IL TIGLIO - Malattia che si chiama Fantasia

Massimiliano Lainlun 31 ott 2022

Il Tiglio

Località Isola di San Biagio, Montemonaco (AP)
Tel: 0736 856441
Email:ristoranteiltiglio@yahoo.it
Menù degustazione da 48 e da 90 €
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Il Tiglio - dettaglio esterni

"C'è un'Isolachenoncè per ogni bambino" scriveva J.M. Barrie,

pensando ad un luogo immaginario al quale solo i bambini possono accedere grazie alla loro fantasia.

La metafora di fondo è la capacità di sognare, di guardare oltre, di non limitarsi, di scrutare oltre gli orizzonti.
Il Tiglio - dettagli esterni

Beh, rimanendo nell'ambito culinario, forse raggiungere quest'isola è possibile: è sufficiente raggiungere l'Isola di San Biagio ("isola a quasi quasi mille metri di altitudine), piccola frazione di Montemonaco, immersa nel magico panorama dei Monti Sibillini. Qui nel paesino dove ancora si notano i segni del terribile sisma del 2016, sorge il Tiglio, azienda agricola, agriturismo, b&b e

soprattutto ristorante gourmet dello Chef Enrico Mazzaroni.

La sala del ristorante è piacevole ed elegante: muri in pietra, illuminazione mirata, tavoli nudi di legno che si alternano con altri imbanditi con immacolate tovaglie.

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Il Tiglio - dettaglio interni
Il Tiglio - dettagli interni

Si può scegliere tra due menù degustazione ("Il ritorno" - 6 portate o "La Transumanza" - 12 portate) oppure alla carta.

Il Tiglio - dettaglio interni

La scelta ricade sulla degustazione più completa

e veniamo preliminarmente avvertiti che il menù è un viaggio tra terra e mare, con sapori forti e decisi; circostanza che non ci spaventa, anzi ci incuriosisce.Ci viene offerto un calice di spumante Brut (La Casa dei Fiori - Cuvée 45) e si parte.

Il Tiglio - La Casa dei Fiori - Cuvèe 45

Entrèe gustose e sapienti:

  • Sfera liquida di parmigiano con frutto della passione
  • La trota nel bosco: cialda croccante di mandorle, trota marinata e gel di abete; il piatto è presentato in una nuvola di azoto liquido e rami di abete. Esperienza gustativa che coinvolge tutti i sensi grazie anche alla scenografica presentazione.
  • Perla di foie gras con burro nocciola e limone

Il trittico successivo è servito insieme in tre piatti composti come un servizio da picnic:

  • crema di funghi galletti,
  • formaggio di soia e rapa rossa,
  • ciliegie in porchetta.

I primi due piatti sono memorabili:

  • Cervello di agnello fritto, gambero rosso di Mazara del Vallo, cialda di patate, maionese vegana: appagante, pieno, perfettamente in armonia tra il dolce e il salino;
  • Fegato, melissa e ostrica: potente, forte, un saliscendi di sapori tra la nota amara e quella iodata.
  • A seguire lo spaghetto Verrigni trafilato in oro e Loomi (limone del deserto): un boccone amaro, croccante, quasi un bitter mascherato da pasta lunga, perfetto per azzerare il palato in attesa del servizio del pane.
Il Tiglio - spaghetto Verrigni e Loomi
Il Tiglio - focaccia alle mele rosa dei Monti Sibillini e alici, pane nero ai sette cereali, pane bianco lievito madre, accompaganti con burro salato e mousse di kefir

I piatti successivi:

  • La signora che mangia un pomodoro in un roseto (pappa al pomodoro e petali di rosa fermentati)
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Il Tiglio - dettaglio contenitore
  • Coniglio, patate e vongole
  • Bottoni liquidi di carciofo, stracotto di vitello e beurre blanc: piatto da mangiare rigorosamente col cucchiaio per sentire l'esplosione in bocca. Un bottone... un boccone.

Gli ultimi due piatti salati sono un richiamo ai sapori appaganti e intensi:

  • Lesso di colombaccio e castagne fermentate
  • Filetto di cervo, spezzatino di cervo, latte di cocco e miso, verdurine in padella

Il predessert è il piatto del definitivo KO sensoriale:

  • crema chantilly con lenticchie soffiate, rognone di vitello, aceto di karkadè. Visivamente ipnotico, concettualmente geniale, in bocca è un ottovolante impazzito: ti spaventa, ti inebria, ti appassiona.

Due i dessert finali:

  • Farina di polenta, asparagi e limone
  • Gelato al miso, salicornia, caviale e yuzu

In conclusione,

pur con qualche piccola sbavatura nel servizio e un paio di piatti forse troppo sbilanciati nella percezione di sapidità, la degustazione al Tiglio ha rappresentato una delle più entusiasmanti esperienze dell'anno. Una baita gourmet, un alternarsi di portate dove si susseguono frattaglie, pesce ed esperienze di vita.

Il Tiglio - lo chef Enrico Mazzaroni

Il sorriso e l'entusiasmo di uno Chef appassionato.

Malattia che si chiama Fantasia. Eresia che diventa Sogno.

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