Habemus Delivery, dal 27 aprile sarà possibile il cibo a domicilio in Campania. Ecco il testo dell'ordinanza firmata da De Luca.

Foodclub.Itmer 22 apr 2020

Sembrava dovesse essere una telenovelas senza fine, invece ecco l'ordinanza della regione Campania che di fatto autorizza il cibo a domicilio con decorrenza 27 aprile 2020.

ORDINANZA

1. Con decorrenza dal 27 aprile 2020 e fino al 3 maggio 2020, ferme restando le misure statali e regionali vigenti e fatta salva ogni ulteriore disposizione in considerazione dell’evoluzione della situazione epidemica, a parziale modifica delle disposizioni di cui all’Ordinanza n.32 del 12 aprile 2020, su tutto il territorio regionale:

a) sono consentite le attivita' e i servizi di ristorazione - fra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie- esclusivamente, quanto ai bar e alla pasticcerie, dalle ore 7,00 alle ore 14,00, gli altri esclusivamente dalle ore 16,00 alle ore Giunta Regionale della Campania Il Presidente 22,00, per tutti con la sola modalità di prenotazione telefonica ovvero on line e consegna a domicilio e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie nelle diverse fasi di produzione, confezionamento, trasporto e consegna dei cibi e salvo l’obbligo di attenersi alle prescrizioni di cui al successivo punto 2;

b) sono consentite le attività di commercio al dettaglio di articoli di carta, cartone, cartoleria e libri, esclusivamente dalle ore 8,00 alle ore 14,00, con raccomandazione di adottare misure organizzative atte a promuovere la modalità di vendita con prenotazione telefonica ovvero on line e consegna a domicilio, salvo l’obbligo di attenersi alle prescrizioni di cui al successivo punto 2.

2. E’ fatto obbligo, per gli esercenti e gli operatori impegnati nelle attività di cui al precedente punto 1 e per gli utenti, di osservare le misure di sicurezza e precauzionali prescritte nel protocollo allegato sub A al presente provvedimento per formarne parte integrante e sostanziale.

3. Su tutto il territorio regionale, nel pomeriggio del 25 aprile 2020, nella giornata del 26 aprile 2020 e nella giornata del 1 maggio 2020, e’ fatto obbligo di chiusura festiva delle attività di vendita di cui all’allegato 1 del DPCM 10 aprile 2020, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, fatta eccezione per le farmacie e parafarmacie, le edicole e i distributori di carburante e con la precisazione che i distributori automatici di tabacchi posti all’esterno delle rivendite potranno restare in funzione.

4. Il mancato rispetto delle misure di contenimento e prevenzione del rischio di contagio di cui al presente provvedimento comporta, ai sensi dell’art.4 del decreto legge 25 marzo 2020, n.19, l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria (pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000) nonchè, per i casi ivi previsti, di quella accessoria (chiusura dell'esercizio o dell'attivita' da 5 a 30 giorni).

Protocollo di Sicurezza sanitaria generale

Misure specifiche per le attività di ristorazione (fra cui bar, pub ,ristoranti, pizzerie, gastronomie, pasticcerie).

1) I Locali dovranno garantire le distanze di sicurezza tra i dipendenti distanziando le postazioni di lavoro, modificando i turni per ridurre il numero di presenze necessarie nei locali dove si prepara il cibo.

I lavoratori dovranno essere formati e sensibilizzati sulle nuove norme e sulla necessità di adottare misure igieniche più stringenti.

I Datori di lavoro devono fornire appositi dispositivi di sicurezza (guanti, mascherine, camici monouso e scarpe)

2) Per quanto riguarda i fornitori, deve essere limitato l'accesso a persone esterne, limitando il contatto tra essi e i dipendenti.

3) Per la consegna a domicilio deve essere mantenuta una separazioni dei locali di preparazione del cibo da quelli destinato al ritiro da parte dei fattorini.

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