Osteria degli Assonica, una nuova stella brilla nella bergamasca
Via Don Santo Carminati, 9 Sorisole – Bergamo
Tel: 035 4128398
Mail: osteriadegliassonica@gmail.com
Aperto: Lun – Dom: 12.30 – 14:00 | 19.30 – 22.00; Chiuso Martedì e Mercoledì a pranzo.
Prezzo 80-100 euro
Poco fuori dal caos cittadino sorge una villa finemente ristrutturata ed è proprio dentro questa magnifica location che si trova il ristorante dei fratelli Manzoni: L'Osteria degli Assonica.
Chef dai curricula importanti, fra cui spiccano le esperienze da Bottura e al Casual, in città alta; hanno deciso di aprire un loro ristorante nel 2019, poco prima dello scoppio della pandemia. Il Covid ha sconvolto i loro piani, ma loro hanno tirato fuori il meglio da una situazione difficilissima, riuscendo ad affinare la loro già ottima cucina.
I risultati lo dimostrano: in soli due anni ecco l'arrivo dell'ambito macaron. Premio meritato - sia chiaro, anche se altre realtà della zona già affermate lo meritavano forse un po' di più. Ma questo nulla porta contro la bravura degli chef, che non possono certo rispondere della lentezza della Michelin.
Una cucina che la Guida non poteva non premiare, figlia della tradizione ma attentamente rivista e ripulita dagli errori, alleggerita grazie ad erbe e acidità ben calibrate.
E sono proprio i piatti dove i sapori si rincorrono quelli in cui gli chef si esprimono al meglio. Un esempio ne è la pasta soqquadro con lumache e yogurt alle erbe dove la nota grassa e terrosa è ben sgrassata dallo yogurt che si adagia su una saporita pasta al dente. Molto interessante anche l'abbinamento: un pinot noir metodo "solair", ottenuto dopo una lunga macerazione, che lo rende elegante e corposo al palato.
Ottimo anche il manzo alla brace con ricci di mare, midollo, chiodi di garofano ed erbe.
La nota affumicata si lega alle spezie esaltate dalla nota iodata dei ricci in quello che è probabilmente il miglior piatto del percorso.
Piacevole anche la rivisitazione gourmet del classico della cucina bergamasca: i casoncelli ripieni di germano con alloro e sambuca. Ancora una volta il saggio uso delle erbe riesce a rendere ben equilibrato un piatto dai sapori intensi.
Perfettibili i cannolicchi con shiso, acqua di pomodoro e olive che coprivano il sapore del pesce. Un piatto un po' anonimo soprattutto rispetto alla ottima precedente proposta con seppia e riduzione di pino.
Un po'pesante invece la ventresca di tonno (di grandissima qualità) con miso e artemisia: queste volte le erbe non riescono a bilanciare la grassezza del piatto probabilmente a causa della fitta marezzatura del tonno.
Molto interessanti i dolci non dolci, chiusura perfetta della degustazione dove le note terrose e le erbe la fanno ancora da padrone.
Gelato al porcino basilico e wafer all'aglio nero
Conclusioni
Una tavola che ha tanto da dire e che, nei suoi migliori menù - come quello primaverile - emoziona e fa trasparire tutta la passione degli chef, ma che è sempre in grado di donare una bella esperienza non solo per la cucina ma anche grazie all'ottimo servizio e a un pairing di vini molto intrigante sia nei prezzi che nelle proposte.
La Osteria degli Assonica si conferma una delle realtà più interessanti di un territorio un tempo sonnolento che si sta risvegliando sempre di più. Una stella giusta che ha tutte le carte in regola per crescere e iniziare a brillare molto forte.
Gli altri piatti
- Intrigante benvenuto
- Crema di cavolfiore e nocciole
- Uovo di quaglia e tartufo
- Lingua di vitello, aringa affumicata, pompelmo e peperone crusco
- Un'ottima piccola pasticceria
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