la gioia della condivisione.

Famiglia Rana - dettaglio sala

Famiglia Rana - dettaglio sala

Qui ci si accomoda per vivere l’esperienza gourmet (a pranzo dal martedì alla domenica, a cena dal martedì al sabato).

Scendendo le scale si giunge alla cantina, dove sono custoditi i vini più pregiati, mentre al piano superiore, un ambiente più informale accoglie la formula bistrot, a pranzo dal martedì al venerdì.

Famiglia Rana - cantina

Famiglia Rana - dettaglio cantina

Famiglia Rana - piano bistrot

Decidiamo di provare il ristorante gourmet: è possibile scegliere tra piatti alla carta o fra tre menù degustazione: Storia, Natura e Giro del Mondo. Scegliamo il percorso Storia dedicato ai classici dello Chef D’Aquino con vini in abbinamento.

Famiglia Rana - dettaglio

Inizio gustativo che si apre con un aperitivo di benvenuto felicemente ancorato alla stagionalità dell’ortaggio autunnale per eccellenza: polpettina di zucca e castagne, croccante di semi di zucca, cannolo di zucca marinata, ricotta e polvere di olive, gel e dashi di zucca.

Famiglia Rana - aperitivo di benvenuto

Famiglia Rana - cannolo di zucca marinata, ricotta e polvere di olive

Famiglia Rana - polpettina di zucca e castagne

Il rituale dei pani diventa piacere voluttuoso quando viene servito un pane sfogliato al burro (delizioso), burro demi-sel francese e una pagnotta semi integrale al lievito madre, infusione al fieno e polenta.

Il mosaico di tonno e ricciola, leche de tigre e spinacino selvatico è un gioco di estetica dal gusto essenziale e fresco, a cui si aggiunge l’aromaticità esuberante di un calice di gewurztraminer Flora Girlan 2020.

Il secondo antipasto è un piatto che racchiude perfettamente la filosofia dello Chef: triglia di scoglio, salsa romesco, pil pil e radicchio.

Essenza mediterranea che si sposa con influenze estere.

Perfetta la cottura del pesce (sulla pelle con squame croccanti), ben esaltato dal sapore dolce e nello stesso tempo deciso delle salse in accompagnamento. Ottima corrispondenza con il sapido vermentino SoloSole Poggio al Tesoro 2020.

Il Sud diventa ancor più fonte d’ispirazione nel suo iconico “Elogio al Pomodoro”,

piatto signature dello Chef: uno spaghetto monograno Felicetti con pomodorini del piennolo, basilico, burrata e scorza di limone.

Un classico della cucina italiana che, garbatamente rivisitato, diventa un boccone quasi rivoluzionario nella sua linearità: dolce, acido, grasso e croccante per un appagamento dei sensi e della memoria storica.

Un primo piatto davvero semplice, in cui la vera difficoltà è renderlo eccezionale.

Ardito ma ben riuscito l’abbinamento con il Greco Trois dell’Azienda Agricola Cautiero.

Tipicità contaminata che ritorna anche nel secondo piatto: chilean bass, pappa al pomodoro alle vongole e pane toscano croccante. Il moro oceanico risulta morbido e le note acide e croccanti lo rendono davvero piacevole al palato, ancor più se accompagnato da un calice di Garganega Corte Quaiara Campo al Salice 2017.

La dimensione dolce della degustazione inizia con un predessert al bergamotto, finocchietto, daikon e sale maldon: preludio dolce e rinfrescante.

Il dolce invece è un atto d’amore al caffè e quindi l’ennesimo omaggio alla tradizione e alle origini dello Chef: estratto di caffè, mousse di caffè, crema di mascarpone, cialda di riso al caffè, cioccolato e chicco di caffè.

La petit pâtisserie finale, insieme ad un elegante Cuvée Beerenauslese di Kracher 2017, è una gradevole conclusione, seppur convenzionale: foglia, gelée e mousse al limone, biscottino di frolla, mandorla e mandarino candito, tartufino al cioccolato fondente.

Il servizio di sala è risultato cortese e attento, rivolto ad interpretare con garbo i desideri di noi commensali.

Il conto finale è stato di 140,00 euro a persona (€ 100,00 menù Storia, € 40 abbinamento vini). Molto apprezzata la scelta dei vini proposti, mai banali e bilanciati, sinceramente consigliato anche per il rapporto qualità prezzo. La carta dei vini, ampia e convincente, presenta invece, a nostro avviso, ricarichi troppo elevati.

In conclusione, risulta davvero difficile non subire la fascinazione dell’esperienza al ristorante Famiglia Rana:

una cucina autentica, fatta di identità mediterranea e garbate contaminazioni, una mano esperta, un’emozione semplice…

Famiglia Rana - chef Giuseppe D'Aquino

Come il piacere che si prova ad incontrare qualcuno e sentire di conoscerlo da tempo… Forse Goethe aveva ragione quando alludeva a quelle percezioni, pulsioni e impulsi che uniscono (a volte inspiegabilmente) persone, luoghi e momenti… Magari esistono davvero queste magiche corrispondenze…

Complicità intensa… Affinità elettive…

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