Rear, Nola Salvatore Iazzetta è la nuova certezza in cucina

Francesca Brunzogio 14 dic 2023

Rear

SS 7/bis, km 50 - 80035 Nola
Mob: +39 333 211 1322
Tel: +39 081 181 73199
Email: roworldexperience@gmail.com
Aperto tutti i giorni a pranzo e cena. Chiuso la domenica a cena.
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Salvatore Iazzetta è il nuovo executive chef del Rear Restaurant, il fine dining all'interno del Ro World a Nola.

Esattamente un mese è trascorso da quando Salvatore Iazzetta ha preso le redini della cucina del ristorante nolano, eppure sembra sia sempre stato così!

Iazzetta è di poche parole, piuttosto è uno che lascia spazio sia alla cucina ed ai suoi piatti, nel dire veicolare un messaggio, sia ai suoi clienti, nel regalare un momento di sano svago e piacevolezza vera. Salvatore infatti non è semplicemente timido. Anzi. Per lo più direi che ha una educazione di altri tempi mista ad un modo di intendere l'insieme di cucina&servizio molto contemporaneo; questo genera una atmosfera armoniosa sia per lo staff che per i commensali: entrambi percepiscono rispetto e intesa eppure non sentono quella pressione colpevole spesso di appesantire una esperienza di cosi alto standard.

Salvatore Iazzetta è appena trentenne e forte delle sue esperienze prova a localizzare la cucina che propone in quella della tradizione campana, seppur provando a dargli sfumature asiatiche.

La cosa non sorprende in quanto Iazzetta vanta un periodo al Kresios (due stelle Michelin a Telese), precedente al suo arrivo al Rear, dove ha avuto modo di sentire intensamente l'Oriente con gli chef Giuseppe Iannotti ed Eugenio Vitagliano. Tutto quello che è sentori, profumi e tecniche viene assorbito da Salvatore che però cerca costantemente di non perdere il filo conduttore della sua filosofia: accontentare il gusto del cliente.

Sicuramente impatta molto la realtà in cui ci troviamo.

Il Rear per Nola è divenuto un vero e proprio punto di riferimento e non solo per la sua posizione; già il territorio nolano accresce giorno per giorno la propria reputazione di polo gastronomico, per di più in tutta la dimensione di RoWorld ci troviamo dinanzi ad un investimento di non poco conto dato che già da solo (con Ro Cafè Bistrot & Patisserie, Rear, il fine dining, ed il rooftop con Vero Omakase) potrebbe essere considerato un centro di attrazione gastronomico.

Un progetto giovanissimo, di soli 4 anni, che però ha saputo conquistare riconoscimenti e successi. Non parliamo solo di stelle, bensì di una resa in crescendo che ha saputo sanare l'impatto immediatamente post apertura coinciso con l'emergenza covid, le chiusure ed i decreti che si susseguivano.

Ed un progetto così giovane come quello di Rear merita una guida fresca e duttile come Salvatore Iazzetta.

La responsabilità che verte sulle spalle del nuovo chef è parecchio onerosa: si tratta di riuscire a mantenere standard e certezze, ovvio... ma Iazzetta non arriva dal nulla, il suo è stato un avanzamento naturale visto che era già sous chef di Francesco Franzese in Rear; ah sì, certo, si tratta anche di continuare a coccolare il cliente e per questo - ricordate il rispetto e la libertà che sa dare Salvatore? - si è scelto di lasciare in menù un piatto iconico dello chef Franzese ovvero i capellini d'angelo; inoltre si tratta anche di provare instancabilmente a portare la propria identità nelle portate che si susseguono correndo sempre il rischio di un paragone forzato e non voluto. Il lavoro di Franzese qui è stato indiscutibile e certamente ne sono la prova tanto il progresso dell'azienda in così poco tempo, quanto il tributo datogli dalla proprietà e dal nuovo chef nel tenere un suo piatto simbolo. Ecco perché diventa ancor più difficile il cammino di Iazzetta: deve dare dimostrazione di essere l'uomo giusto al posto giusto.

La decisione della proprietà o della solerzia dello chef creano un'aria di fiducia oltre che di stima, quindi prima di giudicare provate a sedervi da Rear!

GALLERIA FOTOGRAFICA

Alici in "tortiera"

Sandwich di pastrami

Risotto, burrata, ricci di mare e pepe di Sichuan

Ho sbagliato la vaccinara

Tagliatella di nocciole, tartufo e aglio nero e limone ossidato

Ricciola in Perù

Bianco e nero di baccalà

Uovo poche, polentina, blu affumicato e pompelmo

Volevo essere arrosto

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