Monna Lisa Bistrot, un piccolo "hub del gusto" nel Vallo di Diano
Via Nazionale, 58- 84030 Montesano Sulla Marcellana (SA)
Tel: 0975 030429
Email: bistrot.monnalisa@gmail.com
Menu e Prenotazioni
Chiuso: mai
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Lo si nota su una strada di passaggio, ma non troppo, sulla Nazionale che conduce da Padula verso Casalbuono e Montesano sulla Marcellana.
Defilato quanto basta per non essere nel pieno del circuito estivo che conduce folle oceaniche verso il Cilento e il Golfo di Policastro, ma al tempo stesso a un tiro di schioppo dallo stesso, il Monna Lisa Bistrot si caratterizza per una sala verandata, dal tocco green, estremamente moderno e dagli arredi minimalisti.
La prima impressione non sempre è quella che conta e si smentisce, sin da subito, ogni timore che possa rivelarsi una "cattedrale nel deserto", un dubbio che può effettivamente sorgere visto che aspira ad essere un hub gastronomico in piccolo, rapportato alla densità abitativa a dir poco ridotta del Vallo di Diano.
Tenere allo stesso livello bar, caffetteria, aperitivi, ristorazione e perfino un'offerta di panini non è semplice, e, anzi, spesso è un'impresa che - come dimostrato con tanti precedenti - scade nella mediocrità. Un'impresa che, a prima vista, può sembrare fin troppo ardita.
Ma mettere insieme un'infinità di tasselli estremamente diversi tra loro, doveva esserci una mano piuttosto esperta: da un anno è lo chef Pietro Annunziata a guidare la piccola e appassionata brigata di quello che, a ragion veduta, si definisce un "bistrot".
Si avverte una certa voglia di fare ricerca - autentica e non soltanto sensazionalistica - sulle tipicità del territorio già sfruttando un cocktail di fine pasto nella veste di "benvenuto", che variano a seconda della stagionalità: quello autunnale è un centrifugato leggerissimo a base di coulis di melograno, acqua di zucca, salvia e sale maldon.
I melograni e la zucca lunga, come spiega il direttore di sala - factotum Biagio Napolitano, vengono da orti familiari situati a due passi dal locale.
La necessità di non scontentare (quasi) nessun tipo di target e di rappresentare un indirizzo "generalista" si avverte, ma ci avventuriamo in una degustazione che, nella sua varietà, si rivela davvero interessante.
Se non lo si comprende bene dagli arredi, è tutto ben chiaro sfogliando il menù, concepito in chiave bistrot prima ancora che da ristorante classico, che parte con una ricca proposta di cibi da gustare "con le mani".
Si parte dai classici piatti da bistrot, richiestissimi per chi approda in questo territorio, come i taglieri di salumi e formaggi del posto, tra cui spiccano il canestrato di Moliterno (che, del resto, è a poca distanza) e la lonza di maiale prodotta da un salumificio locale. Ad accompagnare l'aperitivo (o l'apericena, o ancora l'antipasto, come nel nostro caso) è il "pizziddo", una sorta di declinazione locale, in chiave ingentilita e a tratti un po' rustica, della montanara napoletana.
Siamo a Montesano sulla Marcellana, terra di tradizioni contadine, e quindi la resa è ben diversa da quella dei vicoli di Napoli, dove nasceva dai calderoni di olio bollente. L'impasto è, infatti, cotto al vapore e solo rosolato nell'olio: ma, di certo, la resa non è affatto deludente.
Degne di nota anche le patate del Vallo, cotte sotto sale, poi fritte con la loro buccia. e accompagnate da una mayo home made.
Il percorso entra poi nel vivo con un piatto decisamente di territorio. A rendere al gusto proprio la stessa impressione di melting pot tra mare e terra che si respira da queste parti c'è lo spaghettone all'aglio orsino, spuma di baccalà, crumble di peperone crusco, vero e proprio must del paniere di prodotti teggianese.
Davvero delicata la tartare di scottona con spinacini e nocciole, che apre le porte ad un centrato bun artigianale al pulled pork con cavolo viola marinato, finocchi e maionese.
Una non estremamente vasta ma curata selezione di dolci della casa - non sperimentati per via di un excursus davvero interessante ma decisamente impegnativo - può chiudere la piacevole esperienza.
In abbinamento, visti i primi veri freddi della stagione, si può optare per un insolito Barbera 2015 DOP Castel San Lorenzo dell'azienda vitivincola Russo di Magliano Vetere.
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